Il
Diavolo, dopo sette anni, torna in Paradiso. Al
Milan bastava un punto per aggiudicarsi il diciottesimo scudetto della sua storia e così è andata: all’Olimpico, contro la Roma, reti inviolate e trionfo colorato di rossonero. Trionfo per la formazione allenata da Massimiliano
Allegri, vero condottiero di quest’armata di campioni che, in testa alla classifica dall’undicesima giornata, ci ha sempre creduto ed è arrivata alla vittoria finale nel migliore dei modi. Ottima stagione per il tecnico toscano che si cuce il tricolore sul petto al primo tentativo, come era accaduto anche a Capello, Sacchi e Zaccheroni. I numeri danno pienamente ragione ad Allegri e al suo modo di mettere in campo le pedine migliori e creando un meccanismo perfetto in cui nessuno è insostituibile, ma tutti sono indispensabili e i numeri gli danno ragione: in 36 gare disputate, ha inanellato
23 vittorie,
9 pareggi e solo
4 sconfitte con
61 gol fatti e
23 subiti (miglior difesa del campionato). All’Olimpico, nella prima frazione di gioco, l’undici di
Montella prova più volte a scardinare la difesa rossonera, ma Abbiati, Thiago Silva e Nesta sono monumentali e neutralizzano qualsiasi tipo di attacco.
Nella ripresa meglio il Milan con il gol sfiorato da
Robinho che colpisce il palo e quasi rete di Boateng. Al fischio finale è festa: la cavalcata vincente dei rossoneri si chiude con due giornate d’anticipo e con uno scudetto in più.
Martedì sera i rossoneri giocheranno contro il Palermo la semifinale di ritorno di Coppa Italia: all’andata finì 2 – 2. Allegri spera nel successo e se così fosse, sarebbe il primo allenatore del Milan a centrare l’accoppiata Coppa Italia e tricolore.
Nell’altro anticipo del sabato calcistico, il
Palermo batte 2 – 1 il
Bari. Al settimo minuto del primo tempo, i biancorossi passano in vantaggio con Bentivoglio, Miccoli, al 39esimo, pareggia i conti e incita il “suo Lecce” alla vittoria per non retrocedere. Nella ripresa, raddoppia
Bovo al settimo e proprio il bomber rosanero fallisce il terzo gol: dal dischetto s’inventa uno strano tiro, la brutta copia del cucchiaio reso famoso da Francesco Totti, e manda la palla tra le braccia di Padelli.
L’
Udinese si aggiudica il quarto posto che è sinonimo di
Champions. L’undici allenato da Guidolin
batte 2 – 1 la Lazio. Al 35esimo ed al 43esimo è Antonio Di Natale, capocannoniere di serie A, a portare i suoi sul doppio vantaggio. Nel secondo tempo, gli uomini di Reja provano a reagire, Angella viene espulso e il direttore di gara decreta il calcio di rigore per i biancocelesti. Zarate, però, dagli undici metri fallisce. Al 31esimo, Kozac accorcia le distanze, ma il sorriso è tutto per i friulani.
Clima nettamente diverso a Lecce, dove il
Napoli rimanda la festa per il terzo posto e subisce il dominio dei padroni di casa che si impongono per 2 – 1. Corvia, espulso durante la gara, porta in vantaggio i giallorossi su rigore al quarto minuto e
Mascara ristabilisce la parità al 22esimo minuto. Cavani viene espulso per somma di ammonizioni ed i partenopei subiscono, al 43esimo, il ko finale con un gol spettacolare di Chevanton. La formazione di
Walter Mazzarri protesta perché, a loro detta, il pallone non era perfettamente entrato in porta, ma Valeri convalida e la moviola gli dà ragione: gol regolarissimo.
A San Siro,
l’Inter, che dopo 5 anni passa il testimone tricolore ai “Cugini”, stravince 3 – 1 contro la Fiorentina e fa sempre più suo il secondo posto in classifica. I viola provano a sfondare la difesa nerazzurra con Gilardino che colpisce in pieno la traversa. L’undici di Leonardo reagisce prima con una girata di Pazzini, al 25esimo e tre minuti più tardi, con Cambiasso che segna di testa. Nella ripresa, Gilardino accorcia le distanze, ma l’Inter si riporta avanti con Coutinho che su calcio piazzato chiude i conti.
Altro verdetto per la stagione agonistica in corso: dopo il Bari, anche il
Brescia saluta la serie A. Al Rigamonti, le rondinelle vengono sconfitte 2 – 1 dal Catania che punto su punto sta conquistando la permanenza nella massima serie. I novanta minuti non hanno regalato grandi emozioni, ma gli etnei, al 27esimo, passano in vantaggio con Silvestre che batte Arcari. Al 78esimo, è Bergessio che raddoppia. Diamanti, al 91esimo, segna su punizione, ma la massima serie, ormai, per la formazione di Iachini è persa.
Salvezza sempre più vicina, invece, per il
Cesena che surclassa il
Cagliari per 2 – 0. Tre punti d’oro per gli emiliani che mantengono il vantaggio di due punti sul Lecce a due partite dal termine del campionato. Al Sant’Elia, segna, al 53esimo, Jimenez e all’85esimo, il neo entrato Malonga. Il Cagliari allenato da Donadoni rimedia una sconfitta, ma comunque è certo della permanenza nella massima serie.
Reti inviolate tra
Parma e
Bologna che portano a casa un punto ciascuno. I gialloblù cercano, in ogni modo, di battere Viviano con Giovinco e Valiani che colpisce in pieno la traversa. Un legno anche per il Bologna con Morleo. La salvezza è praticamente a portata di mano per entrambe le formazioni, manca solo la matematica a decretarne la certezza.
Nel derby della
Lanterna, posticipo della domenica, il Genoa spinge la
Sampdoria sempre più in
serie B. rieI blucerchiati perdono 2-1 e restano terz’ultimi in classifica a due lunghezze in meno dal Lecce. Al 46esimo, il Genoa si porta avanti con la rete firmata da
Floro Flores e al 66esimo, Pozzi ristabilisce la parità. E’proprio allo scadere, per l’esattezza al 97esimo, che Boselli trova il colpo vincente e inguaia gli uomini di Cavasin.
La
Juventus, intanto, dice addio ai sogni di Champions. Contro il
Chievo, i bianconeri passano in vantaggio per ben due volte, prima con Del Piero su rigore e poi con Matri, ma in due minuti si fanno rimontare. Al 68esimo, Uribe accorcia le distanze e dopo solo centoventi secondi, è Sardo che pareggia i conti e condanna la formazione di Del Neri a restare fuori dall'Europa che conta, considerando che l'Udinese, a soli due turni dal termine della stagione, dista ben 5 punti. Nel finale Chiellini e Toni colpiscono il palo.
La classifica: Milan 78 ( Campione d’Italia), Inter 72, Napoli 68, Udinese 62, Lazio 60, Roma 60, Juventus 57, Palermo 53, Fiorentina 49, Genoa 48, Cagliari 44, Catania 43, Chievo 43, Parma 42, Bologna 41, Cesena 40, Lecce 38, Sampdoria 36, Brescia 31 (retrocessa in serie B), Bari 21 (retrocesso in serie B).
Sabato 14 maggio, per il 35esimo turno, la
Lazio sarà impegnata in casa contro il
Genoa e il Milan, a San Siro festeggerà la vittoria tricolore contro il Cagliari.
Domenica 15 maggio, invece, il match clou è Napoli – Inter che si giocherà in notturna. Le altre partite sono: Fiorentina – Bologna (ore 12.30); Bari – Lecce; Catania – Roma; Cesena – Brescia; Chievo – Udinese; Parma – Juventus e Sampdoria – Palermo.
Raffaella Picciani
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