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Oggi avvenne: 16 giugno

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La prima volta non si scorda mai? Per l’Italia neppure quella successiva, perché il 16 giugno del 1938 gli uomini di Pozzo superarono il Brasile e festeggiarono il passaggio in finale per il secondo Mondiale consecutivo. Dopo il vantaggio di Colaussi il raddoppio fu siglato da Meazza: “Bepin” segnò così l’ultima rete con l’amata maglia azzurra. Nell’altra semifinale l’Ungheria superò nettamente la Svezia, grazie anche alla doppietta di Gyula Zsengellér, il fulcro del “Sistema”. Quella squadra aprì la strada all’Aranycsapat di Puskas, Hidegkuti e Czibor, vicina all’iride sedici anni dopo. Il Mondiale in Svizzera iniziò esattamente sessant’anni fa, inaugurato dalla cinquina del Brasile sul Messico e dal 2-0 dell’Uruguay campione uscente alla Cecoslovacchia, mentre l’Austria ebbe la meglio sulla Scozia. Nello stesso gruppo dei verdeoro la Jugoslavia superò di misura la Francia grazie a Miloš Milutinović, fratello maggiore del giramondo Bora. Il 16 giugno del ’62 l’Estadio Nacional di Santiago ospitò la finalina che vide il Cile salire sul podio grazie a Rojas. La gara odierna ritrovò la rassegna iridata vent’anni dopo e per tre edizioni consecutive: in Spagna l’Inghilterra superò 3-1 la Francia e a Valencia i padroni di casa impattarono con l’Honduras. Se quello era l’esordio mundial per le quattro Nazionali, quattro anni dopo i Bleus sconfissero negli ottavi l’Italia campione uscente e il Brasile trafisse la Polonia: aprì le marcature Sócrates e il “Dottore” siglò così l’ultimo gol con la Seleçao. Esattamente quattro anni dopo, nella seconda giornata del girone C i verdeoro sconfissero la Costa Rica con Muller e la Scozia superò la Svezia. Il 16 giugno sarà sempre presente dalla sedicesima all’ultima edizione della Coppa del Mondo (compresa quella odierna quindi): nel gruppo A della rassegna d’Oltralpe Scozia-Norvegia terminò 1-1 e il Brasile arginò senza difficoltà l’ostacolo Messico: aprì le marcature Luiz Nazario da Lima, in arte Ronaldo, al primo centro in un Mondiale. In Asia invece nella seconda giornata degli ottavi la Spagna eliminò l’Irlanda ai rigori e la rivoluzione Senegal del compianto Bruno Metsu superò ai supplementari la Svezia. Nella kermesse tedesca l’Angola - di fronte al Messico - ottenne lo storico primo punto in un Campionato del Mondo e l’Olanda superò un’altra debuttante africana, ovvero la Costa d’Avorio. A Gelsenkirchen l’Albiceleste trafisse la Serbiaì-Montenegro e proiettò nel grande calcio il giovane Lionel Messi. Quattro anni fa i “Bafana Bafana” padroni di casa vennero sconfitti nettamente dall’Uruguay, mentre nel gruppo H il Cile superò di misura l’Honduras e la Svizzera fece ingoiare inaspettatamente un boccone amaro alla Spagna: l’ultima prima della lunga serie che ha portato la Roja in cima al mondo e (per la seconda volta di fila) e sul tetto d’Europa. Antonio Capotosto Nella foto, l'esultanza di Fernandes nel 2010: un suo gol ha permesso alla Svizzera di battere la Spagna.