Per l’auspicata "rivoluzione culturale" a breve saranno necessari i sottotitoli in
lingua spagnola.
“Revolucion cultural”, allora. Perché proprio dalla
Spagna provengono i primi vagiti della Roma ribelle. Dopo gli anni di egemonia degli antichi romani in terra ispanica, a distanza di un paio di millenni, gli iberici sono decisi a prendersi una rivincita, stavolta “armati” solo di un pallone e di tante idee per renderlo più gradevole. A capo della spedizione c’è il generale Luis Enrique Martinez Garcia, 41enne di Gijon, un passato nelle milizie di
Real e Barcellona, prima di essere arruolato nella seconda squadra catalana. Ad accompagnarlo, un plotone di uomini fidati.
Naturalmente, spagnoli. Nell’ordine: Iván de la Peña López, Moreno Gonzales Robert, Antonio Llorente e Pol Cabanellas Rafael.
Per leggere l'articolo completo vai su:
http://www.laroma24.it/archivio/47583/roma-ecco-la-revolucion-cultural-gli-spagnoli-nella-capitale-tra-big-a-fine-carriera-e-bidoni-la-spagna-ci-riprova-con-luis-enrique-bojan-e-jose-angel.html
Giusto un antipasto, perché all’elenco dei conquistadores degli anni 2000 si sono presto aggiunti Bojan Krkić e Josè Angel Valdes. Ecco calato il settebello spagnolo, la carta giocata da Baldini e Sabatini per vincere la prima ‘mano’ al tavolo della Serie A.