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Glentoran-Linfield: la tradizione del Boxing Day

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Come ogni anno, eccoci al tradizionale turno del Boxing Day. Il “giorno delle scatole”: così è chiamata la festività di Santo Stefano nel Regno Unito. Il nome deriva dalla volontà di regalare doni o soldi ai più poveri, riempendo appunto le scatole di questi ultimi. Per noi fissati del pallone d’Oltremanica, il Boxing Day consiste nell'elevato numero di partite di Premier League e non solo. Lo sport inglese, scozzese e nordirlandese è impegnato in sfide di campionato, anche se non è solo il calcio a prendersi la scena sportiva del 26 dicembre: pure ippica e rugby vanno in scena il giorno dopo Natale. Gustarsi le partite dei propri idoli durante le feste: chissà se un giorno i tifosi della nostra Serie A avranno questa opportunità: la B, più lungimirante, ha già deciso di fare questo passo, e le risposte del pubblico sono state positive. Dopo il vuoto del 24 e del 25 dicembre, giorni in cui nel mondo si è giocato a calcio solo nei paesi dell’Islam, il turno di Santo Stefano rimette in moto il calcio europeo, proponendo persino match di cartello. Ma uscendo dal contesto inglese, di cui si parla ogni 26 dicembre, merita di essere raccontato l’incrocio tra Linfield e Glentoran, le due squadre più titolate dell’Irlanda del Nord, che si affrontano obbligatoriamente ogni 26 dicembre (o il 27, quando il 26 cade di domenica). Proprio così: il calendario parte da questo paletto: a Santo Stefano si disputa la sfida più nobile del campionato. I blu del Linfield sono i più titolati del Paese e hanno conquistato 51 campionati nordirlandesi e 42 coppe nazionali; i rivali rossoverdi hanno vinto invece 23 campionati e 21 coppe. Le due squadre sono chiamate le “Big Two”, soprannome che richiama in qualche modo l’Old Firm scozzese tra Celtic e Rangers, altre due compagini che monopolizzano l’albo d’oro e che richiamano più pubblico rispetto a tutte le altre. A differenza di altre gare del Regno Unito, Linfield-Glentoran non ha alla sua base differenze sociali o religiose tra i supporter dei due club, perché entrambe hanno tifoserie protestanti; i cattolici di Belfast che decidono di affezionarsi a una delle due squadre però prediligono il Glentoran (squadra affrontata dalla Juventus nella Coppa dei Campioni del 1977-78). È il motivo di questa scelta che va ricercato nel complicato rapporto tra religione e settarismo presente in Irlanda. La squadra blu infatti, è tradizionalmente ostile ai cattolici: per questi ultimi, la zona di Belfast in cui gli operai protestanti fondarono il Linfield nel lontano 1886, era off-limits. Dopo un lungo periodo di odio settario (in cui il Linfield si rifiutava di ingaggiare calciatori cattolici e in cui i tifosi non mancavano mai di rimarcare l’ostilità a questi ultimi), la dirigenza del club ha provato a stemperare gli animi, venendo elogiata dalla Fifa per il suo impegno. Ma il percorso è ancora lungo e molti fan del Linfield continuano a sentirsi parte del trio dei “Blues Brothers”, composto dalla loro squadra, dal Chelsea e dai Rangers. Un club della capitale inglese, uno di quella scozzese e uno di quella irlandese: tre squadre di di tre città diverse, ma apparentate dalla divisa dello stesso colore, dal credo religioso protestante e da quello politico lealista e unionista. A favore cioè della Regina e in opposizione alle spinte nazionaliste irlandesi, che desiderano l’affrancamento dell’Irlanda del Nord dal Regno Unito. Il Glentoran dal canto suo è nato da protestanti, ma è più moderato. Dagli anni Cinquanta ha trovato terreno fertile tra i cattolici, molti dei quali rimasero privi di una squadra per cui tifare nel 1949, quando si sciolse per problemi economici il glorioso Belfast Celtic, team che indossava una maglietta biancoverde proprio come l’omonimo club di Glasgow. Fino a quell’anno, l’appuntamento tra le Big Two, era appunto Linfield-Belfast Celtic, e quelle sì che erano gare di profondo odio religioso e con contorni di violenza. Con la scomparsa del Belfast Celtic, il Glentoran ha preso posto nelle “Big Two” ed è lì che è nato l’appuntamento fisso del 26 dicembre, che ancora oggi si rinnova. Una rivalità forte, ma più per l'albo d'oro che per effettive differenze di ceto sociale o di scelte confessionali. Giovanni Del Bianco twitter: @g_delbianco Nella foto, una fase di gioco di un vecchio Linfield-Glentoran.