Trasferta incerta per il Milan soppiantato in quel di Praga: gli uomini di Allegri concludono la partita con un 2 a 2 contro la matricola ceca del Victoria Plzen. Dominatori nel corso del match, hanno infine gettato le armi, accettando passivamente il pareggio.
Prende colore, invece,
la favola dei ciprioti dell'Apoel Nicosia che nonostante la sconfitta di ieri contro lo
Shakthar Donetsk,
hanno occupato il primo posto del Gruppo G diventando automaticamente la sfidante più appetibile proprio per il Milan, che spera con quest’ultima sfida di passare il turno. Seguendo di pari passi i ragazzi di Jovanovic, il Chelsea ha travolto il Valencia, concludendo il match sul 3 a 0 con un’invidiabile doppietta di Drogba e l’ultima firma di Ramires. I pupilli di
Villas-Boas, hanno avuto, inoltre, accesso agli ottavi di finale, qualificandosi al primo posto, grazie al pareggio del
Bayer Leverkusen sul campo del Genk già eliminato.
Clamorosi colpi di scena nel girone F, dove, assistiamo all’imperiosa rimonta dell’
Olympique Marsiglia sul Borussia Dortmund, che conduceva per 2 a 0 e adesso è costretto a fuggire con la coda fra le gambe, salutando l’Europa. L’Ompiakos viene battuto dai fracesi, che passano agli ottavi, lasciando in greci a piangere in Europa League.
Disperato è anche
il
Porto, che retrocede e abbandona la Champions,
a causa del pareggio contro lo Zenit San Pietroburgo.
Infine il gruppo H
, abbiamo assistito allo stupefacente successo del baby-Barca di Guardiola che, con i big ad osservare
la cantera dalla tribuna, firma un trionfale 4-0 ( goal di
Sergi, Pedro e doppietta di Montoya) contro
il Bate Borisov.
Nel gruppo B, a San Siro,
l’Inter perde contro il Cska Mosca. Finisce 1 – 2 per i russi. Dopo un primo tempo giocato a ritmi bassissimi, il Cska Mosca passa in vantaggio con Doumbia al 50', ma il centrocampista argentino, Cambiasso, impiega poco più di un minuto per portare sullo stesso numero di reti i nerazzurri. Nel finale di partita, dopo la traversa colpita da Milito, è Berezutsky a punire la squadra di Moratti quando mancano 4’ minuti dal fischio finale. L’Inter, già qualificata come prima, non riesce a scacciare la crisi che l’attanaglia da diverse giornate di campionato. Il Cska Mosca si qualifica per gli ottavi di Champions; il Trabzonspor, pareggiando per 0 – 0 contro il Lille, per l’Europa League.
Nonostante il dominio in Premier,
sangue amaro per la Manchester calcistica: sia lo United, sia il City sono fuori dalla principale competizione europea, ed entrambe si qualificano per l’Europa League.
Ci pensa
il Basilea, nel gruppo C,
a mandare all’inferno ( Europa League)
i Red Devils guidati da sir Alex Ferguson (non succedeva dal 2005). La squadra svizzera vince clamorosamente 2 – 1. Le cose si mettono subito male per lo United, infatti solo dopo 9’ Stresser sigla la rete del vantaggio. Non bastano uno sfavillante Nani e un grintoso Rooney che tira, in tutti i modi, da tutte le parti del campo. Al 39’ del secondo tempo, il Basilea raddoppia con Alexander Frei e non serve a nulla il goal di Evans all’ultimo minuto.
Nel famoso “girone di ferro” (gruppo A)
il Napoli conquista, per la prima volta nella storia, la qualificazione agli ottavi di Champions League vincendo per 2 – 0 (al Madrigal mai nessuna squadra italiana era riuscita nell’impresa di portare a casa i 3 punti) contro un Villarreal in profonda crisi che chiude la partecipazione nella competizione europea ultima a 0 punti. Nel primo tempo, e anche in buona parte della ripresa, si assiste ad un brutto Napoli: non riesce ad impostare il suo pressing alto, e soprattutto manca di rapidità e profondità (i marchi di fabbrica della squadra di Mazzarri). Bastano 4’, quando Zuniga si divora un goal da solo davanti il portiere, per capire che gli azzurri non riescono a gestire il peso della responsabilità di una serata che potrebbe diventare storica. Il Villarreal gioca una discreta partita (nonstante una rosa decimata dagli infortuni), e dopo una serie di occasioni sbagliate da entrambe le parti, è Gokhan Inler, al 65’, a sbloccare la partita con un fantastico sinistro da 20 metri. Passano 10’ ed è Marek Hamsik che sigla il goal della sicurezza (2 – 0),
che affonda il sottomarino giallo, e regala alla squadra partenopea e ai tifosi azzurri una notte magica, da ricordare per sempre.
Con questa vittoria, il Napoli umilia il City (una delle favorite per la vittoria della coppa dalle grandi orecchie) di Mancini, condannandola alla partecipazione all’ Europa League. Infatti non bastano le reti di Silva al 36’, e quella di Yaya Tourè al 52’, per far sì che il Manchester City possa continuare la partecipazione in Champions.
Il Real Madrid di Mourinho, vincendo con un secco 3 – 0 contro l’Ajax,
si conferma panzer del girone D (6 partite, 18 punti). Con questa sconfitta, e soprattutto con
la sorprendente e impensabile vittoria del Lione contro la Dinamo Zagabria in Russia per 7 – 1, la squadra olandese deve abbandonare la prestigiosa competizione (proprio a favore della squadra francese) e “accontentarsi” della partecipazione in Europa League.
Con la conclusione della prima fase della Champions League, si può dire che
l’Italia ha guadagnato (visti i tempi) una nuova fiducia calcistica. Infatti
è l’unica Nazione a portare 3 squadre nella fase degli ottavi della competizione. Erano ben sei anni che non succedeva un simile evento,
nel 2005 le tre squadre che si qualificarono per questa fase furono: Roma, Juventus e Inter.
Le 16 squadre che passano il turno sono:
Bayern Monaco e Napoli; Inter e Cska Mosca; Benfica e Basilea; Real Madrid e Lione; Chelsea e Bayer Leverkusen; Arsenal e Marsiglia; Apoel Nicosia e Zenit San Pietroburgo; Barcellona e Milan.
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