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Bayern: ecco Inter cosa ti aspetta

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La prova generale per il ritorno degli ottavi contro l'Inter é riuscita ma il 6:0 inflitto all'Amburgo non va sopravvalutato. Gli uomini di Veh si sono rivelati lo sparring partner ideale per una squadra reduce da tre sconfitte pesanti (due in campionato ed una nella semifinale di Coppa di Germania) e che nei primi minuti dell'incontro ha evidenziato molta insicurezza e poca incisività. Senza idee e senza cuore i bavaresi hanno impiegato 30 minuti per entrare in partita. Solo l'arrendevolezza degli ospiti ha permesso al Bayern di trovare il coraggio di prendere in mano il pallino del gioco. Ci ha pensato il solito Robben a spezzare l' equilibrio. I tre gol dell'asso olandese sono la conferma di quanto il Bayern sia Robben-dipendente e la vittoria del Borussia Dortmund né é la dimostrazione, essendo stata ottenuta anche grazie ad una tattica che prevedeva il rigoroso raddoppio sul numero 10 bavarese, oltre che sul TGV ( a dire il vero un po' arrugginito) dalla parte opposta. Senza la fantasia del tulipano e con un Ribery che gioca a sprazzi il Bayern é troppo prevedibile e la difesa é un cantiere aperto dove manca sempre il capomastro. Come se non bastasse Van Gaal si diverte a sperimentare tutte le combinazioni possibili: é arrivato persino al punto di togliere la naftalina di dosso a Van Buyten. Una vittoria facile ma che fa morale. Van Gaal farà le valigie a fine anno e solo la finale di Wembley gli permetterebbe di andarsene a testa alta. Dopo settimane di polemiche e mugugni lontano dai riflettori, Schweinsteiger si é alzato per ringraziare un tecnico che gli ha cambiato la carriera schierandolo davanti alla difesa in un ruolo che sembra fatto su misura per lui. E subito é arrivata la dichiarazione di un Hoeneß pronto a coprire le spalle del tecnico che verrá defenestrato a fine stagione.Tutto fa pensare che il Bayern si impegnerà alla morte per arrivare il più lontano possibile ma i primi 30 minuti giocati contro l'Amburgo hanno evidenziato ancora una volta i punti deboli dei pluricampioni di Germania: difesa ballerina e, una volta messo il freno ai due fantasisti che giostrano sulle fasce, in avanti tutto tace. Klopp ha fatto vedere come si fa con Magath e Slomka che non si sono vergognati di copiare dal più bravo della classe. Una nota finale. La partita che vedeva di fronte la quinta e la settima della Bundesliga si é giocata davanti a 69 mila spettatori, su un terreno in perfette condizioni. Tra i tifosi ed il rettangolo verde non ci sono barriere e sono state persino tolte le reti dietro le porte, quelle che impediscono ai palloni di finire in curva ed ai petardi di colpire qualche giocatore. Non servono. E poi va segnalato che l'Amburgo schierava tre colored: Zè Roberto (oltretutto un ex), Elia ed Aogo che é tedesco ma non é certo un biondino. Ebbene, non si é sentito il minimo insulto. Forse un giorno ci arriveremo anche noi.

Gianluca Spessot