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Nostalgia di Pirlo

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Centotré passaggi riusciti su un totale di centootto effettuati. Il centrocampista più “spagnolo” dell’Italia ha dato contro l’Inghilterra l’ennesimo esempio della sua classe. Oltre ai tempi dettati, rimangono ben impresse le immagini del velo per Marchisio (da vedere e rivedere) e la punizione finale stampata sulla traversa con una traiettoria che ha cambiato direzione come se fosse stata pilotata con un joystick. Ma anche la giocata in mezzo agli avversari in pochi centimetri di campo, proprio a ridosso della linea laterale, è stata di genio puro. Forse, proprio per il credito che riscuote all’estero (come si è detto spesso, fuori dello Stivale è ancora più apprezzato), i tifosi brasiliani hanno deciso di schierarsi per gli Azzurri e non per i Tre Leoni. Ok dunque le sovrapposizioni di Darmian, ok la corsa di Marchisio e ok il gol di Balotelli. Ma è uno così che ti cambia le partite e che firma la differenza tra l’Italia, che dall’umidità di Manaus è uscita coi tre punti, e l’Inghilterra, volenterosa ma imprecisa, e già costretta ad inseguire. Pirlo si è confermato il cervello della nazionale prandelliana, il riferimento dei compagni e la chioccia ideale per Verratti, che ieri sera ha giocato al suo fianco, lasciando però al maestro l’iniziativa. Dopo l’infortunio di Buffon, la fascia da capitano non poteva finire su un braccio più meritevole (d’altronde è uno dei reduci dell’Italia vittoriosa a Berlino). È significativo che su un campo del genere e con un clima simile, la palma del migliore in campo spetti a un giocatore che rispetto agli altri ha corso meno, ma che in compenso ha fatto correre molto la palla (in questo è stato aiutato dal traffico di centrocampo, che lo ha liberato da alcuni compiti di difesa). Il Mondiale in Brasile è - salvo ripensamenti - il suo ultimo impegno con la nazionale italiana, dopodiché saluterà la compagnia azzurra e si dedicherà solo al calcio per club. Si riesce già ad avvertire la nostalgia che proveremo quando andrà in pensione questo epocale direttore d’orchestra. Giovanni Del Bianco @g_delbianco