Chi ha segnato più gol in una stagione del Sydney FC, in tutta la sua storia? Risposta facile: Alex Del Piero, con 11 centri. Facile ma non facilissima, visto che nel club hanno giocato personaggi come Dwight Yorke, John Aloisi, Benny Carbone e Kazu Miura. Non Gerd Muller o Van Basten nel fiore degli anni, ma comunque gente che in un presunto terzo mondo calcistico avrebbe dovuto fare sfracelli. Il record è però di un Del Piero del quale il pretesto per parlare arriva dal recentissimo rinnovo del contratto fino al 2014: confermato il milione e mezzo di euro lordo della stagione in corso, nessuno nella storia del calcio australiano si è mai nemmeno avvicinato a queste cifre, da riserva di un grande club italiano. La bandiera della Juventus, 19 stagioni da Boniperti ad Andrea Agnelli, rimarrà quindi in campo fino a 40 anni e del resto finché fa la differenza non si vedono motivi per cui dovrebbe ritirarsi, magari in uno studio tivù in cui nessuno può dire quello che davvero pensa. E poi bisogna dire che il calcio australiano è di un livello tecnico non paragonabile a quello di prima fascia europea (Premier League, Serie A, Bundesliga, Liga, Ligue 1 e pochi altri), ma a detta di chi ci ha giocato, Del Piero in testa, è difficile come il livello immediatamente inferiore. C'è un modo di raccontare le vicende degli italiani all'estero un po' da colonizzatori che spacciano perline colorate in cambio di oro, ma chi si confronta con realtà diverse ne perla sempre con rispetto. Il Sydney, dai media italiani spesso definito 'squadra modesta', su 7 (quello in corso è l'ottavo) campionati di A-League ne ha vinti 2, gioca in uno stadio da 45mila posti (lo Juventus Stadium, in cui Del Piero ha fatto in tempo a vincere uno scudetto, ne ha 41mila), ha una media di spettatori vicina ai 18.600 (la serie A italiana è di poche centinaia sopra...) e fa il tutto esaurito quando partecipa alle cosiddette Finals Series (in pratica i playoff, che vengono disputati da 6 squadre su 10, con prima e seconda già qualificate per le semifinali e le altre quattro che si sfidano in pseudoquarti di finale). Conclusione: Del Piero non è in pensione e ha fatto bene a chiudere la carriera insieme alla sua famiglia in un paese meraviglioso, uno dei pochi in Occidente ad avere ancora la testa rivolta verso il futuro.