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Serie B - Sassuolo-Modena, che coppia!

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Semplici suggestioni. Scaturite dai primi novanta minuti di un campionato per forza di cose "work in progress", in attesa che gli ultimi (forse decisivi) fuochi di mercato sigillino il volto definitivo delle 22 protagoniste. Almeno per quanto riguarda il girone di andata. Nessun giudizio scolpito nella pietra, dunque. Ma solo l'istantanea dello start per registrare i tempi di reazione. Ben sapendo che la Serie B si addice più ai fondisti che agli scattisti. Spezia subito protagonista, come da pronostico. Con doppietta di Sansovini (pure questo è un segno) e Di Gennaro ispiratore di tutte le più importanti azioni dei liguri. Piano delineato, ma automatismi perfettibili. Specie in difesa. Ecco spiegato il successo in pieno recupero contro un Vicenza ripescato all'ultimo istante che, al di là della buona volontà, deve per forza di cose essere rinforzato. Sassuolo-boom. Non inganni il profilo (volutamente?) basso scelto dalla società. La verità è che, Sansone a parte (e mettiamoci pure Cofie), la squadra è la stessa dell'anno scorso e in campo si è ritrovata in un amen, perfino migliorata dall'atteggiamento più propositivo che, a differenza del predecessore Pea, le chiede Di Francesco. Con un Catellani in più, il possibile ritorno di Boakye e l'auspicabile esplosione del promettente Pavoletti (movimenti da attaccante di razza), i neroverdi ammirati a Cesena (nella foto, il rigore trasformato da Terranova) sono da quartieri alti. Occhio. Se Sassuolo sorride, Modena sogna. Bella partita, quella che ha portato allo strameritato pareggio contro il Verona. Gestita con ordine ed equilibrio dal primo all'ultimo minuto. La mano di Marcolin si vede. Perfino nella scelta, dettata sì dalle emergenze ma non improvvisata, di schierarsi dietro con i tre centrali (molto bene Zoboli). E con Pagano e Lazarevic, la spinta sulle corsie esterne può addirittura migliorare. Paradossale, visti i patemi e le polemiche dell'ultimo campionato, ma adesso bisognerà gettare acqua sul fuoco dell'entusiasmo scaturito dal debutto perché la piazza e di riflesso la squadra restino con i piedi per terra. Ambizioni tuttavia legittime, se si continua su questa strada. In ombra il Verona di Mandorlini. Il tecnico dice di non temere il ruolo di favorito, ma i suoi non sembrano viverla con la stessa tranquillità. Tanti gli errori di misura nei passaggi, troppa frenesia nella costruzione della manovra, per non parlare del fallo di frustrazione da cui è scaturita l'espulsione di Bjelanovic. Da rivedere Moras (sempre in affanno nell'uno contro uno), Bacinovic non vale ancora Tachtsidis (ma la sua qualità non si discute), Gomez fatica a trovare la posizione giusta. Nulla di allarmante, però sabato contro lo Spezia è gradito un passo in avanti. Una provocazione. Se Pea pensa di riproporre a Padova lo stesso spartito di Sassuolo (giocare controllato e colpire di rimessa sull'errore dell'avversario), rischia il flop. Granoche, Cutolo, Farias e Babacar sono tanta roba in B, segugi che sarebbe delittuoso tenere al guinzaglio. E se il Livorno ammirato a Castellammare di Stabia non fosse solo un fuoco di paglia? L'espulsione di Zito in apertura di ripresa ha facilitato il compito degli amaranto, ma quando là davanti Siligardi, Paulinho e Dionisi menano la danza, è un gran bel vedere. Spettacolo che pochi possono permettersi in categoria. Il deb Nicola merita credito. Cesena, cosí no. Il volto pietrificato di Igor (presidente) e l'agitazione a bordo campo di Nicola (allenatore) la dice lunga sulla notte del terrore vissuta dalla famiglia Campedelli. Altro che atmosfera da Mulino Bianco. Questo Cesena va rivisto e corretto in ogni reparto. E anche in fretta. La difesa è impresentabile (vogliamo parlare di Brandao?), a centrocampo Iori è per ora l'unico che abbia gamba e uno straccio di idea, in attacco Succi e Graffiedi non sono pervenuti. Un 4-4-2 di basso profilo, balbettato a stento. Troppo comodo scaricare tutte le colpe sull'allenatore. Gianluca Grassi Votate il nostro sondaggio sulla Serie B: quali squadre conquisteranno la promozione diretta in A?