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L'era del calcio ginnastico

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11 - In virtù della maggiore tradizione e prestigio della ginnastica, i tornei calcistici organizzati dalla FGNI ebbero sul finire dell’Ottocento e all’inizio del Novecento più importanza dei ‘concorrenti’ dell'antenata della FIGC...
E’ arrivato il momento di dire quello che pensiamo su quei primi campionati federali, visto che nella nostra storia ci proponiamo di analizzare i mutamenti del calcio italiano rimandando ad altri siti per la lettura di albi d’oro e formazioni. Quei primi campionati federali nella considerazione generale valevano poco, anche in rapporto all’allora piccolo ambiente del foot-ball. Infatti molte squadre di valore erano diretta emanazione di società di ginnastica ed erano a tutti gli effetti affiliate alla FGNI (Federazione Ginnastica Nazionale Italiana), al punto che all’interno di concorsi di ginnastica venivano organizzate partite di calcio fra gli stessi ginnasti o altri iscritti alle stesse società. In virtù della maggiore tradizione e prestigio della ginnastica, i tornei FGNI ebbero sul finire dell’Ottocento e all’inizio del Novecento più importanza dei ‘concorrenti’ della FIF (la Federazione Italiana Football, non ancora FIGC). Non solo: videro anche la partecipazione di una maggior numero di squadre e un interesse popolare non da poco, come testimoniato dallo spazio sui quotidiani. In quell’epoca eroica ognuno si scriveva le sue regole: nel calcio FGNI le partite avevano due tempi di 30 minuti e un eventuale supplementare di 10 in caso di pareggio. In caso di perduranza del pari nessun calcio di rigore e nemmeno monetina: l’arbitro decretava vincitrice la squadra che a suo giudizio aveva giocato meglio. All’epoca lo si definì non a torto ‘calcio ginnastico’. Magari sarebbe piaciuto ai cultori odierni del possesso palla. (11-continua) Stefano Olivari stefano@indiscreto.it