Da qualche tempo, dopo aver chiesto a sua moglie Chantal (donna meravigliosa) un ricordo per i 100 anni del Guerin Sportivo, ho iniziato una splendida e fitta corrispondenza mail con Stefano Borgonovo. Il valore dell’uomo non c’è bisogno che lo scopra io, lo si è visto in ogni circostanza pubblica, ad esempio nella commovente notte di Firenze con l'amico Roby Baggio. Lo attesta ancora di più la sua battaglia quotidiana, la sua testimonianza fisica nella lotta contro la malattia. Pardon, contro la Stronza, come Stefano chiama la Sla.
Ma in questi settimane ho iniziato a conoscere e a scoprire, dietro al combattente che conosciamo, un ragazzo simpatico, brillante, capace di cogliere una profondità e un’ironia delle cose che manca spesso a chi ha gambe e movimento, purtroppo non cervello. Settimane fa, parlando del suo amore per il nostro giornale, mi ha inviato un disegno fatto da lui a 14 anni, quando da lettore ai tempi di Argentina 78 aveva ricopiato il Gauchito del Mondiale. Lo pubblicherò sul Guerino in uscita il 10 maggio. Ieri mi è arrivata una mail stupenda. E ho pensato: adesso la riproduco in modo integrale sul nostro sito, in modo da condividerla con voi lettori (a proposito, se qualcuno vuole mandare un messaggio a Stefano, sono d’accordo con lui che glieli girerò). Eccola:
Ciao, volevo informarti che siamo riusciti, dopo anni di sforzi e finanziamenti, ad ottenere l'approvazione dell'istituto superiore di sanità, alla sperimentazione delle cellule staminali cerebrali sull'uomo. Questo straordinario punto di partenza è il giusto premio alle straordinarie capacità del prof. Angelo Vescovi e alla sua costanza di non abbattersi mai, anche nei momenti più difficili.
La Fondazione Stefano Borgonovo e la Fondazione Milan, grazie al grande intuito della signora Chantal, che ha sempre creduto in Angelo Vescovi, le due fondazioni hanno così aiutato il professore Vescovi a finanziare questo importante progetto, il primo al mondo.
Stefano Borgonovo
La partita inizia ora.