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Formula 1, presentazione Gp Monaco© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Monaco

La Formula 1 approda sulle stradine di Montecarlo per il Gp di Monaco, sesta prova del Mondiale 2023

26.05.2023 ( Aggiornata il 26.05.2023 14:21 )

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Un’occasione speciale, forse unica. Aston Martin, Ferrari e Mercedes si presentano al Gp di Monaco (sesta prova del Mondiale 2023 di Formula 1, che apre di fatto la stagione europea del Circus dopo la cancellazione la scorsa settimana del Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna a Imola a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia) con la possibilità di poter mettere fine alla lunga serie di vittorie della Red Bull, iniziata nella seconda metà della passata stagione e interrotta solamente lo scorso anno a Interlagos dall’affermazione della Mercedes di Goerge Russell.
Quest’anno, al momento non c’è stata assolutamente storia: se in qualifica la RB19 non sempre è apparsa irresistibile, in gara ha finito praticamente con l’evidenziare una netta superiorità nei confronti delle altre squadre aggiudicandosi di fatto tutte e cinque le gare finora disputate: tre (Bahrain, Australia e Miami) con Max Verstappen, e due (Arabia Saudita e Azerbaijan) con Sergio Perez.
L’auspicio di Aston Martin, Ferrari e Mercedes è che su una pista dove la qualifica è a dir poco basilare come Montecarlo (vista poi l’impossibilità a superare in gara) Red Bull possa andare un pò in difficoltà, e ognuna di queste squadre è pronta per lottare per la vittoria sfoderando quelle che al momento sono le proprie armi migliori.

Osservando l’andamento delle prime gare, chi tra gli inseguitori sembrerebbe essere la candidata a lottare per una possibile vittoria contro Red Bull sembra essere Aston Martin, sia per la conformità del circuito di Monaco (caratterizzato da curve lente), sia perché l’AMR23 fino a questo momento si è sempre ben comportata sulle curve a bassa velocità, con Alonso capace di ottimizzare in queste situazioni il rendimento della sua già egregia monoposto.

Anche la Ferrari potrebbe essere della partita, potendo contare su un Carlos Sainz Jr che nelle ultime due edizioni del Gp di Monaco è andato regolarmente sul podio (secondo posto sia nel 2021 che nel 2022), ma sopratutto su un Charles Leclerc capace di esaltarsi come pochi sul giro secco quando la macchina gliene offre la possibilità (non è un caso che nelle ultime due edizioni del Gp abbia regolarmente conquistato la pole position), e al contempo desideroso di sfatare il tabù che lo vede soffrire non poco nella sua gara di casa.
Se è vero che lo scorso anno a Montecarlo Charles pagò il primo di una serie di errori strategici che avrebbe caratterizzato la stagione della Rossa chiudendo al quarto posto una gara che avrebbe potuto vincere, è altrettanto vero, però, che il 2022 è stato il primo anno in cui Leclerc ha visto a Monaco la bandiera a scacchi, dopo essersi dovuto ritirare nel 2018 al debutto in Formula 1 al volante dell’Alfa Romeo (collisione con la Toro Rosso di Hartley nel corso del 70° dei 78 giri in programma), così come nel 2019 (ritiro per via del fondo troppo danneggiato dopo il contatto con la Renault di Hulkenberg) e nel 2021 (senza neanche partire, per via di un problema al semiasse sinistro rimediato nelle fasi finali delle qualifiche, ed emerso nel corso del giro di schieramento in griglia) al volante della Ferrari.

A differenza di Aston Martin e Ferrari che porteranno buona parte degli aggiornamenti nella gara in programma il prossimo fine settimana (2-4 Giugno) a Barcellona, Mercedes ha deciso di far debuttare la versione B della propria monoposto già a Monaco dopo l’annullamento della gara di Imola (dove sulla carta avrebbe dovuto debuttare la versione riveduta e corretta della W14): se la bontà delle novità aerodinamiche potrà essere valutata seriamente la prossima settimana a Barcellona, la meccanica della nuova sospensione anteriore nonché il nuovo telaio potrebbero diventare dei preziosi alleati per Lewis Hamilton e per George Russell, desiderosi di riportare la Mercedes al livello che le compete.

In tutto questo sarebbe però un grave errore non considerare tra i favoriti anche Red Bull: certo, forse l’assenza di curve medio-veloci così come l’importanza della qualifica al posto del passo gara potrebbero svantaggiare la scuderia austriaca, ma è altrettanto vero che Red Bull può tranquillamente giocare per questa gara su due preziosissime punte, potendo contare su un Max Verstappen seriamente intenzionato di bissare la vittoria ottenuta a Monaco nel 2021, ma anche su un Sergio Perez capace di fare la differenza sui circuiti cittadini, come dimostrano le vittorie in carriera ottenute finora a Baku (2021 e 2023, assieme alla Sprint), Monaco (2022), Singapore (2022) e Arabia Saudita (2023).
Ecco, quindi, perché la gara di Montecarlo mai come in questa situazione potrebbe riservare non poche sorprese, con ben sette piloti (Verstappen e Perez per Red Bull, Leclerc e Sainz per Ferrari, Alonso per Aston Martin, Hamilton e Russell per Mercedes) in lotta per la vittoria. Colpi di scena permettendo.

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