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Il pagellone della Jupiler Pro League

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Una stagione fantastica, quella belga, densa di emozioni e colpi di scena. E soprattutto un grande spot a favore dei sostenitori dei play-off, una formula (girone all’italiana tra le prime sei classificate) capace di rivitalizzare la lotta per il titolo dopo una regular season dominata dall’Anderlecht, e quindi piuttosto scontata. Alla fine hanno l’hanno spuntata proprio i bianco-malva, costretti però a sudare sette camicie, con lo Zulte Waregem ai play-off di Champions League, Genk, Brugge e la vincente dello spareggio Gent-Standard Liegi in Europa League. Di seguito le pagelle della stagione. 10 – Zulte Waregem. Stagione unica e forse irripetibile, in lotta per il titolo fino al 40esimo e ultimo turno. Provinciale di lusso (il capitale non manca, garantito dal re dei pannelli solari Patrick Decuyper) ma pur sempre provinciale, che lo scorso anno navigava poco sopra la zona retrocessione. Tanti i protagonisti: l’ex poliziotto Dury, oggi ottimo tecnico; il Ribery dei poveri Berrier; i talenti emergenti Hazard jr, Mandala, Naessens. Con tutta probabilità in estate il giocattolo verrà smontato. Però ci siamo divertiti. 9 – John van den Brom. Supercoppa e titolo al primo anno, nonostante infortuni, ammutinamenti. Il tecnico olandese, finora specialista in provincia (Agovv, Ado, Vitesse), ha confermato le proprie qualità anche alla guida di una big. L’Anderlecht da lui voleva trofei e bel gioco. I primi sono arrivati, per il secondo bisogna ancora lavorare. Ma la stoffa c’è. 8 – Carlos Bacca. Dal Waka Waka sudafricano al Bacca Bacca di Brugge: del resto lui e Shakira sono concittadini. Oggetto misterioso la scorsa stagione, cecchino implacabile quest’anno (25 gol), anche quando mister Garrido l’ha decentrato sulla sinistra nel suo 4-3-3. Assieme a Lestienne, talentino belga dai numeri alla Robben, il colombiano è il pezzo pregiato di un Brugge tornato protagonista ai play-off dopo una stagione altalenante. 7 – Lucas Biglia. Il cervello della mediana dell’Anderlecht, ha chiuso la sua settima stagione a Bruxelles con il suo quarto titolo. A gennaio ha tentato (vanamente) di forzare il trasferimento, stufo di essere il migliore solo in Belgio. Perdonato dal club, è tornato a dettare legge in mediana. Sua la punizione-gol per il 32esimo titolo dei bianco-malva. 6 – Mario Been. Chiude i play-off al quinto posto dopo aver sognato una clamorosa rimonta in chiave titolo, ma si consola con la coppa nazionale, la quarta messa in bacheca dal club fiammingo. “Birrino” Been si conferma tecnico-artigiano: lavora con pochi mezzi ma il risultato riesce (quasi) sempre a portarlo a casa. 5 – Gent. In questi giorni i Bufali si giocheranno in un doppio spareggio con lo Standard Liegi l’ultimo posto disponibile in Europa League, ma le premesse erano ben altre. Invece sono saltati quattro allenatori nel tentativo di centrare almeno il sesto posto per i play-off titolo. Missino fallita, nonostante la presenza in squadra di uno dei migliori attaccanti del campionato, il congolese Mboyo. 4 – Mechelen. Da anni la stampa belga ha già pronti fior di articoli celebrativi sul ritorno in Europa del Mechelen, a oltre vent’anni dai fasti della squadra di Preud’Homme e Ohana. Ma i giallo-rossi non si decidono a compiere quel salto di qualità che è nelle loro corde. Quest’anno c’erano pure il bomber danese Junker e l’ex vivaio Ajax Rits. Niente da fare. I pezzi ancora una volta languiranno nei pc. 3 – Beerschot. 38 giocatori acquistati dal 2011 a oggi, una bulimia inversamente proporzionale ai risultati in campo. Ogni stagione sempre più in basso, fino allo scontato epilogo: retrocessione e fallimento. Triste fine per un club che ha svezzato i vari Dembele, Vertonghen, Alderwiereld e Vermaelen. 2 – Guillame Gillet. Voto da condividere con tutti i compagni dell’Anderlecht che hanno sbagliato un rigore. In totale sono stati 16 gli errori dal dischetto, 11 dei quali in campionato. Un’imperizia che, oltre ad aver determinato l’eliminazione dai bianco-malva dalla coppa, avrebbero potuto pregiudicare anche il titolo. Gillet ne ha sbagliati 4, Mbokani e Biglia 3. Una festa per i vignettisti e gli internauti amanti dello sfottò. [poll id="7"]