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F1 Miami: Verstappen in pole, Leclerc e Sainz secondo e terzo© Getty Images

F1 Miami: Verstappen in pole, Leclerc e Sainz secondo e terzo

Dopo aver vinto la Sprint, il campione olandese fa sua anche la pole position (la sesta stagionale in sei gare) precedendo le Ferrari. Quarto Perez, quinta e sesta la McLaren con Norris e Piastri, che precedono le Mercedes di Russell e Hamilton. Eliminato in Q2 Alonso

05.05.2024 ( Aggiornata il 05.05.2024 14:59 )

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Un campione incontentabile. Dopo aver fatto sua la Sprint corsa poche ore prima, Max Verstappen su Red Bull conquista anche la pole position del Gp di Miami (sesta prova del Mondiale 2024 di Formula 1) precedendo le Ferrari di Charles Leclerc e di Carlos Sainz Jr, andando così ad emulare quanto già fatto nel 1988 da Ayrton Senna, nel 1992 da Nigel Mansell e nel 1993 da Alain Prost, capaci di conquistare sei pole consecutive nelle prime sei gare di campionato. Record al quale si aggiunge ora anche Max Verstappen, con l’obiettivo ad Imola di eguagliare il record di sette pole consecutive nelle prime sette gare di campionato fatto registrare nel 1993 da Alain Prost.

©@redbullracing

Se sia sul giro secco nella Sprint Qualifying che sul passo gara al termine della Sprint Verstappen aveva espresso non poche perplessità sul rendimento della macchina nonostante il miglior tempo o la vittoria, l’apertura del Parco Chiuso subito dopo la conclusione della Sprint ha consentito alla Red Bull di poter ottimizzare l’assetto, con Verstappen che però continua ancora a segnalare delle difficoltà al volante della sua monoposto. Come dichiarato ai microfoni di Sky Sport F1, se da una parte il campione olandese si è sentito meglio al volante per via del bilanciamento più lineare, dall’altra al pari delle qualifiche del venerdì in alcuni tratti non ha avvertito sufficiente aderenza, riuscendo comunque a minimizzare gli errori sul giro e a trovare la migliore performance (1’27”241) nel primo giro lanciato in Q3. Al termine delle qualifiche Verstappen era stato ancora più preciso rilevando le sue maggiori difficoltà nel primo e nel terzo settore per via della difficile costanza con la macchina e le gomme sul giro secco, dovute anche alla pista, assai scivolosa. Se da una parte Verstappen spera dopo la Sprint di potersi aggiudicare anche la gara domenicale, dall’altra è ben consapevole dell’errore compiuto in partenza nella Sprint, con l’obiettivo di fare bene quello che deve fare.

©@redbullracing

Restando in casa Red Bull, Perez conquista il quarto posto in griglia alle spalle due Ferrari. Il pilota messicano era convinto di poter conquistare la prima fila al fianco del compagno di squadra Verstappen, ma un errore nell’ultimo tentativo lanciato in curva 8 lo ha privato del risultato ambito, anche se in ottica gara Checo auspica che le modifiche fatte alla vettura possano dargli maggiore velocità rispetto alla Sprint.

©@F1

Alle spalle del campione olandese della Red Bull troviamo in seconda e terza posizione le due Ferrari di Charles Leclerc (sopra raffigurato) e di Carlos Sainz Jr, ancora prive di aggiornamenti (arriveranno nella prossima gara di campionato ad Imola). Se per la prima volta da inizio stagione i due piloti della Rossa riescono a mandare correttamente in temperatura le gomme fin dal primo settore (a conferma del buon lavoro fatto dalla scuderia di Maranello per risolvere tale problematica) riuscendo ad essere piuttosto ben performanti nel suddetto settore così come nel terzo, è nel secondo settore un po' più tortuoso dove la SF-24 paga quel decimo che alla fine ha fatto la differenza sul giro secco per quanto riguarda Leclerc, tornato ad essere il pilota veloce in qualifica che noi conosciamo ed apprezziamo.

Apprezzabile da rilevare anche la gestione delle gomme nel corso del giro secco ad opera della Rossa: con una temperatura dell’asfalto pari a 50° la monoposto sembra comportarsi piuttosto bene, presumibilmente anche per via dell’assetto scelto, con il maggior carico aerodinamico che se da una parte complica la vita nell’effettuare un sorpasso (vedi Sainz nei confronti di Ricciardo nella Sprint) dall’altra, però, consente una migliore gestione delle gomme. Vero, nell’ultimo tentativo lanciato in Q3 al momento di tirare ancora di più il ritmo Leclerc e Sainz non sono migliorati (con il monegasco che ha commesso qualche sbavatura nel corso del giro) presumibilmente perché sono andati a perdere il range di temperatura adatta per far funzionare al meglio le gomme, ma in questo senso sono senza dubbio in buona compagna, perché ad esempio anche in casa Red Bull sia Verstappen che Perez hanno accusato la stessa problematica, non riuscendo a migliorare il loro tentativo precedentemente effettuato.

©@ScuderiaFerrari

Dando uno sguardo alla gara, sarà quindi da capire con gomme medie e dure come funzionerà l’assetto scelto dalla Ferrari. Intervistati al termine delle qualifiche, sia Leclerc che Sainz (sopra raffigurato in qualifica) si sono mostrati piuttosto fiduciosi (fermo restando che il favorito d’obbligo a Miami resta senza ombra di dubbio Verstappen), sostenendo che è possibile mettere pressione al campione olandese della Red Bull. Se a detta di Leclerc si può mettere pressione a Verstappen riuscendo ad entrare in zona DRS fermo restando l’importanza della partenza nonché la gestione delle gomme, secondo Sainz alla fine a vincere sarà chi avrà mostrato il miglior passo, per cui se le due Rosse riusciranno a tenere un buon passo gara, potranno provare a mettere sotto pressione il campione olandese della Red Bull, in una gara come quella di Miami dove è prevista un’unica sosta.

©@McLarenF1

In quinta e sesta posizione troviamo le McLaren di Lando Norris e di Oscar Piastri (sopra raffigurato), le quali hanno preceduto le Mercedes di George Russell e di Lewis Hamilton, in quarta fila con il settimo e l’ottavo tempo. Da rilevare che sia le McLaren che le Mercedes avevano provato in Q3 ad effettuare un run con gomme medie, visto che ad esempio il team di Woking nella Sprint Qualifying era apparso più performante con tale mescola rispetto alla soft. Così però non è andata (almeno in casa McLaren), mentre entrambe le Mercedes sono comunque riuscite con gomma media a migliorare la propria posizione in griglia. È chiaro, però, che tentare di effettuare un tentativo di qualifica con gomme medie non depone proprio a favore delle rispettive squadre, perché è noto a risaputo che sul giro secco solamente con una mescola più morbida è possibile ottenere dei seri migliramenti crnometrici.

Andando poi nei dettagli, c’era grande attesa in casa McLaren per verificare gli aggiornamenti introdotti per questa gara (nuovo fondo, nuove bocche dei radiatori, nuova filosofia delle pance, nuova sospensione e ala anteriore) interamente sulla monoposto di Norris, e in parte su quella di Piastri (le componenti aggiornate mancanti arriveranno nella prossima gara di campionato ad Imola). Se nella Sprint Qualifying la monoposto aveva ben convinto (mancando la potenziale pole per un errore di Norris), sia nella Sprint che nelle qualifiche così non è stato, anche perché in un weekend di gara comprensivo di Sprint e caratterizzato da un’unica sessione di prove libere non è mai semplice valutare l’interezza di un cospicuo pacchetto di aggiornamenti, come quello introdotto dalla McLaren a Miami.

©MercedesAMGF1

In evidente difficoltà è invece apparsa la Mercedes: nonostante a Miami sia apparso a sorpresa un nuovo fondo e un nuova cover del tirante dello sterzo (nonostante alcune voci volessero l’intero pacchetto di aggiornamenti a Imola), la W15 non ha dimostrato un benchè minimo miglioramento. Anzi, la sensazione che purtroppo emerge è quella di una squadra in difficoltà nel capire la direzione in cui spingere gli aggiornamenti. Di tutto questo, purtroppo, finiscono con il fare le spese i piloti con Russell (settimo, sopra raffigurato) ed Hamilton (ottavo) staccati rispettivamente 826 e 866 millesimi dalla pole di Verstappen. Troppi per un team che vorrebbe lottare per il titolo mondiale. Emblematiche in tal senso le dichiarazioni rilasciate al termine delle qualifiche da George Russell, il quale ha dichiarato che al momento la settima e l’ottava posizione sono quelle a cui la squadra può ambire attualmente.

©HaasF1Team

A chiudere la top ten troviamo in nona posizione la Haas di Nico Hulkenberg (che si conferma pilota performante sul giro secco) e in decima posizione la Racing Bulls di Yuki Tsunoda, che trova in qualifica il modo per emergere dopo che nella Sprint Qualifying e nella Sprint era stato decisamente il compagno di squadra Daniel Ricciardo, quanto in entrambe le occasioni.
In qualifica però, l’esperto pilota australiano di origini italiane ha sofferto in pista una scarsa aderenza, scivolando in particolare in curva 1 ma un po' su tutta la pista, venendo eliminato in Q1 con il diciottesimo tempo. Per via, però, delle tre posizioni di penalità rimediate in Cina per aver superato in regime di Safety Car la Haas di Nico Hulkenberg, Ricciardo partirà in fondo allo schieramento in ultima posizione.

Giornata complicata, infine, in casa Aston Martin, con entrambe le monoposto eliminate in Q2: se Lance Stroll chiude in undicesima posizione, peggio ancora è andata a Fernando Alonso, che si è qualificato addirittura in quindicesima posizione.

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