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Jannik Sinner amico della Formula 1© Getty Images for ITF

Jannik Sinner amico della Formula 1

La Formula 1 ha annunciato di aver raggiunto un accordo di collaborazione con il 22enne tennista azzurro con l’obiettivo di raggiungere un più stretto crossover tra i tifosi dei due sport

14.12.2023 ( Aggiornata il 14.12.2023 10:54 )

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Arrivare a quei ragazzi e a quelle ragazze, che al momento non hanno al centro dei propri interessi la Formula 1. Alla luce di questa mission (ribadita dal Presidente e Ceo della massima serie motoristica Stefano Domenicali in occasione della cerimonia di consegna dei Caschi d’Oro 2023 organizzata come ogni anno dalla Redazione di Autosprint e svoltasi nella serata di Martedì 12 Dicembre al Foro Italico a Roma) non deve stupire la decisione del Circus di creare una partnership con il più giovane e talentuoso tennista italiano di tutti i tempi (attuale numero 4 nella classifica ATP più aggiornata), determinante nella recente conquista della Coppa Davis: stiamo parlando di Jannik Sinner.
Il 22enne tennista originario di San Candido sarà infatti “Amico della F1”, e parteciperà ad alcuni Gp con l’obiettivo di sostenere la Formula 1 coinvolgendo i fan, andando così a creare un crossover tra le basi di fan dei due sport, che hanno attratto negli ultimi anni un pubblico più giovane e diversificato.

Intervistato dal sito della Formula 1, Sinner non ha nascosto il suo amore (non da oggi) per la massima serie motoristica. “Essendo italiano, ho la F1 nel sangue, quindi non potrei essere più entusiasta di lavorare non solo con il miglior marchio degli sport motoristici, ma con la migliore piattaforma sportiva del mondo. Sono onorato di avere questa opportunità e sono davvero entusiasta di essere un amico della F1. (…) Uno dei motivi principali per cui amo la F1, che sia guardare la F1, fare kart con i miei amici o correre al simulatore, è perché sento che ci sono molte sinergie tra il tennis e le corse. Sento che in entrambi gli sport conta solo l’1% e sono i piccoli dettagli che fanno un’enorme differenza.
Trovo molto interessante il modo in cui i team possono migliorare la vettura e il modo in cui i piloti massimizzano le loro prestazioni e le loro abilità per battere i rivali di millesimi di secondo. È affascinante il modo in cui competono e si esibiscono sotto la pressione più estrema ai massimi livelli, settimana dopo settimana”.

Nel sottolineare come lui ami le auto, gli sport motoristici e l’emozione di correre e competere, Sinner ha descritto la collaborazione con la F1 come un enorme privilegio, e ha dichiarato che non vede l’ora di dare vita a dei progetti speciali sia per il pubblico del tennis, che per il pubblico della F1 stessa, aggiungendo che “ voglio contribuire a mostrare le cose straordinarie che lo sport delle corse ha da offrire e la Formula 1 è il partner perfetto per farlo. Questa relazione è qualcosa di totalmente diverso e unico, siamo entrambi in ambienti molto competitivi e penso che ci siano molte sinergie tra i due, che questa partnership metterà in mostra".

Riunire i mondi della Formula 1 e del Tennis, potendo contare su un testimonial di valore del calibro di Jannik Sinner: questo l’obiettivo della Formula 1 secondo le dichiarazioni rilasciate sul sito ufficiale dal Presidente e Ceo della massima serie motoristica, Stefano Domenicali.
“Jannik è uno dei giovani atleti più talentuosi ed entusiasmanti del mondo in questo momento, quindi sono felice che diventerà un amico della F1. Mentre continuiamo a crescere e a coinvolgere fan nuovi e diversi, è fondamentale continuare a lavorare con persone al di fuori del nostro sport per attirare nuovo pubblico. Questa entusiasmante opportunità ci consentirà di utilizzare l’incredibile piattaforma di Jannik e di riunire i mondi della F1 e del tennis”.

Se da una parte è prestigioso per il mondo della Formula 1 poter associare il proprio nome a un grande talento del tennis italiano e mondiale del calibro di Jannik Sinner, dall’altra, però, non può non lasciare perplessi la strategia utilizzata dalla massima serie motoristica (e da Liberty Media) per individuare nuovi fan coinvolgendo dei veri e propri testimonial. È vero che il Circus sta attraversando una fase di grande espansione sopratutto in un mercato come quello degli States dove prima faceva più fatica ad emergere così come è apprezzabile l’impegno da parte di Liberty Media nel portare i più giovani ad appassionarsi alle vicende della massima serie motoristica. Detto questo, però, perché bisogna coinvolgere dei testimonial per portare i giovani ad appassionarsi al mondo della Formula 1, quando dovrebbe essere l’azione in pista, ma ancor di più il talento dei piloti nel cercare un sorpasso in una data situazione a generare il fascino della F1 nei giovani?
Il DNA che ha fatto grande negli anni la stessa Formula 1 è stata la sofisticatezza delle soluzioni presentate sulle monoposto (che con il tempo sarebbe stata utile anche per le macchine di tutti i giorni) associata al talento e all’estro dei piloti all’interno di uno sport dove alla fine vinceva chi era più forte, e chi riusciva a preparare correttamente la propria monoposto nell’arco delle tre sessioni di prove libere, per arrivare poi a qualifiche e gara il più preparato possibile. L’auspicio è che con la direzione assunta da Liberty Media non si vada a perdere la sofisticatezza tecnologica che per anni ha caratterizzato la Formula 1 a beneficio del semplice show. Utile forse per fare una foto o un selfie, ma che poi con il tempo viene meno, lasciando con un pugno di mosche in mano la massima serie motoristica, una volta che il “fenomeno di grido” è passato. Quello che gli appassionati veri e propri sperano nel tempo di non dover per nulla vedere.

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