Altro La Redazione 2014-06-19T02:46:57
20/64. Camerun-Croazia 0-4
Tabellino, commento e migliori/peggiori della partita.
IL TABELLINO
GRUPPO A
Manaus, 18 giugno
CAMERUN-CROAZIA 0-4
11’ pt Olic; 3’ st Perisic, 16’ st Mandzukic, 28’ st Mandzukic.
CAMERUN (4-1-4-1): Itandje; Mbia, Nkoulou, Chedjou (1’ st Nounkeu), Assou-Ekotto; Matip; Moukandjo, Song, Enoh, Choupo-Moting (30’ st Salli); Aboubakar (25’ st Webò). Ct: Finke.
CROAZIA (4-2-3-1): Pletikosa; Srna, Corluka, Lovren, Pranjic; Modric, Rakitic; Perisic (33’ st Rebic), Sammir (27’ st Kovacic), Olic (24’ st Eduardo); Mandzukic. Ct: Kovac.
ARBITRO: Proença (Portogallo).
NOTE: espulso Song al 40’ pt per comportamento violento; ammonito Eduardo; recupero: 1’ pt, 2’ st.
LA PARTITA
Continua l’allergia da punti per il Camerun, che inanella la sesta sconfitta consecutiva nelle gare di Coppa del Mondo. Non c’è storia a Manaus: la Croazia passeggia sulle rovine della squadra di Finke, priva pure del suo simbolo Eto’o, e merita di giocarsi la qualificazione all’ultimo turno. La sfida al Messico è lanciata: sarà una gara da cuori forti quella di lunedì sera, tra l’undici di Finke e quello di Herrera: chi vince, passa il turno; chi perde, torna a casa.
Ha funzionato alla grande il reparto offensivo dei biancorossi (mai avevano segnato quattro gol in un Mondiale): Olic è tornato al gol in un Mondiale dodici anni dopo l’ultima volta, Mandzukic ha firmato una doppietta e Perisic, già tra i migliori dei suoi nella gara d’apertura, si è confermato tra i più in forma, mettendo lo zampino nelle prime due marcature.
Sul Camerun bisogna mettere sopra un grande punto interrogativo; le individualità non mancherebbero, ma il collettivo è stato disastroso: manovra lenta e prevedibile e uno spirito di squadra mai ammirato (gli eccessi di nervosismo come quello di Song sull’assurda espulsione del primo tempo o la lite in campo nel finale tra Assou-Ekotto e Moukandjo, fanno capire come lo spogliatoio non marciasse proprio compatto. D’altronde parliamo di una squadra che era partita con l’affaire legato ai premi). Si è tirato a campare, senza mai avere un pizzico di convinzione o un’idea di gioco coesa e puntualmente Messico e Croazia hanno svelato i difetti dei Leoni non più tanto indomabili. Il primo acuto è la traversa colpita da Webò. All’88’ e sullo 0-4. Un pelino tardi.
I PIÙ E I MENO
+ Perisic: è il migliore in campo, dall’alto dell’assist per Olic e del raddoppio personale in avvio di ripresa.
+ Mandzukic: saltata la prima giornata per squalifica, l’attaccante del Bayern Monaco si rifà in questa seconda uscita, mettendo a segno una doppietta. Approfitta di una difesa imbarazzante da parte dei camerunesi. Già prima dei gol, era andato vicino al bersaglio.
+ Rakitic: nel centrocampo croato ricco di talento, spicca più di Modric. Nel finale, manca l'occasione del 5-0 con un colpo sotto che va fuori di poco.
- Song: a partita compromessa ma tutto sommato ancora rimediabile non trova di meglio che colpire alla schiena Mandzukic. Guadagna la via degli spogliatoi anzitempo, anticipando in pratica di un tempo la fine della gara.
- Mbia: non è un terzino e si vede: Finke lo schiera sulla destra, ma la Croazia va a nozze con la novità tattica.
- Itandje: si inserisce nella lista degli orrori di questo Mondiale. Il gol di Perisic nasce da un suo maldestro rinvio.
- Assou-Ekotto: completa la partita, già insufficiente, litigando con il compagno di squadra Moukandjo: la cartina tornasole della spedizione camerunese.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco