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F1, Budget Cap 2022 rispettato da tutte le squadre© Getty Images

F1, Budget Cap 2022 rispettato da tutte le squadre

La FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) ha emesso una nota sul proprio sito in cui ha ufficializzato la conformità di tutte le squadre al Budget Cap 2022, pari a 141.2 milioni di dollari

06.09.2023 ( Aggiornata il 06.09.2023 12:00 )

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Nessuna irregolarità. Se lo scorso anno la verifica del Budget Cap 2021 aveva fatto emergere la mancata conformità di Red Bull (violazione procedurale e infrazione di spesa minore) e Aston Martin (violazione procedurale) con la Williams multata di 25.000 dollari pur essendo in regola con il budget cap per aver consegnato in ritardo (dopo il 31 marzo 2022) la documentazione fiscale da parte della Federazione, quest’anno lo scenario che si presenta è totalmente diverso.
Nonostante alcuni rumors diffusi nel corso dell’estate che volevano delle presunte irregolarità da parte di due-tre squadre, nelle scorse ore la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ha emesso una nota sul proprio sito nel quale ha ufficializzato la conformità di tutte le squadre partecipanti al Mondiale di Formula 1 al Budget Cap 2022, pari a 141.2 milioni di dollari, al termine di un lungo lavoro di controllo realizzato dall’apposito ente FIA che si occupa di verificare i bilanci presentati dalle squadre, denominato Cost Cap Administration.

Mai come quest’anno il lavoro della FIA Cost Cap Administration è stato piuttosto duro, perché contestualmente alla verifica dei costi delle attività F1 è stato fatto un attento controllo anche sulle attività extra F1 svolte dai vari team: il timore era infatti, che anche queste potessero rappresentare un modo per eludere il budget cap, dirottando del personale (i cui contratti non erano inseriti nel budget cap) nella progettazione ad esempio di auto stradali, biciclette o di barche a vela, andando poi a sfruttare le conoscenze extra acquisite nei progetti delle monoposto di F1, ottenendo così un maggior profitto non regolarmente dichiarato.
Da qui la decisione della Federazione in primis di emanare una Direttiva tecnica (la TD 45) che stabilisce a partire dal 1°Gennaio di quest’anno che qualunque proprietà intellettuale ricevuta da una squadra di Formula 1 debba essere indicata tra i costi inseriti nel budget cap, e al contempo di intensificare i controlli (per quanto concerne il Budget Cap 2022) sulle attività extra F1 dei singoli team, risultate alla fine conformi allo spirito del Regolamento.

Come infatti riporta la nota emessa dalla Federazione, “la revisione è stata un processo intenso e approfondito, iniziato con un'analisi dettagliata della documentazione presentata dalle squadre. Inoltre, è stato effettuato un controllo approfondito di tutte le attività non legate alla F1 intraprese dai team, che comprendevano molteplici visite in loco alle strutture dei team e attente procedure di verifica per valutare la conformità con il Regolamento finanziario. La FIA Cost Cap Administration rileva che tutti i concorrenti hanno sempre agito con uno spirito di buona fede e cooperazione durante tutto il processo."

Nell’ultima parte della sua relazione la FIA ha sottolineato di credere molto nello strumento del budget cap, al punto che gli stessi Regolamenti finanziari (essenziali per la stabilità finanziaria a lungo termine dello sport) verranno continuamente “sviluppati e perfezionati sulla base dei risultati di ogni processo di revisione sia per quanto concerne i regolamenti stessi, che sono scritti e approvati nell'ambito del processo di governance della FIA Formula 1, sia per quanto concerne il modo in cui vengono applicati e controllati”. La FIA , conclude la nota, “ha fatto e continuerà a fare investimenti significativi in questo reparto per il beneficio collettivo dello sport”.

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