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F1 Singapore: Sainz in pole, Verstappen e Perez eliminati in Q2© Getty Images

F1 Singapore: Sainz in pole, Verstappen e Perez eliminati in Q2

Il pilota spagnolo della Ferrari conquista la sua quinta pole in carriera (la seconda consecutiva) a Singapore davanti alla Mercedes di George Russell e alla Rossa di Charles Leclerc. Disastro Red Bull: Verstappen undicesimo, Perez tredicesimo

16.09.2023 ( Aggiornata il 16.09.2023 23:22 )

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Red Bull: Verstappen undicesimo, Perez tredicesimo

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Un weekend fino a questo momento assolutamente da dimenticare. Se è vero che il circuito di Marina Bay sulla carta non si adattava alle caratteristiche della RB19, è altrettanto vero che in più occasioni la Red Bull era stata comunque in grado di fare la differenza sulle altre piste ad alto carico con Max Verstappen, autore della pole e vincitore sia a Monaco che a Zandvoort. Questo, però, non è successo a Singapore. Sin dalle prove libere abbiamo infatti visto una RB19 molto instabile sul retrotreno, con Verstappen che in più occasioni ha segnalato al suo ingegnere di pista Gianpiero Lambiase anche non poche difficoltà nelle scalate verso il basso con un downshift ritenuto troppo duro. La squadra ha provato nella notte a risolvere i problemi emersi nella giornata di venerdì (e denunciati puntualmente anche da Sergio Perez per quanto concerne il bilanciamento della macchina), senza però riuscirci, ma anzi peggiorando addirittura la situazione, al punto che lo stesso Verstappen nel corso della FP3 nel ribadire le sue difficoltà nelle scalate verso il basso ha segnalato anche delle difficoltà nelle scalate verso l’alto, definendo la situazione inaccettabile.
Tornata la vettura ai box al termine della FP3, la squadra ha provato nuovamente a correggere le problematiche segnalate da Verstappen e da Perez in vista delle qualifiche, senza però riuscirci, con Verstappen eliminato in Q2 con l’undicesimo tempo, e con Perez addirittura tredicesimo. Se per Verstappen l’ultima eliminazione in Q2 (escludendo problemi tecnici o sostituzione di componenti) risaliva al Gp del Canada 2019, l’ultima volta in cui entrambe le Red Bull mancavano l’accesso in Q3 risaliva al Gp di Russia 2018.
Intervistato al termine delle qualifiche da Sky, Verstappen ha dichiarato che con la squadra hanno provato a cambiare diverse cose sulla macchina cercando di migliorarla, ma i cambiamenti hanno finito per peggiorarla, rendendola inguidabile, con Max che non riusciva a frenare e a sentire la macchina perché continuava a scivolare.

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Giornata piuttosto complicata anche per Sergio Perez, in difficoltà con il bilanciamento della monoposto, che probabilmente lo ha portato nel corso del suo ultimo tentativo lanciato in Q2 a commettere un testacoda. Intervistato al termine delle qualifiche, il pilota messicano non ha esitato a definire la situazione un disastro completo, non nascondendo la propria delusione per il risultato, e confessando che le modifiche apportate alla vettura per migliorare il bilanciamento improvvisamente peggiorato in FP2 non hanno portato ad alcun miglioramento, con la macchina che (come già raccontato da Verstappen) scivolava continuamente, e l’equilibrio che cambiava di curva in curva. A giustificazione del proprio errore nell’ultimo tentativo in Q2, Checo spiega che il motore ha avuto un picco di erogazione, e che questo lo ha portato a perdere la macchina. Perez non nasconde il proprio dispiacere per questa qualifica così deludente, e che vista l’impossibilità di poter superare a Singapore, sarebbe contento se potesse riuscire a ottenere qualche punto.

Tornando a Verstappen, nel corso delle qualifiche il campione olandese è stato protagonista di ben tre potenziali impeding (in Q1 prima si era fermato in pitlane davanti al semaforo verde per prendere maggiore spazio dalle vetture che lo precedevano finendo però per rallentare le Mercedes di Russell e di Hamilton e la Ferrari di Leclerc che erano dietro di lui, e poi aveva rallentato la Williams di Logan Sargeant tra curva 17 e curva 18; in Q2 aveva rallentato l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda), puniti dalla Direzione Gara con due reprimende (nessuna conseguenza sulla posizione in griglia per la gara domenicale) e con una assoluzione.

Andando nei dettagli, Verstappen è stato assolto dall’accusa di impeding ai danni di Sargeant: come si legge dal comunicato diffuso dalla Federazione “il pilota della monoposto numero 1 ha dichiarato di essere stato circondato da molte altre auto durante la preparazione dei giri, alcune delle quali hanno scelto di sorpassarlo a sinistra e altre a destra, e quindi decise che l'opzione più sicura era guidare dritto e mantenere la traiettoria, lasciando una larghezza di un’auto alla sua destra. Ha dichiarato di aver ritenuto che qualsiasi movimento a sinistra o a destra avrebbe potuto causare una collisione con una delle auto intorno a lui. Gli Steward accettano queste dichiarazioni.
Il conducente dell'auto 2 (Sargeant n.d.r) ha dichiarato di non ritenere che la colpa fosse del conducente dell'auto 1 e che c'era spazio per passare. Stabiliamo quindi che il conducente dell'auto 1 non ha ostacolato inutilmente l'auto 2".

Più delicata, invece, la questione delle altre due investigazioni per impeding. Nel caso del rallentamento dinanzi al semaforo verde all’uscita dalla pitlane, Verstappen “ha dichiarato di aver aspettato (circa 14 secondi) per uscire dalla pit-lane per creare un divario con le auto che precedono. Il rappresentante della squadra ha spiegato che il divario da lui creato è stato annullato alla curva 5 a causa del rallentamento di altre vetture nel giro di uscita, mentre la monoposto dietro la vettura 1 (di Verstappen n.d.r) aveva aumentato il suo distacco a 12 secondi. Sebbene non ci sia stato alcun evidente vantaggio da parte del pilota nell’aver aspettato all’uscita dalla pitlane per un tempo straordinariamente lungo, la possibilità che ciò abbia un impatto negativo sugli altri conducenti giustifica una sanzione. Anche se va notato che l'auto dietro avrebbe potuto sorpassare l'auto 1 (Verstappen n.d.r), è preferibile che le vetture lascino l'uscita box in modo ordinato.
Gli steward stabiliscono che la vettura 1 ha violato l'Articolo 37.5 del Regolamento Sportivo e quindi è appropriata la sanzione di una reprimenda".

Ancora più complicata la questione relativa all’impeding su Tsunoda (che non si è presentato dai commissari). Come possiamo leggere dal documento emesso dalla Federazione, “solo poco prima che l'auto 22 (Tsunoda n.d.r) superasse l'auto 1 (Verstappen n.d.r), il conducente dell'auto 1 ha visto l'auto dietro avvicinandosi e spostandosi a sinistra, però piuttosto tardi. Il team ha ammesso che la comunicazione da parte sua era stata carente che non ha avvisato il suo pilota finché la vettura 22 non si è trovata accanto.
Gli Steward hanno riesaminato una serie di impeding e presunti impeding nell’arco della stagione corrente e coerentemente con le precedenti decisioni in relazione alla gravità delll'infrazione, comminano la sanzione di una reprimenda al conducente e di una multa alla squadra (di 5000 Euro n.d.r)."

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