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F1, Sprint Belgio: vince Verstappen, Piastri e Gasly sul podio© Getty Images

F1, Sprint Belgio: vince Verstappen, Piastri e Gasly sul podio

Il campione del mondo olandese conquista anche la gara Sprint del Gp del Belgio (iniziata in ritardo causa maltempo) davanti alla McLaren di Oscar Piastri e all’Alpine di Pierre Gasly. Ferrari quarta e quinta con Sainz e Leclerc

30.07.2023 ( Aggiornata il 30.07.2023 05:27 )

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Sprint Shootout: cosa era successo

Prima di andare ad analizzare la Sprint odierna, ricordiamo cosa era successo nel corso delle qualifiche della Sprint, svoltesi questa mattina sul circuito di Spa-Francorschamps, ed iniziate con 35 minuti di ritardo per via delle avverse condizioni meteo. Nonostante questo, però, la Direzione Gara decide di non indicare pista bagnata. Apparentemente potrebbe sembrare un formalismo o una cosa di poco conto, ma, come vedremo, questa mancata comunicazione sarà alla base di un incidente che determinerà il risultato della SQ2.

Con 35 minuti di ritardo prende, dunque, il via la SQ1, che vede le monoposto scendere in pista con gomme intermedie, in quanto dopo aver piovuto anche nella tarda mattinata, sul circuito situato tra le Ardenne comincia a fare capolino il sole. Ad ottenere il miglior tempo è Max Verstappen, con 804 millesimi su Hamilton e con 903 millesimi su Alonso, terzo, con Sainz sesto e Leclerc settimo. Eliminati in Q1 sono l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda (sedicesimo), le Alfa Romeo di Bottas (diciassettesimo) e Zhou (diciannovesimo) e le Haas di Magnussen (diciottesimo) e di Hulkenberg (ventesimo). Fin dalla SQ1 emerge la grande superiorità di Verstappen nel tratto centrale, quello più guidato, con il primo e terzo settore in cui Ferrari sembra avere leggermente qualcosa in più, così come Mercedes (nonostante Russell si qualifichi in extremis con il quindicesimo tempo). A fare la differenza nel secondo settore è però la grande efficienza aerodinamica di cui gode la RB19.

Nella SQ2 (disputata con gomme intermedie) ancora una volta è Verstappen a fare il miglior tempo (1’55”200) davanti a Hamilton (1’55”823) e a Sergio Perez (1’55”878), con le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr in quinta e settima posizione. La sessione vede una conclusione anticipata per via della decisione dell’Aston Martin di mandare in pista con gomme medie Lance Stroll, il quale nel corso del giro lanciato perde il controllo della sua monoposto, andando in barriera in curva 11. Una scelta, apparentemente inspiegabile, quella della squadra di Lawrence Stroll, in quanto la pista non era ancora pronta per le gomme slick d’asciutto, e sopratutto non era ancora adatta per una mescola media, ma che trova una sua giustificazione nel comportamento della Direzione Gara. Secondo il Regolamento della Sprint Shootout, in caso di pista asciutta i piloti sono obbligati a montare nella SQ2 dei set di gomme medie nuove. L’Aston Martin, tentando l’azzardo della gomma slick d’asciutto, si è vista quindi costretta a montare un set di gomme medie, quando la pista avrebbe richiesto un set di gomme soft. Sin dai primi metri in pista, Stroll ha capito subito che la scelta di mettere le gomme medie era sbagliata, ma purtroppo non c’era più tempo per tornare alle intermedie, motivo per il quale Stroll ha provato ugualmente a fare il giro cronometrato, andando però, come detto, a perdere la macchina in curva 11, impattando così contro la barriera.

Non solo a causa dell’incidente di Stroll la SQ2 è stata conclusa anticipatamente, ma i piloti posizionati tra l’undicesimo e il quindicesimo posto non hanno potuto di conseguenza migliorare la propria posizione in griglia. Ne consegue, pertanto, che al termine della SQ2 gli eliminati sono l’AlphaTauri di Daniel Ricciardo (undicesimo), le Williams di Albon e Sargeant (12° e 13°), e infine le Aston Martin di Stroll e di Alonso (14° e 15°).

La SQ3 (affrontata dai piloti con gomme soft, essendosi nel frattempo asciugata completamente la pista) vedrà Max Verstappen ottenere il miglior tempo (1’49”056) con 11 millesimi di vantaggio sulla McLaren di Oscar Piastri (autore di una buonissima performance nel secondo settore, seppur inferiore a quella di Verstappen), e con 25 millesimi di vantaggio sulla Ferrari di Carlos Sainz Jr, terzo (autore di un ottimo giro, se consideriamo che Verstappen e Piastri hanno ottenuto la propria prestazione dopo il giro di Sainz), con il campione olandese che sfrutta probabilmente il fatto di essere sceso in pista per ultimo, avendo così una pista leggermente migliore rispetto agli avversari, risultando piuttosto pregevole nel secondo settore (quello più guidato), e senza poter utilizzare il DRS nel primo e nel terzo settore, evidenziando una volta di più l’eccellente efficienza aerodinamica di cui gode la RB19.
In quarta posizione troviamo la seconda Ferrari con Charles Leclerc: il pilota monegasco avrebbe potuto ottenere il miglior tempo, ma una sbavatura in curva 9 gli ha fatto perdere quei quattro decimi che probabilmente gli sarebbero valsi la pole position.
Prestazioni positive per Lando Norris (quinto) nonostante la sua McLaren sia alle spalle di quella di Piastri, così come per le Alpine di Pierre Gasly (sesto) ed Esteban Ocon (nono).

Prestazione deludente per Sergio Perez (ottavo), anche se il pilota messicano all’altezza della Bus Stop ha trovato ben cinque monoposto che si stavano lanciando per il loro giro veloce riuscendo comunque a fare slalom tra di esse.

Pasticcio in casa Mercedes, con George Russell (decimo) che ha impedito a Lewis Hamilton (qualificatosi ottavo) di migliorare il proprio crono tra La Source e il rettilineo del Kemmel, con l’eptacampione del mondo che in quel frangente con una mano ha protestato (comprensibilmente) nei confronti del compagno di squadra.

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