C’è una piccola notizia che leggerete su pochi giornali. Riguarda il figlio di Bisignani, quello che viene ribattezzato come faccendiere, in realtà a capo di questa P4 che - molto italianamente - controllava interi pezzi del Paese, dalla politica (Gianni Letta), alle grandi aziende (Eni e dintorni), alla Rai, ai direttori dei giornali.
Però Bisignani era in rapporti anche Luca Cordero di Montezemolo, da lui conosciuto ai tempi di Italia 90, leggiadro tra i suoi foulard e il vessillo del made in Italy nel mondo. Montezemolo ha bisogno di far lavorare la sua ex compagna Edwige Fenech, assai nota a quelli come noi nati negli Anni 70, ma per riuscirci bisogna sbloccare la pachidermica Rai, visto che la fiction dell’ex signora Montezemolo deve essere approvata dal direttore generale Mauro Masi, altro bel facciotto, amicissimo di Bisignani.
E allora, del tutto casualmente, il figlio di Bisignani finisce a lavorare in Ferrari, al marketing, un posto che neppure i più bravi di voi potranno mai lontanamente sognare, neppure dopo dieci master ad Harvard. «Mi ha detto Domenicali che è bravo» asserisce LCDM, come lo chiamava Vastano al Drive In. Ma va? E chi l’avrebbe mai detto che il ragazzo si dimostrava all’altezza del ruolo? Del resto aveva già lavorato con Briatore alla Renault, altro uomo probo, no?
Ecco, questa - tra le Dagospie, i dossier dei servizi deviati e le altre bellezze di questa Italia - era solo una piccola notizia. Ma andava data. E l’ultimo, per favore, tiri lo sciacquone.