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Le mortificanti scuse di Evacuo

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http://www.corrieredellosport.it/video/calcio/2013/10/08-73597/Benevento%2C+il+videomessaggio+di+Evacuo+ai+tifosi+sanniti Il video che trovate in questo post non è stato registrato in un bunker di Al Qaeda, ma in un angolo rimediato al volo della sede del Benevento. Quello che parla non è un prigioniero occidentale, seppure a suo modo lo sia anche lui, bensì un calciatore, Felice Evacuo, che molti di noi ricordano alla Florentia Viola prima di una carriera vissuta principalmente tra squadre di Serie B e C. Dicevo: è un’immagine di per sé neutra, invece a me spiazza e inquieta. Possibile che un calciatore debba farsi riprendere dalla propria società e inserire il video sul sito del club per chiedere scusa per avere salutato i suoi vecchi tifosi della Nocerina domenica scorsa? Ma scherziamo? Ma che film stiamo vedendo sui nostri schermi? Possibile che nessuno intervenga di fronte alla sopraffazione quotidiana che calciatori e allenatori subiscono? Nocerina e Benevento sono rivali acerrime, d’accordo, ma il giocatore si era solo permesso di fare un cenno di saluto ai vecchi tifosi della Nocerina, dopo avere omaggiato gli attuali insieme ai compagni di squadra. E allora? Nulla, non basta più neanche la fedeltà ai colori, bisogna odiare e dileggiare per proprietà transitiva i tifosi avversari. Per cui a Pazzini si chiede di cantare “chi non salta è interista” o a Zuniga di fare lo stesso con la parola Juve. Ormai è talmente abituale che abbiamo smesso pure di farci caso ai cattivi costumi. Ogni tanto arriva uno come Marco Giampaolo a ricordarci che la dignità dovrebbe ancora essere sentimento comune, ma che ormai è solo un fatto personale. Mi spiace che siamo arrivati qua, che i soggetti del pallone debbano vivere in questo ricatto continuo, perpetuo, di intimidazione morale e talvolta fisico. Poi penso che è anche colpa loro. Dei presidente che per anni hanno usato le frange violente del tifo, finendone risucchiati. E penso anche a quei giocatori che baciano la maglia o che si battono la mano sul petto senza capire cosa comporti quella simbologia, quel patto. Riguardo il video, che magari farà anche molti click, e mi domando in quale giorno sia cominciato tutto questo. twitter @matteomarani