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F1 Città del Messico: vittoria con record per Verstappen© Getty Images

F1 Città del Messico: vittoria con record per Verstappen

Il campione olandese conquista il Gp di Città del Messico davanti a Lewis Hamilton e a Sergio Perez diventando il primo pilota nella storia della F1 ad aver ottenuto 14 vittorie in una stagione. Ferrari opaca con Sainz quinto e Leclerc sesto.

31.10.2022 ( Aggiornata il 31.10.2022 15:08 )

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Red Bull: la vittoria di Verstappen e il terzo posto di Perez

Un dominio netto, senza che nessuno riuscisse a sostenere il suo ritmo. Così possiamo sintetizzare in poche parole il Gp di Città del Messico di Max Verstappen, autentico mattatore in pista sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez. Nonostante nelle ore antecedenti la partenza in casa Mercedes venisse auspicata la possibilità di superare il campione olandese della Red Bull in curva 1 approfittando del lungo rettilineo di 948 metri che separa la linea di partenza da curva 1 e la conseguente scia giocoforza presente, Verstappen ha sempre avuto fiducia nella sua monoposto dichiarando che la partenza dalla pole non era assolutamente svantaggiosa per affrontare curva 1, in quanto era perfettamente convinto che la velocità di punta garantita dalla RB18 sarebbe stata buona per difendersi dagli eventuali attacchi di Russell o di Hamilton, motivo per il quale la cosa più importante sarebbe stata restare in vantaggio alla prima curva, e poi avere un buon ritmo di gara.

In poche parole quello che è veramente successo al via del Gp, che ha visto Verstappen (su gomme soft) partire molto bene trovando subito la testa della corsa spingersi a destra verso la Mercedes di Russell (su gomme medie, ipotizzando un repentino degrado delle gomme soft), togliendo così ogni possibile scia ad Hamilton (anch’egli su gomme medie).
Russell ha provato a stare in scia a Verstappen per tentare un sorpasso affiancandosi sul finire del rettilineo in prossimità della prima curva senza però riuscire a impensierire Max. Hamilton, capace di sfruttare la scia di Verstappen una volta che Russell si era affiancato al campione olandese, se nell’approcciare curva 1 era rimasto dietro al giovane compagno di squadra, in curva 2 è stato in grado di affiancarlo prima e di superarlo poi, con Perez (su gomme soft come il compagno di squadra Verstappen) che ne ha prontamente approfittato per superare Russell e guadagnare la terza posizione.

Da quel momento in poi la gara ha preso un’unica strada che ha visto Verstappen nei panni del vincitore: se nei primi giri la Mercedes auspicava che Verstappen potesse perdere prestazione ipotizzando un degrado repentino della gomma soft a differenza delle medie montate come già detto dal duo Hamilton-Russell, la realtà è stata parzialmente differente. Vero, tra il quinto e l’ottavo giro c’è stato un momento in cui la gomma soft aveva dato la sensazione di accusare un decadimento delle prestazioni, subito prontamente superato, dando così modo a Verstappen di allungare su Hamilton guadagnando solamente pochissimi decimi alla volta, arrivando nel corso del nono giro al vantaggio di 1.5 secondi, salito poi a 2 secondi nel corso del 16°giro, e a 2.2 secondi nel corso della 21°tornata. Nel corso del 23°giro i primi segni di graining sulla gomma del due volte campione del mondo olandese, il quale nel corso del 25°giro effettua la sua prima e unica sosta montando gomme medie, una volta segnalato che la sua anteriore sinistra era morta.
Tornato in pista con gomme medie in terza posizione, Verstappen sale in seconda posizione nel corso del 30°giro, quando Hamilton si ferma ai box per montare una gomma dura (anche qui ipotizzando l’impossibilità della gomma media di arrivare a fine gara. Ipotesi che si rivelerà con il senno di poi perfettamente sbagliata), salvo poi tornare al comando nel corso del 35° giro, quando anche Russell torna ai box Mercedes per montare un set di gomme dure come Hamilton.

La gara vede di nuovo a questo punto Verstappen in testa con 7”397 di vantaggio su Hamilton, il quale però con gomma dura difficilmente sembra reggere il passo gara di Verstappen su gomme medie, al punto che in pochi giri (dal 37°al 44°giri) il campione olandese allunga il proprio vantaggio passato da otto a dieci secondi, con Verstappen che, forte dell’ottimo rendimento delle gomme medie, andrà a vincere la gara con 15”196 di vantaggio sul campione inglese della Mercedes.

Una gara, il Gp di Città del Messico, che ha visto dunque Verstappen (grazie all’ottimo comportamento della gomma media e al fatto che la sua RB18 sia molto gentile con qualsiasi mescola montata) sfatare di fatto le previsioni e la strategia Mercedes, secondo cui la Red Bull avrebbe avuto bisogno di due soste, una volta passata da gomme soft a gomme medie. 
I fatti invece ci hanno mostrato una Red Bull capace di trovare con estrema semplicità la corretta finestra termica di esercizio delle gomme Pirelli, e sopratutto di consumarle non eccessivamente. Vedasi le gomme soft usate nel primo stint di gara fino al 25°giro: se Verstappen sosteneva al termine dello stint che l’anteriore sinistra era morta, una volta passato alle gomme medie dal muretto Red Bull è stato segnalato nel corso del 36°giro che le gomme soft non avevano fatto registrare eccessivo degrado al momento del pit stop, motivo per il quale teoricamente pur cominciando progressivamente a perdere prestazione avrebbe potuto allungare di qualche giro ancora il suo primo stint, andando di conseguenza oltre il 25°giro.

Per un Verstappen che conquista la 14°vittoria stagionale a Città del Messico, c’è un Sergio Perez che, come lo scorso anno, conquista un preziosissimo terzo posto nella sua gara di casa, che gli consente di tornare al secondo posto della Classifica Piloti con cinque punti di vantaggio sul ferrarista Charles Leclerc. Perez avrebbe voluto entrare nella storia della Formula 1 come il primo pilota messicano in grado di vincere la gara di casa, ma purtroppo nel suo caso si è rivelato decisivo il problema accusato in qualifica con il DRS, che non gli ha consentito di andare oltre il quarto posto. In gara Checo non si è risparmiato conquistando subito nel primo giro il terzo posto, e poi andando a caccia di Hamilton approfittando della mescola più morbida, senza però riuscirci.
Nel corso delle consuete interviste post gara Perez ha dichiarato di aver dato il massimo, e in partenza di aver spinto tantissimo, ma purtroppo il fatto di essere uscito leggermente fuori gli tolto la possibilità di superare Lewis, e anche quando nel corso della gara ha provato ad avvicinarsi a lui era difficile emulare il suo passo.

Al termine della gara, peraltro, Perez è stato protagonista di un bellissimo gesto: quando i tifosi messicani hanno fischiato Lewis Hamilton, reo di aver impedito al pilota messicano di conquistare il secondo gradino del podio, Checo rivolgendosi verso la tribuna ha scosso il dito indice in segno di disapprovazione verso il comportamento poco sportivo dei suoi tifosi.

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