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Formula 1, presentazione Gp Giappone© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Giappone

La Formula 1 approda sul circuito di Suzuka per la sedicesima prova del Mondiale 2023, con Red Bull a un passo dalla conquista del titolo costruttori

21.09.2023 ( Aggiornata il 21.09.2023 17:35 )

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Mettersi alle spalle l’opaca prestazione di Singapore. La Red Bull si presenta sul circuito di Suzuka (circuito di proprietà di Honda (attuale partner motoristico del team austriaco, che proprio domenica potrebbe aggiudicarsi il suo titolo costruttori, il secondo consecutivo, come vedremo più avanti)) con l’obiettivo di dimostrare ai team rivali e agli appassionati che le difficoltà emerse lo scorso weekend a Marina Bay non erano frutto delle conseguenze della Direttiva Tecnica 018/23 sulle ali flessibili e dell’aggiornamento della TD039/22 sul fondo (peraltro non perfettamente giudicabili sul circuito cittadino singaporiano), quanto di un errore di assetto associato a uno dei pochi limiti emersi quest’anno sulla RB19. Come emerso a gara finita, infatti, la Red Bull in gara sopratutto con Max Verstappen ha disputato un’ottima corsa riuscendo a salire dall’undicesimo posto in griglia al quinto posto finale, a meno di due decimi dal quarto posto della Ferrari di Charles Leclerc (costretto nelle ultime fasi di gara a dover rallentare non solo per il degrado gomme ma anche per un non meglio precisato problema al motore), a dimostrazione che il ritmo in gara tutto sommato c’era. Dove forse la Red Bull non ha convinto è stato in qualifica, dove al netto di un errore di assetto (riconosciuto sia da Verstappen che da Perez), la sensazione è che la RB19 non sia riuscita a mandare prontamente in temperatura le gomme, penalizzata indubbiamente anche dal layout della pista, sfavorevole alla scuderia di Milton Keynes. Cosa, invece, non avvenuta in gara, dove potendo usare la stessa gomma (dura nel primo stint, media nel finale di gara) la Red Bull è riuscita a trovare la giusta finestra di esercizio degli pneumatici. Un problema, questo, che a Suzuka non si dovrebbe per niente presentare, anche alla luce del fatto che il layout del circuito nipponico sembra fatto quasi su misura per far emergere in pieno il potenziale della RB19, che si candida quindi con Verstappen e con Perez ad essere la favorita per qualifiche e gara.

Alle spalle di Red Bull merita di essere osservata la McLaren, che a Suzuka potrebbe essere la rivale numero uno del team austriaco: l’aggiornamento del pacchetto aerodinamico introdotto sulla sola monoposto di Lando Norris sembra funzionare (anche se solo sul circuito nipponico avremo un’effettiva conferma), e in questa gara sarà a disposizione anche di Oscar Piastri (fresco di estensione contrattuale fino al termine della stagione 2026).

Quello di Suzuka sarà un esame piuttosto importante per la sopra raffigurata Ferrari (reduce dalla vittoria di Carlos Sainz a Singapore): il circuito nipponico tecnicamente parlando è una pista estremamente completa, e quindi può essere una perfetta cartina di tornasole per verificare i progressi evidenziati a Monza e a Marina Bay in vista delle ultime gare di campionato, e al contempo il comportamento della SF-23 sui curvoni medio-veloci con un set aerodinamico a carico medio-basso, come ha dichiarato il Team Principal Frederic Vasseur. Inutile dire che per quanto visto nella prima parte di campionato già conquistare il podio sarebbe l’equivalente di una vittoria (più plausibile la lotta tra il quarto e il sesto posto), con la Ferrari che si pone ora come obiettivo il secondo posto nella Classifica Costruttori, attualmente occupato dalla Mercedes, a cui la scuderia di Maranello tra Monza e Singapore ha rimontato 30 punti (portandosi dai 54 punti di distacco di Zandvoort ai 24 punti attuali). In questa situazione sarà importante vedere come si comporteranno i piloti, con Sainz che dalla ripresa di campionato a Zandvoort dopo la pausa estiva ha dimostrato di trovarsi molto più a suo agio sulla SF-23 (divenuta dopo le ultime modifiche più sottosterzante, e quindi congegnale al suo stile di guida), a differenza di Leclerc, il quale in una recente intervista ha ammesso di trovarsi meno a suo agio sulla monoposto di quest’anno, non riuscendo a gestire il sottosterzo, preferendo Charles una macchina più sovrasterzante.

Da capire, infine, quale potrà essere il rendimento a Suzuka di Mercedes (con il Team Principal Toto Wolff che non sarà presente in Giappone, dovendosi sottoporre in Austria a un intervento chirurgico al ginocchio per ripristinare il legamento crociato del ginocchio sinistro, verrà sostituito da Jerome D’Ambrosio, e con Lewis Hamilton che ha recentemente dichiarato che difficilmente la W14 mostrerà a Suzuka le buone performance ottenute a Singapore) e di Aston Martin, su una pista che sulla carta non dovrebbe essere un po' più ostica per la squadra di Lawrence Stroll, con Fernando Alonso pronto comunque a dare tutto se stesso.

Un capitolo lo merita, infine, la situazione meteo: nell’arco del weekend il cielo dovrebbe presentarsi prevalentemente nuvoloso, con la possibilità di qualche raggio di sole venerdì e sabato. Domenica il Gp dovrebbe svolgersi in condizioni di cielo sereno.

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