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12/64. Germania-Portogallo 4-0

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La Germania tocca 100 partite nei Mondiali e umilia il Portogallo. Commento, tabellino e migliori/peggiori della gara del Gruppo G
IL TABELLINO GRUPPO G Salvador, 16 giugno GERMANIA-PORTOGALLO 4-0 12’ pt rig. Müller, 35’ pt Hummels, 45’ pt Müller; 33’ st Müller. GERMANIA (4-3-3): Neuer; Boateng, Mertesacker, Hummels (29’ st Mustafi), Höwedes; Khedira, Lahm, Kroos; Özil (17’ st Schürrle), Müller (36’ st Podolski), Götze. Ct: Löw. PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; João Pereira, Pepe, Bruno Alves, Coentrão (20’ st A. Almeida); Moutinho, Veloso (1’ st Costa), Meireles; Nani, H. Almeida (28’ pt Eder), C. Ronaldo. Ct: Bento. ARBITRO: Mazic (Serbia). NOTE: espulso al 37’ pt Pepe per gioco violento; ammonito João Pereira; recupero: 3’ pt, 2’ st. LA PARTITA Nel giorno della grande notizia del risveglio dal coma di Michael Schumacher, la Germania coglie una bellissima vittoria da dedicargli. Finisce in gloria la centesima partita mondiale della Nationalmannschaft, prima nazionale a toccare questa cifra. La nazionale di Löw umilia con un sonoro 4-0 il Portogallo in quella che doveva essere una delle gare più belle della fase a gironi e che si è invece rivelata un monologo tedesco, col Portogallo a fare da sparring partner, ruolo che non si addice a chi può vantare in squadra il calciatore più forte del mondo. Ma Cristiano Ronaldo è la grande delusione del pomeriggio di Salvador: non gli riesce mezza giocata, è nervoso, mal servito e fuori dal gioco. La “fotografia” della sua partita è un pallone innocuo sfuggitogli malamente in fallo laterale: cose mai viste da parte sua. La Germania invece funziona a meraviglia: Thomas Müller, quando sente odore di Mondiali diventa immarcabile: giù autore di cinque reti quattro anni fa, parte con una tripletta che gli vale per ora il comando della classifica marcatori; Kroos e Khedira in mezzo la fanno da padroni, e anche in difesa non si sono corsi rischi. L’unica notizia storta della giornata arriva però proprio dal reparto difensivo, ma non certo per demeriti dei giocatori. Riguarda l'infortunio di Hummels - autore del secondo gol con uno stacco imperioso - il quale ha dovuto lasciare la partita per infortunio a metà ripresa. Sarebbe una tegola paurosa per la retroguardia tedesca perdere il difensore del Borussia Dortmund. Al posto di Hummels è entrato in campo il doriano Mustafi, chiamato  in extremis in sostituzione di Reus, altro infortunato eccellente della squadra di Löw (curioso che Mustafi sia andato a destra, lui che è un centrale, e Boateng sia passato dalla fascia al centro, lui che è un terzino). Contrariamente alla Germania ammirata negli scorsi tornei, in attacco non abbiamo visto la punta centrale classica (come avrebbe potuto essere Gomez, o come sarà sicuramente Klose quando sarà impiegato), ma un tridente capace di scambiarsi la posizione e di non lasciare punti di riferimento: in questo Müller si è trovato a suo agio, coadiuvato dai movimenti continui di Götze, Özil e in seguito, Schürrle. Non è stato comunque un cambio tattico dell’ultim’ora, era annunciato che la Germania si sarebbe presentata con questo modulo. La novità semmai è stata la presenza di Lahm come mediano davanti alla difesa. E visti i risultati, sembrerebbe aver funzionato anche quella. I PIÙ E I MENO + Müller: messo da Löw al centro dell’attacco con licenza di muoversi e scambiarsi con Özil e Götze, è spietato: quattro tiri, tre gol. + Khedira: ottima partita di sostanza per uno dei protagonisti che il Mondiale aveva rischiato di perdere. In mezzo si intende alla grande con Kroos, e sfiora persino il gol nelle prime battute di gioco. + Kroos: partita impeccabile del centrocampista del Bayern Monaco. Calcia l'angolo del gol di Hummels + Götze: sblocca la partita, procurandosi il calcio di rigore e mette in continua apprensione l’inguardabile linea difensiva lusitana. - Pepe: il peggiore in campo. Parte male con un errore in appoggio che poteva costare il gol. Poi si guadagna la via degli spogliatoi al 37’ con una manata in faccia a Müller - con annessa testata in seguito. - Cristiano Ronaldo: il giocatore più atteso è un fantasma. Veramente male, il primo squillo lo dà al 93’, su punizione, neutralizzata da Neuer. Evidentemente i problemi fisici non sono ancora passati. - Bruno Alves: sale sul banco degli imputati in tre gol: nel primo, per la trattenuta in area  su Götze, che porta al rigore, nel secondo, in cui si fa schiacciare da Hummels,  e nel terzo, dove in pratica serve Müller nel tentativo di respingere. - Hugo Almeida: deve uscire dopo ventotto minuti, ma si era già capito che non era aria. - Bento: è sfortunato con gli infortuni (perde sia Hugo Almeida sia Coentrão) e la sua squadra rimane in dieci già nel primo tempo. Ma mai il Portogallo ha impensierito la Germania, nemmeno sullo 0-0. Giovanni Del Bianco @g_delbianco