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Diritto di revisione e budget cap: le ultime novità© Getty Images

Diritto di revisione e budget cap: le ultime novità

Dal 2024 il diritto di revisione prevederà un costo (che verrà restituito alla squadra, se il motivo della protesta sarà fondato) e una tempistica ridotta (96 ore). La Federazione auspica inoltre nell’ambito del budget cap di poter effettuare dei controlli nei confronti delle squadre con il minimo preavviso possibile

23.12.2023 ( Aggiornata il 23.12.2023 08:37 )

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Evitare un abuso del diritto di revisione da parte delle squadre (da usare solo per casi realmente significativi) e al contempo irrigidire i controlli sul fronte del budget cap. La Federazione Internazionale dell’Automobile è già proiettata al 2024 e ha esitato in questi giorni ad ottimizzare ulteriormente i propri Regolamenti, al fine di garantire un rigoroso rispetto delle regole senza però dar modo alle squadre di approfittare degli strumenti a propria disposizione.

L’irrigidimento della richiesta del diritto di revisione

Nel 2023 in ben quattro occasioni alcune squadre hanno presentato alla Federazione una richiesta di diritto di revisione: l’Aston Martin al termine del Gp dell’Arabia Saudita per contestare la decisione della FIA di retrocedere dal terzo al quinto posto Fernando Alonso per via della penalità scontata erratamente al momento della sosta, la Ferrari per richiedere la revisione della penalità inflitta a Carlos Sainz Jr nelle ultime fasi del Gp d’Australia (per via del contatto con l’Aston Martin di Fernando Alonso), la McLaren per richiedere la revisione della penalità inflitta nel corso del Gp del  Canada a Lando Norris, e infine la Haas che dodici giorni dopo la conclusione del Gp degli Usa ad Austin aveva chiesto la revisione dei track limits in curva 6 con l’obiettivo di riportare Nico Hulkenberg dall’undicesimo al settimo posto per via delle presunte mancate penalizzazioni ai danni di Sergio Perez (Red Bull), Lance Stroll (Aston Martin) e dei piloti Williams Alexander Albon e Logan Sargeant.

Di questi quattro casi solo quello dell’Aston Martin relativo alla perdita del podio di Fernando Alonso in Arabia Saudita ha portato a una effettiva revisione dell’episodio, con il pilota asturiano che ha potuto così finalmente festeggiare il podio meritatamente conseguito in gara, mentre gli altri tre casi sono stati di fatto respinti.

Vale la pena ricordare che fino a quest’anno il diritto di revisione non prevedeva alcuna spesa e poteva essere presentata entro 14 giorni di calendario dal termine della gara in oggetto.
Per evitare un abuso a questo strumento con lo scopo di stravolgere un risultato omologato più di una decina di giorni prima e al contempo una ripetizione di quanto avvenuto lo scorso Novembre con la richiesta della Haas, la Federazione ha quindi modificato l’articolo 14.1.1 del proprio Codice Sportivo Internazionale relativo al diritto di revisione valido in tutte le serie motoristiche gestite dalla FIA stessa introducendo dal 2024 in primis una tassa da pagare del valore di circa seimila euro (pari al costo di un appello in F1) che verrà restituita alla squadra in caso di esito favorevole, e al contempo una riduzione dei tempi di presentazione della domanda di diritto di revisione, che passerà da quattordici a quattro giorni (con una proroga di ulteriori 24 ore in casi eccezionali, determinati dagli Stewards).

Il budget cap e i possibili controlli senza preavviso

Contestualmente all’irrigidimento sulla procedura del diritto di revisione, la Federazione sarebbe intenzionata ad introdurre a partire dal 2024 per quanto riguarda il budget cap la possibilità di effettuare dei controlli alle squadre con il minimo preavviso possibile, se non addirittura a sorpresa. A dichiararlo il Responsabile tecnico delle monoposto FIA Nicholas Tombazis in una recente intervista rilasciata ad Autosport.

Introdotto a partire dal 2021, il budget cap ha visto nel 2022 le prime infrazioni con Red Bull sanzionata per una violazione procedurale e con una infrazione di spesa minore (inferiore all’1%) e Aston Martin sanzionata per una violazione procedurale. Quest’anno, invece, nessuna infrazione sul budget cap 2022, con tutte le squadre perfettamente in regola. Eppure, nonostante ciò, la Federazione non è pienamente soddisfatta, in quanto allo stato attuale i vari controlli che avvengono per verificare l’effettivo rispetto del budget cap avvengono con un preavviso (e in alcuni casi anche con tempi d’attesa di circa un’ora fuori dai cancelli delle sedi) prima che gli ispettori inviati dalla Federazione possano entrare per fare le loro verifiche. Tempi a giudizio di Nicholas Tombazis assolutamente inaccettabili. Da qui, pertanto, la volontà della Federazione di arrivare a dei controlli a sorpresa ogni due-tre settimane, con gli ispettori che dovranno avere libero accesso a tutte le aree e con un tempo di preavviso minimo nell’ordine di 10-15 minuti, potendo contare sull’avvenuto ampliamento del numero degli ispettori deputati ad effettuare i controlli.

Queste, nello specifico le dichiarazioni rilasciate da Tombazis ad Autosport. “Vogliamo arrivare praticamente a zero preavviso. Non pensiamo che dovremmo semplicemente entrare dalla porta ed entrare (nella sede della squadra n.d.r), ma pensiamo che sarebbe giusto avere un processo in atto in cui possiamo semplicemente telefonare loro (alle squadre n.d.r), e qualcuno esce e va a prendere queste persone e loro possono dire: 'Voglio andare a vedere la galleria del vento o qualcosa del genere”.

Come tempi di preavviso, a detta di Tombazis sarebbero opportuni “circa 10/15 minuti, vogliamo arrivare al punto in cui è davvero abbastanza immediato. Non dobbiamo aspettare al cancello per un'altra ora o qualcosa del genere. Avevamo l'obiettivo di espanderlo [il team di ispettori di fabbrica] ormai da molto tempo, ma eravamo un po' a corto di personale. Recentemente abbiamo raggiunto il numero target di questa squadra e ora questo ci consente di visitare le squadre circa ogni due o tre settimane”.

Questo, dunque, l’obiettivo da parte della Federazione. Se ci riuscirà o meno, sarà solo il tempo a dirlo.

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