Altro La Redazione 2014-06-18T23:51:46
19/64. Spagna-Cile 0-2
Il "maROJAcanaço" della Spagna. Tabellino, commenti e pagelle della gara che ha qualificato il Cile ed eliminato i campioni in carica.
IL TABELLINO
GRUPPO B
Rio de Janeiro, 18 giugno
SPAGNA-CILE 0-2
20’ pt Vargas, 43’ pt Aranguiz.
SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Azpilicueta, Javi Martinez, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Xabi Alonso (1’ st Koke); Pedro (30’ st Cazorla), Silva, Iniesta; Diego Costa (19’ st Torres). Ct: Del Bosque.
CILE (3-4-1-2): Bravo; Silva, Medel, Jara; Isla, Aranguiz (19’ st Gutierrez), Diaz, Mena; Vidal (43’ st Carmona); Sanchez, Vargas (39’ st Valdivia). Ct: Sampaoli.
ARBITRO: Geiger (Stati Uniti).
NOTE: ammoniti Vidal, Xabi Alonso e Mena; recupero: 2’ pt, 6’ st.
LA PARTITA
Tutti a Casillas, Marojacanaço, Furie rotte. I giochi di parole sulla clamorosa eliminazione dei campioni in carica si sprecano sul web, dove si cerca di trovare la chiave di lettura sulle cause di un ciclo improvvisamente finito. La Spagna prenditutto di questi anni vive il suo primo momento di grande difficoltà proprio durante la rassegna iridata. Le cinque pappine prese dall’Olanda e le due subite in un tempo col Cile fanno sì che la prima eliminata del Mondiale sia proprio la squadra che quattro anni fa ha alzato la coppa. Come la Francia nel 2002 e come l’Italia nel 2010, con l’aggravante dell’eliminazione maturata in due partite e l’umiliazione di dover giocare l’inutile partita con l’Australia, altra eliminata di giornata. Un Iniesta impalpabile, un Diego Costa triste (con il senno del poi, ma anche con quello del prima, una scelta scellerata quella di snobbare il suo Brasile per la Spagna), una difesa gruviera, un allenatore a cui non ne va dritta una, nemmeno la scelta coraggiosa di far fuori Xavi e Piqué dallo scacchiere dei titolari. La Spagna chiude un ciclo e da settembre preparerà il riscatto con i suoi baby campioni, vincitori l’anno scorso dell’Europeo Under 21. Quanto al Cile, la squadra di Sampaoli non si è mai nascosta ed è dall’inizio che i cileni proclamano che il loro obiettivo è il titolo. Il primo passo è fatto, ma contro l’Olanda servirà una vittoria per evitare il pericolo Brasile agli ottavi di finale: ma se questi piccoletti indiavolati continueranno così, nessuna strada è preclusa. Contro la Spagna, il Cile ha giocato una gara perfetta, e non solo per la pochezza (brutto a dirsi, visti i giocatori) degli avversari.
I PIÙ E I MENO
+ Sanchez: indiavolato, approfitta di una difesa spagnola per niente agguerrita. Quando prende e parte, non lo tiene nessuno.
+ Aranguiz: è il migliore dei suoi. Presente in entrambi i gol: nel primo fa l’assist, nel secondo è il marcatore. Curiosità: avete notato che aveva la maglia col numero 20 e i pantalocini col numero 19?
+ Vargas: sfiora il gol dopo nemmeno 60 secondi, poi lo segna al 20’. Apre la crisi spagnola.
+ Sampaoli: il suo Cile passa il turno con una gara d’anticipo ed elimina i detentori del trofeo. Un capolavoro. La sua squadra si candida al ruolo di rivelazione del torneo.
- Diego Costa: mai pericoloso, spaesato, perennemente neutralizzato. Un disastro.
- Iniesta: dispiace vedere un calciatore così forte ridursi al ruolo di comparsa.
- Busquets: non mette al servizio della squadra il solito nerbo e spreca anche da due passi il gol che avrebbe potuto riaprire la partita.
- Xabi Alonso: con l’Olanda iniziò la gara col gol (su rigore), con la Spagna con un’occasione respinta da Bravo. Due gare simili, con un fuoco iniziale, ma presto spento. Il Ct lo toglie all’intervallo.
- Del Bosque: la sua squadra fa la figura di un Honduras qualsiasi e torna già a casa. Ciclo al capolinea. Contro il Cile prova l’ultima carta, togliendo dall’undici titolare Piqué e Xavi. Strano che non abbia provato dall’inizio Koke.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco