La rete realizzata dal 17enne
Kostas Fortounis in casa dell’
AEK Atene nella terza giornata del campionato greco non sembra, a prima vista, maggiormente degna di menzione rispetto ai centinaia di gol segnati ogni settimana sui campi di tutta Europa. Oltretutto l’exploit di
Fortounis non è nemmeno servito a regalare il successo alla sua squadra, l’
Asteras Tripolis, raggiunta dall’
AEK nei minuti finali dopo un essere stata in vantaggio per 2-0.
Il giovane attaccante merita però la citazione in quanto unico giocatore greco ad aver segnato un gol nell’intero week-end, che ha contato in totale 18 marcature realizzazioni, della massima divisione ellenica. Tutto il resto batte bandiera straniera. Perché i giocatori non greci hanno ormai superato i locali nelle rose dei club di massima divisione: 228 stranieri (51.1% complessivo) provenienti da cinquantanove diversi paesi. L
’Argentina, con 30 calciatori, è lo stato più rappresentato.
Delle sedici società iscritte alla
Super League greca 2010/2011, il
Panionios e l
’Aris Salonicco sono le più autoctone, con 19 greci in rosa ciascuna. L’
Olimpiacos è invece il club più esterofilo, con il 66.7% di giocatori stranieri in rosa. Una multinazionale composta da tredici diverse nazionalità, considerati anche i giocatori in prestito (l’inglese
Derbyshire), il cui carattere global è stato ulteriormente accentuato dall’ultima sessione di mercato, che ha portato al Pireo l’esterno danese
Dennis Rommedahl e l’attaccante serbo
Marko Pantelic.