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Formula 1, presentazione Gp Cina© @F1

Formula 1, presentazione Gp Cina

La Formula 1 dopo cinque anni di assenza torna a Shanghai per la quinta prova del Mondiale 2024, che vedrà anche la disputa della prima Sprint stagionale

18.04.2024 ( Aggiornata il 18.04.2024 15:58 )

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Ripartire da zero, quasi come fosse una nuova pista. È con questo approccio che squadre e piloti si presentano a Shanghai in vista del Gp di Cina, quinta prova del Mondiale 2024 di Formula 1, che vedrà peraltro anche la disputa della prima Sprint stagionale. Se è vero che il circuito progettato da Hermann Tilke ha già visto disputare nella sua storia ben sedici edizioni del Gp della Cina dal 2004 al 2019 (con quest’ultima edizione coincidente con il Gp numero 1000 nella storia della Formula 1), è altrettanto vero che in questi cinque anni di assenza (legati in primis alla pandemia legata al COVID-19, così come a un lento ritorno alla normalità) la massima serie motoristica ha vissuto profondi cambiamenti tecnici al suo interno, con il passaggio alle attuali monoposto ad effetto suolo (che presentano un fondo e un’aerodinamica decisamente differente rispetto alla precedente generazione di monoposto che corse a Shanghai nel 2019), per non parlare del passaggio dalle gomme da 13 pollici alle attuali da 18 pollici, motivo per il quale non è sbagliato parlare di un nuovo inizio della F1 in Cina, non avendo di fatto più valore (o al limite marginale) i dati acquisiti sulla pista dalla precedente generazione di monoposto.

Come se questo non bastasse, bisogna considerare anche il fatto che proprio questo fine settimana come già detto la Cina ospiterà la prima gara Sprint stagionale della Formula 1, con i piloti che di fatto avranno solamente la FP1 per poter preparare seriamente un fine settimana che vedrà già venerdì pomeriggio le monoposto entrare nel primo regime di parco chiuso (per via delle qualifiche della Sprint e la Sprint del sabato mattina).

Ecco, quindi, perché al momento non è facile capire realmente chi potrà emergere nel corso del weekend del Gp di Cina, fermo restando ovviamente la Red Bull favorita per la gara domenicale, alla luce anche delle caratteristiche della pista.
Alle spalle del team austriaco campione del mondo basandoci sui valori visti nelle prime gare di campionato dovremmo vedere Ferrari e McLaren, con la scuderia di Maranello che nel caso dovesse scendere in pista fin da subito con un buon set-up (come visto ad esempio in Australia) potrebbe sicuramente avere un vantaggio quantomeno nella gara Sprint, sebbene il layout sulla carta non sembri del tutto favorevole alla SF-24. La pista di Shanghai sarà anche l’occasione per poter verificare ulteriormente su un circuito piuttosto tecnico come quello cinese le performance di Mercedes (vincitrice nel 2019 del Gp numero 1000 con Hamilton davanti a Bottas) e Aston Martin (ulteriore esame per il pacchetto introdotto nella precedente gara di Suzuka sulle monoposto di Alonso e Stroll). Una cosa, comunque, è chiara: se è vero che solamente la FP1 ci potrà consentire di avere un’idea molto più chiara dei possibili valori che vedremo in pista nel corso della Sprint Qualifying e della gara Sprint, bisogna anche dire che la possibilità di poter lavorare sulle monoposto subito dopo la gara Sprint (in vista del secondo parco chiuso che scatterà in vista delle qualifiche del sabato pomeriggio locale) consentirà alle squadre di poter apportare eventuali modifiche all’assetto, facendo molta attenzione ai dossi presenti in pista (dovuti al terreno paludoso su cui sorge la pista), andando così ad evitare l’eccessiva usura dello skid, che lo scorso Ottobre su una pista caratterizzata da numerosi dossi come quella di Austin portò alla squalifica al termine del Gp domenicale della Ferrari di Charles Leclerc e della Mercedes di Lewis Hamilton).

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