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Sainz e la prima pole Ferrari a Austin© Ferrari via Twitter

Sainz e la prima pole Ferrari a Austin

Il pilota spagnolo regala alla Rossa la prima pole sul Circuit Of The Americas precedendo il compagno di squadra Leclerc (partirà 12° per la sostituzione del motore endotermico e del turbocompressore) e la Red Bull di Max Verstappen

23.10.2022 ( Aggiornata il 23.10.2022 13:04 )

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Ferrari: il giro perfetto di Sainz e la qualifica di Leclerc

© Scuderia Ferrari via Twitter

Un giro a dir poco perfetto. Così Carlos Sainz Jr (sopra raffigurato) è riuscito a conquistare la terza pole position stagionale (dopo quella conquistata a Silverstone con le proprie forze, e quella ottenuta a Spa-Francorschamps per via della penalità occorsa alla Red Bull di Max Verstappen (cambio power unit)) consentendo così alla Ferrari di conquistare alla sua decima apparizione sul Circuit Of The Americas la prima pole position sul circuito di Austin (dopo sei pole Mercedes e tre Red Bull) e al contempo di eguagliare il record di 12 pole position stagionali conseguite dalla Rossa nel 2004 (otto con al volante Michael Schumacher, e quattro con Rubens Barrichello), grazie alle nove pole fin qui conseguite nell’arco della stagione con Charles Leclerc e alle tre del pilota spagnolo.
Andando ad analizzare nella fattispecie il giro che ha determinato la pole position di Carlos Sainz Jr (1’34”356), la prima cosa che colpisce è senza ombra di dubbio la pulizia di guida, ma anche la ricerca ai limiti della perfezione delle giuste traiettorie da seguire, a dimostrazione di una F1-75 che sul circuito di Austin almeno sul giro secco è sembrata supportare in pieno lo stile di guida del pilota spagnolo, grazie a un retrotreno molto ben bilanciato.

Andando nei dettagli, nel giro che è valso la pole position a sorpresa Sainz nel primo settore è stato in grado di fare la differenza nello snake, risultando in vantaggio nei confronti di Verstappen in fatto di velocità di punta su un tratto di pista dove per via della maggiore guidabilità richiesta dalla successione di curve veloci sarebbe dovuta essere la Red Bull la monoposto con maggiore velocità di punta. Se il secondo settore vede Verstappen fare la differenza nel secondo settore sul lungo rettilineo di 1.1 Km per via della maggiore efficienza aerodinamica di cui gode la Red Bull a DRS aperto (con una differenza di 6 Km/h, con Max a 327 Km/h contro i 321 del pilota spagnolo della Ferrari), è nel terzo settore che Sainz ha letteralmente fatto la differenza, facendosi preferire rispetto al pilota olandese per l’ottima trazione evidenziata dalla F1-75, che gli consentito di guadagnare 3 Km/h in uscita di curva 12 e 15, e addirittura ben 8 Km/h tra curva 19 e curva 20, quasi come se con il suo stile di guida Carlos fosse riuscito a gestire meglio la gomma rispetto a Verstappen, potendola così sfruttare negli ultimi metri della pista in tutto il suo potenziale.

© Scuderia Ferrari via Twitter

Se sul giro secco Sainz è stato a dir poco perfetto come dicevamo, resta da capire ora quale sarà il comportamento della Rossa sul passo gara, aspetto su cui la Red Bull si è fatta preferire nell’arco della stagione, riuscendo molto più facilmente della Ferrari a trovare la corretta temperatura di esercizio delle gomme. La scuderia di Maranello auspica che gli aggiornamenti introdotti a Suzuka possano consentire dei miglioramenti in tal senso, ma sarà solo la pista a indicare quale sarà stato l’effettivo passo in avanti rispetto alle ultime gare. Non è un caso, quindi, che al termine delle qualifiche Sainz, pur dimostrando la massima soddisfazione per la pole conseguita (anche alla luce delle forti folate di vento che hanno caratterizzato la sessione) ai microfoni di Danica Patrick non abbia mancato di rilevare che in ottica gara la Red Bull sia la favorita, pur cercando la Ferrari di fare tutto il possibile per provare a vincere la gara e a battere la scuderia di Milton Keynes.

©Scuderia Ferrari via Twitter

Chiamato a una gara di rimonta è ancora una volta Charles Leclerc, qualificatosi secondo. Il pilota monegasco ancora una volta ha dimostrato il suo valore sul giro secco, superando di pochi millesimi la Red Bull di Max Verstappen, ma indubbiamente non poteva aspettarsi il giro perfetto del compagno di squadra che, lo costringerà a partire in griglia dalla dodicesima posizione, per via della sostituzione sia del motore endotermico che del turbocompressore (entrambi alla sesta unità).
Detto questo, sarà fondamentale per Charles fare una buona partenza per provare a guadagnare il maggior numero di posizioni possibili (in tal senso c’è a suo favore il precedente del 2015 di Sebastian Vettel che, retrocesso in tredicesima posizione per via della sostituzione della power unit, riuscì al via della gara a risalire subito al settimo posto, e a salire sul podio con la sua Ferrari grazie al terzo posto finale) in ottica sopratutto del secondo posto nel Mondiale piloti (che lo vede staccato di un punto da Sergio Perez) a patto però di non commettere errori, e pronto a cogliere la sua opportunità qualora si dovesse presentare.

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