Villarreal-Arsenal, l’errore di Riquelme e la notte magica di Jens Lehmann

Villarreal-Arsenal, l’errore di Riquelme e la notte magica di Jens Lehmann

Nella semifinale di Champions League 2005-06 gli spagnoli sfiorarono l’impresa, ma dovettero arrendersi al portiere tedesco e alla sfortuna. Il fuoriclasse argentino fallì un rigore pesante

Jacopo Pascone/Edipress

02.05.2022 ( Aggiornata il 02.05.2022 23:51 )

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La Champions League 2005-06 si presenta all’atto delle semifinali con delle grandi sorprese. Nella parte bassa del tabellone troviamo il Barcellona, che torna in semifinale a 4 anni di distanza dall’ultima volta, e il Milan, sempre presente nei più importanti palcoscenici europei, ma ancora segnato dall’incubo della notte di Istanbul. La squadra di Ancelotti si arrenderà ai futuri campioni del Barça, portati a Parigi proprio da un francese, Giuly, che deciderà la doppia sfida (0-1 al Meazza, 0-0 al Camp Nou). Ma la vera sorpresa, o forse sarebbe più corretto dire le vere sorprese, si ritrovano una contro l’altra nella parte alta del tabellone.

Villarreal, Cenerentola della Champions 2005-06

Nella settimana tra il 19 e il 25 aprile 2006 va in scena un inedito scontro tra Arsenal e Villarreal. Gli inglesi, provenienti da una striscia record – porta inviolata in Champions da ben 9 gare –, sono a caccia della prima finale della loro storia. Wenger si affida, ovviamente, al suo uomo migliore, il capitano Thierry Henry, affiancato in attacco da Ljungberg. Solo panchina per Pires. Dall’altra parte gli spagnoli – che possono scrivere una delle pagine più incredibili dell’intera storia del calcio, portando un comune di appena 50mila abitanti come Vila-real a giocarsi la coppa dalle grandi orecchie – ripongono le speranze nei piedi del Mudo, Juan Roman Riquelme. L’argentino è trascinatore, ma soprattutto assoluto leader tecnico del Sottomarino Giallo.

Villarreal-Arsenal, la sfida del Madrigal

La sera del 25 aprile il Madrigal si tinge di Amarillo per assistere a un’inattesa semifinale di Champions League. L’andata nel vecchio Highbury (ultima partita europea disputata nello storico tempio dei Gunners) è terminata 1-0 per l’Arsenal, grazie al gol di Kolo Touré. Anche per questo, gli inglesi partono con i favori del pronostico. Manuel Pellegrini prepara la remuntada impostando la gara sul piano dell’agonismo. E gli riesce bene: gli spagnoli vincono la maggior parte dei contrasti, sono padroni del centrocampo e schiacciano gli avversari nella loro metà campo. Nel primo tempo Lehmann inizia il suo show, negando a Franco quello che sembrava un gol fatto. Per il resto la prima fase scivola via, avara di vere occasioni. Nella ripresa i padroni di casa spingono tantissimo creando tre nitide palle gol: due fallite dall’argentino Franco, comunque abilissimo in entrambi i casi a prendere il tempo e liberarsi per colpire di testa; l’altra dall’uruguagio Forlan, che può solo inveire con se stesso per aver sciupato un’occasione clamorosa. La fase offensiva dell’Arsenal è inesistente, Henry totalmente nullo: Wenger deve ringraziare Campbell e Touré, che lo tengono a galla fino alla fine – coraggiosa e vincente la scelta del tecnico: mandare subito in campo il centrale inglese, nonostante provenisse da più di un mese di inattività –. Lo 0-0 qualificherebbe l’Arsenal, ma basterebbe un gol agli spagnoli per prolungare la contesa fino ai supplementari: sugli spalti ci credono tutti e questo Villarreal merita un sussulto.

L’errore di Riquelme e il record di Lehmann

Mentre il guardalinee si appresta a ufficializzare i tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Ivanov, la sfera si alza a campanile nell’area inglese. Jose Mari si mette con il corpo davanti a Clichy per proteggere il pallone. Il terzino cerca di anticiparlo tentando di colpirlo di testa, ma lo liscia finendo inevitabilmente per franare addosso allo spagnolo: rigore. Il Madrigal esplode, Riquelme prende il pallone e lo posiziona sul dischetto. È il rigore più importante della storia del “piccolo” Villarreal: quel pallone pesa come un macigno. Sugli spalti regna la tensione, nulla in confronto alla disperazione. Riquelme calcia: l’insuperabile Lehmann respinge e porta l’Arsenala Parigi. La serata del Madrigal si chiude con una commovente e meritata standing ovation per la squadra di casa, uscita dal campo a testa altissima.

Il portiere tedesco Jens Lehmann verrà ricordato come l'eroe di una combattutissima semifinale di Champions, una notte davvero magica per lui, che supera Van der Sar svettando in testa alla speciale classifica dei numero 1 che hanno tenuto inviolata la porta per più tempo. L’olandese ex Juve sitrovava a 658, Lehmann si fermerà a 853, sommando i 18 minuti della finale contro il Barcellona in cui verrà espulso e i 91’ di Amburgo-Arsenal, prima giornata del girone della stagione seguente. A proposito di espulsioni, Lehmann detiene anche un altro curioso record: è il portiere più espulso di sempre, con 7 cartellini rossi rimediati in carriera. 

Villarreal-Arsenal 0-0 del 25 aprile 2006: il tabellino

VILLARREAL (4-3-1-2): Barbosa; Venta, Pena, Alvarez, Arruabarrena (37’ st Roger Garcia); Senna, Josico (18’ st José Mari), Sorin; Riquelme; Franco, Forlan. A DISP.: Viera, Arzo, Font, Rubio, Guayre. ALL.: Pellegrini.

ARSENAL (4-4-2): Lehmann; Eboué, Touré, Campbell, Flamini (9’ pt Clichy); Hleb, Fabregas, Gilberto Silva, Reyes (24’ st Pires); Ljungberg, Henry. A DISP.: Almunia, Djourou, Song, Diaby, Van Persie. ALL.: Wenger.

ARBITRO: Ivanov (Russia).

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