Il
Milan passa, soffrendo, a
Brescia, vola a più 8 sull’
Inter, più 9 sul
Napoli e mette le mani sul diciottesimo scudetto della sua storia. La
Juventus abbandona ogni speranza per il quarto posto e il
Bari saluta la serie A.
Il 34esimo turno di campionato, si apre con la sfida dell’Olimpico tra
Roma e
Chievo. I giallorossi, grazie alla rete di Simone Perrotta al quarto minuto di gioco, portano a casa tre punti fondamentali per l’avvicinamento al quarto posto. Il
Chievo crea poche nitide occasioni da gol e nelle ultime quattro gare, deve tirare fuori grinta e cuore per assicurarsi la permanenza nella massima serie.
E’proprio una “Pazza Inter” quella che a San Siro, va sotto contro la
Lazio, ma poi pareggia e ribalta il risultato. Al 23esimo Morganti espelle Julio Cesar per fallo su Zarate e indica il dischetto: dagli undici metri l’attaccante laziale gonfia la rete e batte Castellazzi. I nerazzurri, in dieci, reagiscono e al 40esimo trovano il pareggio con Sneijder. La ripresa vede sempre la supremazia dell’undici di Leonardo e dopo soli otto minuti, Samuel Eto’o fa felice la Milano nerazzurra, siglando il gol vittoria.
La
Lazio, così, sciupa un’ottima occasione per blindare il quarto posto e, ora, dovrà vedersela sia con l’
Udinese che con i cugini giallorossi distanti solo quattro lunghezze e con un calendario più agevole rispetto a quello della formazione di Reja.
Il
Napoli saluta definitivamente lo scudetto, destinato a rimanere solo un sogno. Al “Renzo Barbera”, dopo solo due minuti di gioco, El Matador Cavani segna su rigore ( penalty concesso per fallo di mano di Cassani), ma il
Palermo insiste e al 38esimo Balzaretti spedisce in rete il pallone. Due minuti dopo Delio Rossi viene espulso per proteste, ma i suoi uomini non si arrendono e al 46esimo Bovo, dal dischetto, per fallo di Maggio su Migliaccio, non sbaglia e fissa il risultato sul 2 a 1. Il Palermo sorride, mentre il Napoli di Mazzarri ridimensiona le sua aspirazioni, abdica per lo scudetto, ma resta protagonista di una fantastica stagione agonistica.
Anche l’
Udinese stecca e, in casa, perde 2 a 0 contro il Parma. L’uomo partita è Amauri che mette a segno una doppietta (13esimo primo tempo e 46esimo della ripresa). I bianconeri, in dieci per il rosso diretto rimediato da Inler per proteste, perdono di lucidità e brillantezza nel gioco. La formazione di Guidolin, infatti, rimanda il sorpasso a spese della Lazio: tra due giornate, grande attesa per il confronto diretto che potrebbe sancire la conquista definitiva dell’ultimo posto libero sul treno Champions.
Il
Genoa resiste e inguaia non poco il
Lecce. Al Ferraris, i padroni di casa vincono per 4 a 2 e i pugliesi, per scongiurare la retrocessione, dovranno vedersela con la
Sampdoria. Di Michele, al terzo minuto, firma il momentaneo vantaggio giallorosso. Dopo sette minuti, Floro Flores ristabilisce la parità, ma venti minuti dopo, è ancora Di Michele a portare avanti i suoi. Poi è solo Genoa: Palacio segna al 42esimo e al nono della ripresa e Floro Flores, al diciassettesimo, chiude definitivamente, i conti.
Il
Bari retrocede in serie B. I biancorossi perdono, in casa, contro la Sampdoria e salutano con quattro giornate d’anticipo la serie A. I blucerchiati si aggiudicano per 1 a 0 il match del “San Nicola”: Pozzi, al 14esimo della ripresa, segna su rigore e porta i suoi al terz’ultimo posto in classifica, restituendo un po’ di morale e di fiducia in vista della volata salvezza.
Ancora un ko per il Bologna che soccombe per 2 a 0 al cospetto del
Cesena. Al secondo minuto della ripresa, è Giaccherini a battere Viviano e al 39esimo Malonga raddoppia. L’undici di Ficcadenti conquista altri tre punti d’oro, utilissimi per non retrocedere, e inanella l’ottavo risultato utile su nove gare disputate. Al contrario, la formazione di Malesani è alla quarta sconfitta consecutiva, con soli cinque punti di vantaggio sulle terz’ultime in classifica.
La
Fiorentina sconfigge per 2 a 1 il
Cagliari, in trasferta e lo scavalca in classifica. Apre le marcature Cerci, al 46esimo e al primo minuto della ripresa Cossu pareggia. Tre minuti dopo, ancora Cerci insacca la rete e regala la vittoria ai viola che possono giocare le ultime quattro gare in tranquillità.
Il
Milan vince per 1 a 0 sul campo del
Brescia e si cuce sempre più il tricolore sul petto. I rossoneri sofforno non poco contro la formazione di Inchini. Abbiati si supera su Diamanti ed Eder. Le rondinelle, infatti, proprio in contropiede, al 37esimo della ripresa, subiscono la sconfitta. Su assist di Cassano, Robinho batte Arcari e regala una vittoria che ha il sapore di scudetto con una dedica speciale a Gianluca, il suo secondo figlio appena nato.
Successo fondamentale della capolista che può (quasi) preparare la festa: il Diavolo vola a 8 punti dai cugini nerazzurri e a 9 dal
Napoli a quattro turni dal termine del campionato. Già domenica prossima, a San Siro, potrebbe terminare l’operazione scudetto: se contro il
Bologna l’undici di Max Allegri porta a casa la vittoria e l’Inter non vince sul campo del Cesena, è trionfo. Al Milan basterebbe anche un pareggio, sperando però nella sconfitta dei cugini e in un pareggio del Napoli. I rossoneri, comunque, vincerebbero il titolo perché anche se si dovesse arrivare a pari punti, vantano la vittoria delle sfide dirette sia contro i partenopei che contro i nerazzurri.
La
Juventus si fa recuperare, ancora un volta, in piena zona recupero, e contro il
Catania non va oltre il 2 a 2. Sembra tutto facile per i bianconeri: Del Piero, al 19esimo, su rigore, spedisce la palla in rete e replica al 38esimo. Il risultato sembra essere al sicuro, ma è il Catania a salire in cattedra. Al 36esimo della ripresa Gomez accorcia le distanze e, al 50esimo, Lodi sancisce il definitivo 2 a 2.
Troppi gli errori per la formazione di Del Neri che in piena “Zona Cesarini” perde concentrazione e punti. La Signora del calcio italiano saluta l’Europa che conta, avendo perso anche l’ultima occasione per centrare il quarto posto. Unica nota lieta della serata è il record del Capitano, Alessandro Del Piero: il bomber raggiunge le 283reti e diventa il giocatore italiano con il maggior numero di marcature segnate con lo stesso club, secondo Mazzola a 282 con la maglia dell’Inter.
La classifica:
Milan 74, Inter 66, Napoli 65, Lazio 60, Udinese 59, Roma 56, Juventus 53, Palermo 50, Fiorentina 46, Genoa 45, Cagliari 44, Bologna 40, Chievo 39, Parma 38, Catania 37, Cesena 37, Sampdoria e Lecce 35, Brescia 30, Bari 21 (retrocesso in serie B).
Prossimo turno: Cesena – Inter (sabato ore 18); Napoli – Genoa (sabato ore 20). Domenica: Catania – Cagliari; Chiedo – Lecce; Fiorentina – Udinese; Milan – Bologna; Parma – Palermo; Sampdoria – Brescia; Bari – Roma e Lazio – Juventus (ore 20.45).
Raffaella Picciani
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