Altro La Redazione 2014-06-15T20:49:36
9/64. Svizzera-Ecuador 2-1
Commenti e pagelle della prima gara del Gruppo E.
IL TABELLINO
GRUPPO E
Brasilia, 15 giugno
SVIZZERA-ECUADOR 2-1
22’ pt E. Valencia; 3’ st Mehmedi, 48’ st Seferovic.
SVIZZERA (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Djorou, Von Bergen, Rodriguez; Behrami, Inler; Shaqiri, Xhaka, Stocker (1’ st Mehmedi); Drmic (30’ st Seferovic). Ct: Hitzfeld.
ECUADOR (4-4-2): Dominguez; Paredes, Guagua, Erazo, Ayovi; A. Valencia, Gruezo, Noboa, Montero (31’ st Rojas); E. Valencia, Caceido (25’ st Arroyo). Ct: Rueda.
ARBITRO: Irmatov (Uzbekistan).
NOTE: ammoniti Paredes e Djorou; recupero: 1’ pt, 3’ st.
LA PARTITA
È il Mondiale delle rimonte: per la quinta volta in nove gare la squadra che va in svantaggio esce poi vincitrice dalla partita. Mentre nelle ultime battute viene confermato un altro trend di questi primi incontri: l’assenza dei pareggi.
Al di là delle note statistiche, Svizzera-Ecuador è stata una partita molto divertente. Diversi protagonisti meritano gli applausi: da Hitzfeld, bravissimo a indovinare i cambi (Mehmedi e Seferovic), all’arbitro Irmatov, che all’ultima azione concede il vantaggio e non una punizione alla Svizzera e proprio negli sviluppi dell’azione stessa gli elvetici trovano il gol; ma anche Enner Valencia, autore di una bella gara (ha fatto impazzire uno spaesato Djorou) e Ayovi, che non ha sentito i suoi 35 anni nonostante un caldo pazzesco, meritano voti molto alti, nonostante la sconfitta della loro squadra. Sì, perché questa è stata forse la partita più paradossale del Mondiale: chi meritava i tre punti ha perso, chi era in difficoltà è ora in testa al girone. Durante i 90’ infatti è stata la formazione sudamericana ad attaccare di più e a creare più pericoli alla porta avversaria. Ma la Svizzera è riuscita con caparbietà e forse più esperienza a prendersi l’intera posta, nonostante la partita così così di alcuni dei suoi uomini-chiave come Xhaka, Shaqiri e Behrami. Quest’ultimo però ha riscattato con gli interessi la sua gara opaca, proprio all’ultimo respiro: ruba palla in difesa, rimane in piedi su un carica e trasforma l’azione da difensiva in offensiva; negli sviluppi della stessa la sfera arriva a Rodriguez - piedi finissimi - che da sinistra serve una palla dolce a Seferovic (ex di Fiorentina, Lecce e Novara), abile a raccogliere il cioccolatino e a trafiggere Dominguez (e probabilmente a rubare il posto da titolare a Drmic). Una lezione di contropiede. Per l’Ecuador una beffa amara, ma subire un gol su una ripartenza al 93’ è da autolesionisti. La squadra di Rueda, che - ripetiamo - in campo era ben schierata con un classico 4-4-2 che aveva imbrigliato la Svizzera, esce dal campo senza punti. Per passare il turno, la Tricolor dovrà fare risultato sia con l'Honduras sia con la Francia.
I PIÙ E I MENO
+ Hitzfeld: indovina le sostituzioni, inserendo all’intervallo Mehmedi per Stocker e nell'ultimo quarto d'ora Seferovic per Drmic. Il primo cambio vale il pareggio, il secondo la vittoria. Probabilmente li vedremo entrambi titolari al prossimo impegno.
+ Rodriguez: il terzino svizzero è in grande forma e conferma tutto il bene che si dice su di lui con i due assist dei gol elvetici.
+ E. Valencia: l’attaccante del Pachuca è una costante spina nel fianco. Segna l’1-0 ecuadoriano e si fa apprezzare quando porta a spasso la difesa. Fa bene il Porto a seguirlo.
+ Ayovi: per questo terzino con il numero 10 sulle spalle, un bel ritorno ai Mondiali, dodici anni dopo l’ultima presenza. A 35 anni, è uno dei migliori dell’Ecuador.
+ Montero: sulla sua corsia Lichtsteiner è in affanno (lo si vede spesso chiedere la borraccia): ne approfitta puntandolo spesso e vincendo i duelli.
- Gruezo: nel corner del pareggio si addormenta e Mehmedi lo sovrasta.
- Arroyo: all’ultima azione ha la palla del 2-1, ma si fa scardinare il pallone da Behrami. E nel capovolgimento, il 2-1 lo segna la Svizzera.
- Drmic: brutta partita per la punta titolare della Svizzera, che si vede poco (gli viene però ingiustamente annullato un gol nella ripresa). E come se non bastasse, il suo sostituto, Seferovic, segna il gol dei tre punti.
- Xhaka: sottotono la prestazione del trequartista svizzero seguito da tanti club europei. Non riesce a mandare in porta la punta.
- Djorou: Hitzfeld lo preferisce a Schär, ma lui non lo ripaga. Si perde Valencia sullo 0-1 e per poco un malinteso con Benaglio non spiana la strada a un nuovo vantaggio dei sudamericani.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco