A Rovaniemi, 5 chilometri a sud del Circolo Polare Artico, fare calcio non è facile. Neve, gelo, notti perenni. Tuomo Könönen ricorda una partita in cui il termometro segnava –18. Con un simile clima il pallone diventa un macigno, i piedi fanno male. Pauli Tuisku gioca in porta e non sta fermo un secondo. “Corro da un palo all’altro, mi appendo alla traversa. Se ti fermi, sei finito”. I giocatori, ma in generale tutti gli abitanti della zona, sono carenti di vitamina D perché c’è troppa poca luce, salvo nel periodo tardo-primaverile ed estivo. Sono costretti a prendere degli integratori. Nel 1987, non essendo ancora stato dotato lo stadio di un impianto di illuminazione notturna, il RoPS dovette giocare il secondo turno di Coppa delle Coppe contro gli albanesi del Vllaznia a mezzogiorno. Passato ai quarti, il club scelse Lecce per affrontare l’Olympique Marsiglia “in casa”.
Come se non bastasse, ci sono le trasferte. Lunghe, sfibranti, eterne. Quest’anno il RoPS, la principale squadra di Rovaniemi (città che annovera, tra le altre, anche il FC Santa Claus), è tornata nella Veikkausliiga, la massima divisione finlandese. Un torneo strutturato in tre turni: andata, ritorno e un terzo con metà partite in casa e metà fuori. Decide il calendario. Quest’anno il RoPS viaggerà per circa 12.050 chilometri. A Jaro la trasferta più vicina, 455 chilometri; a Marienham, sulle isole Åland, la più lontana: 1.234 chilometri. Proprio il Marienham è stato il primo club affrontato dal RoPS in apertura della Veikkausliiga 2013. Si è giocato al Keskuskenttä di Rovaniemi, gli ospiti si sono presentati dopo un viaggio durato 19 ore, 5 di nave e 14 treno. Eppure hanno vinto 3-1.
Comparando il RoPS con la realtà italiana, emerge che il club di Serie A in viaggio per più chilometri nel nostro paese è – sulla carta – il Cagliari. Lo scorsa stagione la squadra sarda avrebbe dovuto viaggiare per circa 11.188 chilometri, ovvero una cinquantina in meno rispetto alla società lappone. La quale però copre la distanza su 17 incontri, mentre per il Cagliari sono 19. Non è facile giocare a calcio nelle terre di Babbo Natale, proprio no.
PS L’uso del condizionale sulla statistica riguardante il Cagliari è d’obbligo a causa della farsa dell’IS Arenas, che ha costretto gli isolani a disputare alcune partite “casalinghe” a Trieste. Viaggi ovviamente non contemplati da questa statistica.