Non è bello come Torres, né è intriso della parte peggiore della cultura
british come Carroll. Il senegalese Papiss Cissè si limita a fare ciò per cui è pagato: segnare. E lo fa alla grande, eguagliando il record di Micky Quinn del Coventry quale attaccante con il miglior impatto di sempre in Premier League. Arrivato a gennaio dal Friburgo con un bottino di 22 gol in 32 partite (miglior marcatore stagionale africano di sempre nella storia del campionato tedesco), Cissè ha dimostrato di valere fino all’ultimo centesimo la cifra sborsata dal Newcastle al club tedesco: 9 partite, 10 gol. Nella stagione 92-93 Quinn aveva raggiunto il medesimo score, anche se lui le sue reti le aveva concentrate tutte nelle prime sei giornate di campionato.
Lunga e di qualità è la lista dei giocatori che vantano una partenza da urlo in Premier League nel rapporto partite giocate/reti segnate: Mark Viduka (Leeds United), Kevin Campbell (Everton), Sergio Agüero (Manchester City), Alan Shearer (Blackburn Rovers), Kevin Phillips (Sunderland) e Francesco Baiano (Derby County). Ma questo attaccante che, prima di Friburgo, sembrava capace di segnare solo nel Championnat National (all’inizio della carriera europea nel Cherbourg) e nella Ligue 2 francese (12 e 16 reti con il Metz rispettivamente nella stagione 06-07 e 08-09), se li è messi tutti alle spalle. Cissè è costato oltre tre volte meno di Andy Carroll, e quasi cinque volte meno Fernando Torres. Però l’anno prossimo la Champions League rischia di giocarla lui. Con il Newcastle.