Ci siamo. Un paio di giorni e il
nuovo numero del
Guerin Sportivo sarà in edicola. Ed eccoci pertanto alla copertina, con annessa spiegazione del perché ho puntato questo mese sulla
Juve del futuro (Juventura).
Sono sincero: ho pensato a lungo di riservarla alla corsa entusiasmante per lo scudetto, ma alla fine mi ha frenato il continuo alternarsi della situazione, il ribaltamento della classifica che non permetteva di fotografare un’unica situazione. Ho fatto bene, perché il giorno in cui abbiamo chiuso il giornale, l’
Inter era ancora in corsa, non aveva perso clamorosamente il
derby e non aveva preso 5 gol in
Champions dallo
Schalke. Questo per dire anche quanto sia difficile pianificare una prima pagina di un mensile con un calcio che macina tutto a tempo di record.
La
Roma? Balbetta. La
Lazio? Idem. Il
Napoli? Aspetto di avere qualcosa all’interno di esclusivo (e presto avremo un’intervista con il suo grandissimo allenatore).
Di Natale, di cui abbiamo un’intervista? Mi piacerebbe, ma non all’edicola. Allora ho pensato di gettare l’occhio verso il futuro, alla
Juve che verrà. La delusione bianconera mi pare l’unica cosa certa di questo periodo, nel senso che nemmeno un mese di successi continui può cambiare troppo i giudizi. Iori ha interpellato oltre 30 Juventus club in Italia, sentendo cosa si aspettano per il domani. Non anticipo nulla del contenuto, a parte il favore nei confronti del rinnovo di
Quagliarella. Ecco perché compare nella foto di copertina malgrado non sia in campo da mesi: era un attestato per lui.
Nel resto del numero troverete
Gianni Mura che scrive sull’
Inter di nuovo italiana,
Bortolotti che elogia
Totti e i suoi record, l’Amarcord con
Vialli (lo scudetto della Samp compie vent’anni), i giovani della Serie B, un’inchiesta sulla Lega Pro, la presentazione delle 16 squadre della Russia, la Premier letta attraverso le rose delle squadre, un’altra storia bellissima su
Quini, il calciatore che fu sequestrato in Spagna nel 1981.