Undici su undici: difficile trovare nel panorama calcistico mondiale una squadra con numeri migliori del
Sion nelle finali. Il club vallesano, originario dell’omonima città sita nella Svizzera francese, ha raggiunto per undici volte la finale della
coppa di Svizzera uscendone sempre vincitore. Una serie impressionante, iniziata nel 1965 con una vittoria 2-1 sul
Servette, che domenica potrebbe aumentare di un’ulteriore unità. L’ostacolo al 12esimo successo del
Sion nella coppa nazionale è rappresentato dal
Neuchatel Xamax, salvatosi mercoledì all’ultima giornata di campionato dalla retrocessione nella serie cadetta, curiosamente pareggiando 0-0 proprio contro i vallesani.
Il
Sion è stata la prima squadra svizzera di seconda divisione ad aggiudicarsi la coppa; accadde nel 2006, quando si impose ai calci di rigore sullo
Young Boys. In campo c’era anche l’attuale centrocampista del
Chievo, nonché nazionale svizzero,
Gelson Fernandes, ceduto un anno dopo al
Manchester City per 6 milioni di euro. Lo
Young Boys è stato l’avversario del
Sion anche nell’ultima finale raggiunta dal club, nel 2009; ci pensò una rete a due minuti dalla fine siglata da
Guilherme Afonso a completare la clamorosa rimonta dei vallesani da 0-2 a 3-2. Sulla panchina del
Sion sedeva
Didier Tholot, uno dei pochi allenatori ad essere durato più di dodici mesi alla guida della squadra, il cui presidente, il famigerato
Christian Constantin, dal 2003 a oggi ha cambiato la guida tecnica per ben 24 volte.
Domenica il
Sion scenderà in campo da favorito. Un cammino netto in coppa - 5 vittorie in 5 partite contro i 2 successi del
Neuchatel, che nelle altre tre occasioni è stato premiato dai rigori; una squadra reduce da un discreto campionato, chiuso con la miglior difesa del torneo (36 reti subite in altrettante partite); una serie di giocatori di esperienza, anche al di fuori dell’ambito svizzero (il centrale olandese
Michael Dingsdag, il laterale rumeno ex
Ajax George Ogararu, il centrocampista ex Brescia
Fabrizio Zambrella, il play serbo
Goran Obradovic, il portiere lettone
Andris Vanins), uniti a qualche giovane interessante (su tutti l’attaccante francese classe 89
Giovanni Sio, in doppia cifra al suo primo campionato da titolare). Per i bianco-rossi non potrebbero esistere premesse migliori per consolidare il proprio singolare primato.