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Pirelli e il rinnovo con la Formula 1© Pirelli

Pirelli e il rinnovo con la Formula 1

L’azienda milanese si è aggiudicata il tender battendo la pericolosa concorrenza di Bridgestone e fornirà le proprie gomme alla massima serie motoristica fino al 2027 (con opzione per il 2028)

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Una notizia che era già nell’aria da un po' di tempo, e che solo nella giornata di Martedì 10 Ottobre ha trovato la sua definitiva conferma. Con una conferenza stampa organizzata presso il quartier generale situato nel quartiere Bicocca a Milano la Pirelli ha ufficializzato il rinnovo della partnership tecnica con la Formula 1, alla quale continuerà a fornire le proprie gomme in regime di monofornitura fino al termine della stagione 2027 (con opzione per il 2028), oltre ad assicurare fino al 2027 la regolare fornitura per Formula 2 e Formula 3. Presenti alla conferenza stampa il vicepresidente esecutivo di Pirelli Marco Tronchetti Provera e il Presidente e CEO della Formula 1 Stefano Domenicali. Assente all’ultimo minuto il Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem. Un accordo, quello ufficializzato, che (comprendendo anche l’opzione per il 2028) farà sì che al termine di questo nuovo contratto Pirelli sarà stata fornitore ufficiale della Formula 1 per ben 18 anni.
Un rapporto, quello tra Pirelli e Formula 1, nato nel 2011 e andato rafforzandosi anno dopo anno, con l’azienda milanese che è sempre stata al servizio di FIA e Formula 1 fornendo alle squadre il prodotto che le veniva richiesto dai vertici della categoria (e disponibile ad apportare prontamente delle modifiche, se necessario), e che con il passare del tempo da semplice mono fornitore è diventata un vero e proprio partner di FIA e Formula 1, non esitando a soddisfare con un eccellente prodotto tutte le modifiche al regolamento tecnico che le si ponevano davanti (tra cui spicca il passaggio delle gomme slick da 13 a 18 pollici introdotto lo scorso anno, per supportare al meglio le nuove monoposto ad effetto suolo).

Mai come quest’anno, però, il tender si è rivelato assai combattuto, vista la presenza come rivale della giapponese Bridgestone, fornitrice in passato del Circus dal 1997 al 2010, e desiderosa di poter tornare in Formula 1. Se la prima fase del tender ha visto nello scorso mese di Marzo sia Pirelli che Bridgestone presentare i loro dossier tecnici alla Federazione in cui venivano presentate sia le caratteristiche delle proprie gomme che le eventuali soluzioni per poterne migliorare la sostenibilità (aspetto questo attentamente valutato, vista l’intenzione della F1 di diventare zero carbon dal 2030) ricevendo entrambi nel mese di giugno l’omologazione tecnica, decisiva è stata la discussione commerciale con Liberty Media e con Stefano Domenicali.

Se economicamente parlando le offerte presentate da Pirelli e Bridgestone potevano considerarsi piuttosto paragonabili, alla fine a prevalere è stata l’esperienza da parte di Pirelli: se Bridgestone, infatti, partendo da zero, avrebbe dovuto offrire un prototipo di gomma da 18 pollici per il solo 2025 per poi (presumibilmente) offrire un nuovo prototipo per le nuove monoposto ad effetto suolo che correranno dal Mondiale 2026 con una riduzione di diametro ipotizzata da 18 a 16 pollici (ancora da confermare), Pirelli ha il grande vantaggio di conoscere molto bene le gomme attualmente utilizzate in Formula 1, per cui nel caso non sarebbe stato un problema adattare le attuali caratteristiche delle mescole alle possibili gomme previste per il 2026. Per non parlare della grande importanza che Pirelli in questi anni ha sempre dato al tema della sostenibilità ambientale, valutando assieme a FIA e Formula 1 non solo la possibilità di eliminare le termocoperte dalle gomme da bagnato (obiettivo raggiunto quest’anno) così come sulle gomme d’asciutto (obiettivo previsto per il 2024, ma posticipato dopo aver parlato con le squadre al 2025), ma anche proponendo il format dell’Alternative Tyre Allocation, testato nei weekend del Gp d’Ungheria e del Gp d’Italia a Monza, e che potrebbe venir adottato a tempo pieno dal prossimo anno nei weekend di gara tradizionali (non comprensivi di Sprint) consentendo così un risparmio di due set a pilota (40 a livello complessivo).

Una scelta, quella di Liberty Media e di Stefano Domenicali, sulla base della continuità, quindi, che alla fine ha dunque premiato Pirelli, con il vicepresidente esecutivo della casa milanese, Marco Tronchetti Provera, che non ha mancato di sottolineare l’importanza di poter contare su uno straordinario laboratorio a cielo aperto quale è la Formula 1 per sperimentare e testare nuove soluzioni tecniche e per migliorare i processi di ricerca e di sviluppo nella produzione dei pneumatici, con le gomme Pirelli che peraltro dal 2024 saranno certificate dal FSC (Forest Stewardship Counsil), il che assicura la totale tracciabilità delle materie prime provenienti dalle foreste attraverso tutta la catena di fornitura e garantisce che le piantagioni da cui vengono ricavati i componenti naturali per i pneumatici siano gestite in modo da preservarne la diversità biologica e recare dei benefici alla vita delle comunità locali e dei lavoratori, favorendo al contempo la loro sostenibilità economica.

“Siamo molto lieti di poter prolungare la nostra presenza in Formula 1 e negli altri campionati collegati. Pirelli era presente quando prese il via la massima competizione automobilistica nel 1950 e, con questo rinnovo, sarà protagonista in quasi due decenni dell’era della Formula 1 moderna, che sta vivendo – grazie all’impulso di Liberty Media e al supporto della FIA – un periodo di crescita straordinario in termini di audience e di espansione in tutto il mondo, coinvolgendo sempre più le giovani generazioni. Innovazione e tecnologia sono nel DNA di Pirelli. La Formula 1 costituisce uno straordinario laboratorio a cielo aperto per sperimentare e testare nuove soluzioni tecniche e per migliorare i processi di ricerca e di sviluppo nella produzione dei pneumatici. Desidero inoltre ringraziare tutte le persone di Pirelli per l’impegno appassionato e la qualità del lavoro svolto in questi anni e per quanto ancora faremo insieme per proseguire questa partnership ancora a lungo. Il nostro impegno è massimo anche sotto il profilo della sostenibilità, come testimonia la certificazione FSC introdotta per le nostre gomme da F1 a partire dal prossimo anno. Poter continuare ad essere presenti in questa competizione, almeno fino al 2027, rappresenta un importante valore aggiunto per Pirelli”.

Queste, invece, le dichiarazioni diffuse tramite comunicato del Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem, il quale ha sottolineato il grande impegno dell’azienda milanese nel produrre gomme che soddisfino le esigenze estreme delle vetture di F1, e ha ringraziato la stesse Pirelli per il suo continuo sostegno allo sport automobilistico non solo in F1 ma anche in molti altri campionati e categorie ad ogni livello. "Pirelli opera da molti anni ai massimi livelli dello sport automobilistico e sono certo che continuerà a garantire innovazione ed eccellenza sulla scena mondiale. La Formula 1 rappresenta una sfida unica per i fornitori di pneumatici e Pirelli ha dimostrato un grande impegno nel produrre gomme che soddisfino le esigenze estreme di queste incredibili vetture. Vorrei ringraziare Pirelli per il suo continuo sostegno allo sport automobilistico non solo in Formula 1, ma anche in molti altri campionati e categorie ad ogni livello. Nei prossimi anni si continuerà a lavorare per fare ulteriori passi avanti sia in termini di prestazioni che di sostenibilità e Pirelli si è impegnata fortemente a perseguire entrambi gli obiettivi."

Il Presidente e CEO della Formula 1 Stefano Domenicali ha sottolineato l’importanza di un partner come Pirelli e il lavoro dell’azienza milanese a favore della sostenibilità ambientale. "Da quando è tornata in questo sport nel 2011, Pirelli è stata un prezioso partner, supportando Formula 1 attraverso tutti i cambiamenti tecnologici e i diversi regolamenti tecnici introdotti, fornendo pneumatici che consentono di mettere in scena un fantastico spettacolo in pista per i nostri appassionati. L'impegno che l’azienda ha verso la qualità e l’innovazione, nonché la sua profonda conoscenza del nostro sport, saranno fondamentali per i prossimi anni, con l’arrivo dei nuovi regolamenti nel 2026. Il lavoro di Pirelli in materia di sostenibilità, comprovato dalla certificazione FSC, garantirà inoltre il prosieguo del lavoro congiunto verso l’obiettivo condiviso Net Zero 2030".

© Pirelli Motorsport via Twitter

Raggiunto l’accordo con Pirelli per il triennio 2025-2027 (con opzione per il 2028), ora l’attenzione si sposta verso le nuove sfide che l’azienda milanese assieme a FIA e Formula 1 dovrà affrontare nell’immediato futuro, a cominciare, come già detto, dall’abolizione delle termocoperte dalle gomme da gara (sia d'asciutto che da bagnato), così come sulla possibilità di poter realizzare una nuova gomma da bagnato, alla luce del mancato utilizzo della gomma full wet nel weekend del Gp del Belgio (se non obbligato al via della Sprint della suddetta gara) per via della quantità d’acqua sollevata che impedisce ai piloti di poter avere una buona visuale, con la Federazione che porterà avanti la strada di una possibile introduzione dei paraspruzzi, e con Pirelli che contestualmente sta valutando la possibilità di produrre un’unica gomma in grado di coprire le varie intensità di pioggia, o di realizzare una gomma intermedia meno prestazionale, in modo tale da spingere i piloti in caso di pioggia estrema ad adottare le gomme full wet.

Una cosa, comunque, è certa: la triade costituita da Pirelli, FIA e Formula 1, così come nelle passate stagioni è ancora più motivata ed agguerrita nell’affrontare le prossime sfide che si presenteranno in pista (vedi anche la stesura definitiva dei regolamenti tecnici per le monoposto che correranno nella massima serie motoristica dal 2026 in poi) mettendo in primo piano lo spettacolo, la sicurezza dei piloti, e la sostenibilità ambientale. Un obiettivo importante, che con la certificazione delle gomme Pirelli dal 2024 ad opera di FSC lo sarà ancora di più.

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