A Cristiano Doni e all'Atalanta il Palazzi 2011 ha detto male, un po' come all'Inter: si vede che siamo davvero tutti colpevoli, come ricordano ogni giorno i giornalisti agnelliani ad uso del popolo bue. Deferimenti per responsabilità oggettiva sia per il capitano che che per Manfredini, che con tutta probabilità porteranno a una penalizzazione pesante ma forse non tale (11 punti è la distanza dell'Atalanta dalla prima delle non promosse) da annullare la promozione in serie A: in questo quadro, colpevolista ma non troppo, i pochi punti di presumibile penalizzazione sarebbero scontati in A in quanto la pena deve essere afflittiva. Mentre rischiano decisamente di più i giocatori. Discorsi prematuri, aspettando la Disciplinare, mentre già adesso si può dire che Scommessopoli con i suoi nomi roboanti citati in varie telefonate millantatorie (non li ricordiamo, per non partecipare al giochino) è di fatto finita. Nemmeno un'Atalanta retrocessa (al Chievo non pensiamo, visto il legame solo formale con Bettarini) porterebbe metà dei giornalisti sportivi italiani a scoprirsi garantisti, si vede che Percassi ne ha raccomandati pochi e non ne ha minacciato nessuno. Ma perché parliamo del Palazzi 2011? Perché quello del 2006 archiviò nel silenzio generale il procedimento sulle presunte scommesse effettuate da Gigi Buffon e altri giocatori (ogni città aveva un suo filone di indagini: Parma, Udine, eccetera). Per quanto riguarda Buffon, Palazzi credette alla sua tesi secondo cui i 10mila euro usciti dal suo conto e finiti su quello del gestore di un internet point servivano al pagamento di un debito pregresso, che oltretuttuto non c'entrava con le scommesse. Di cui il fresco campione del mondo aveva ammesso di essere stato appassionato (e perdente, come bilancio personale), ma fino a prima che diventasse illegale per un calciatore scommettere e in ogni caso mai con riguardo a partite italiane. Tornando a Doni: nelle intercettazioni c'è solo gente che parla di lui e mai lui. Quanto ai soldi, dai suoi conti non risultano allo stato attuale partiti bonifici strani. Poi Atalanta-Piacenza l'abbiamo vista tutti, noi ci abbiamo adirittura scommesso sopra (sulla vittoria dell'Atalanta, non sui gol del primo tempo). Sulla base del semplice sospetto è facile dire che chiunque è sporco. Insomma, visti i precedenti si può credere anche a Doni.
Stefano Olivari