Belgio e
Colombia sono le due nazionali candidate all'unanimità al ruolo di “sorpresa” della rassegna mondiale che sta per cominciare. La critica le ha incoronate sin dal momento della loro qualificazione, per altro mai in pericolo. A parte la Bosnia, debuttante, sono le due squadre che mancano da più tempo al Campionato del Mondo (da Francia ‘98 i colombiani, da Giappone/Corea 2002 i belgi), ma nonostante questo, in Brasile si presenteranno entrambe come teste di serie, anche grazie a un girone di qualificazione impeccabile (la Colombia è arrivata seconda nel gruppo Conmbebol, alle spalle dell’Argentina; il Belgio ha vinto un difficile girone con Croazia, Serbia, Scozia e Galles). Il girone dei Cafeteros, con Grecia, Costa d’Avorio (altra compagine meritevole di grande attenzione: sembra matura per il grande salto) e Giappone, non sembra proibitivo e la comitiva colombiana, che a lungo ha temuto di non poter annoverare in rosa il suo asso Radamel Falcao
(foto sopra), è convinta di poter superare quanto fatto dalla squadra di Maturana a Italia ‘90 (passaggio del turno - unica volta nella storia - e rocambolesca eliminazione agli ottavi di finale). L’ossatura è tosta, ma in ogni caso, si prospetta un temibile ottavo di finale, visto che il Gruppo C è di fianco a quello di Italia, Inghilterra e Uruguay. Nella squadra colombiana, oltre a Falcao, le speranze sono riposte in Jackson Martinez e nel folto gruppo di giocatori della nostra Serie A (sono cinque i calciatori che militano da noi: Zapata, Yepes, Zuñiga, Guarin, Cuadrado. In più c’è Armero, la cui ultima esperienza è stata al West Ham). Nella rosa infine spicca il portiere Mondragon: a 43 anni sarà il più vecchio di sempre a prendere parte a un Mondiale, scalzando Roger Milla (Camerun, 42 anni, a Usa 1994).
Non impossibile nemmeno il girone del Belgio, capitato con Russia, Algeria e Corea del Sud. Marc Wilmots può vantare un complesso di talenti, che tutti assieme non si vedevano dai gloriosi anni Ottanta, quando i Diavoli Rossi, guidati in campo da Enzo Scifo, si arrampicarono fino alla semifinale di Messico '86, perdendo contro l’Argentina di Diego Maradona. Curtois, Witsel, Hazard, Lukaku, Dembelé, Fellaini, Defour: i nomi ci sono, anche se si è perso per infortunio Benteke. La difesa è organizzata (da Curtois a Vertonghen, da Kompany a Vermaelen, sono tutti titolari nelle squadre più forti d’Europa) e dal centrocampo in su, non mancano i piedi buoni. Anche nel caso belga, c’è la quasi-certezza di un ottavo terribile, visto che il girone adiacente è quello di Germania e Portogallo.
Due squadre forti, in gironi alla portata, ma che avranno sicuramente una sfida ardua agli ottavi di finale. Secondo voi, dove potranno arrivare queste due outsider?
Giovanni Del Bianco