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Verstappen e la centesima pole Red Bull in Formula 1© Getty Images

Verstappen e la centesima pole Red Bull in Formula 1

Il tre volte campione del mondo olandese conquista in Cina non solo la Sprint, ma anche la sua quinta pole stagionale consecutiva, precedendo il compagno di squadra Perez. Terzo Alonso. Respinta protesta Aston Martin nei confronti di Sainz (settimo, con Leclerc sesto)

20.04.2024 ( Aggiornata il 20.04.2024 22:30 )

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La protesta Aston Martin e l’assoluzione di Sainz

Restando in ambito Ferrari, nel corso del Q2 Carlos Sainz Jr si è reso protagonista di un episodio a circa sette minuti dal termine che ha portato a una protesta da parte dell’Aston Martin (respinta dopo oltre tre ore di Consiglio da parte degli Stewards).

Nell’affrontare con veemenza l’ultima curva, Carlos perde il punto di corda, e dopo aver toccato la ghiaia esterna finisce in testacoda, riuscendo però a limitare i danni ruotando in extremis il volante a sinistra prima di rilasciare il freno, andando così ad impattare contro il muro interno andando a danneggiare solamente l’ala anteriore e non componenti più delicate, quali sospensioni o cambio. La Direzione Gara non esita ad esporre immediatamente la bandiera rossa, e, a quel punto piano piano senza il benchè minimo aiuto esterno Sainz riesce a riprendere la pista, e tornare ai box per poter riprendere regolarmente la propria qualifica.

Come detto, però, un’ora dopo la conclusione delle qualifiche l’Aston Martin ha presentato una protesta per quanto concerne il risultato delle stesse, sostenendo che una monoposto ferma in pista (la Ferrari di Sainz) in ottemperanza all’articolo 39.6 del Regolamento Sportivo non potesse prendere parte sia ai minuti rimanenti del Q2, sia al Q3.

Ci sono volute ben tre ore da parte del collegio dei commissari per arrivare a una conclusione, che ha visto in linea di massima la bocciatura della protesta Aston Martin, con gli stewards che hanno spiegato la propria decisione con un documento lungo ben tre pagine. Se è vero che l’articolo 39.6 del Regolamento Sportivo vieta alle monoposto ferme in pista di poter prendere parte al proseguo delle qualifiche, la Federazione rileva però che finora mai in passato questo articolo era stato applicato, in quanto le monoposto in questione erano poi ripartite in un tempo ragionevole (nella maggior parte dei casi intorno ai 30 secondi), sulla cui definizione le squadre non erano mai riuscite a trovare un accordo ben preciso. Nel caso di Sainz, il pilota spagnolo è riuscito a ripartire e tornare in pista senza ricevere il benchè minimo aiuto esterno dopo un minuto e 17 secondi, tempo contestato dall’Aston Martin, ma non dalla Federazione per i motivi sopra esposti, ricordando inoltre che in passato ci sono stati dei casi di piloti che sono rimasti fermi in pista più di 30 secondi, i quali però hanno ricevuto il permesso di proseguire la loro sessione di qualifica, senza ricevere la benchè minima lamentela da parte delle altre squadre.
Non solo: gli Stewards nella loro ricostruzione hanno rilevato che lo scorso 28 Luglio in occasione della F1 Commission svoltasi nel weekend del Gp del Belgio a Spa-Francorschamps le squadre avevano raggiunto un accordo in merito al già citato articolo 39.6 che prevedeva la precisa indicazione del fatto che per non partecipare alle qualifiche l’auto ferma avrebbe dovuto avere un aiuto esterno. Modifica però alla fine non aggiunta al Regolamento Sportivo.
In conclusione, quindi, i commissari hanno ritenuto corretto il comportamento adottato da parte della Direzione Gara in merito all’episodio che ha visto protagonista Carlos Sainz Jr, il quale potrà così partire regolarmente dal settimo posto in griglia.

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