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Verstappen e il secondo titolo mondiale© Getty Images

Verstappen e il secondo titolo mondiale

Il pilota olandese domina il Gp del Giappone e alla luce dei 5 secondi di penalità inflitti nel post gara a Charles Leclerc (che retrocede al terzo posto a beneficio di Sergio Perez, secondo) si laurea per la seconda volta campione del mondo a quattro gare dal termine

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Verstappen: dalla vittoria nel Gp del Giappone alla conquista del secondo titolo mondiale

Una vittoria netta, che ribadisce una volta di più la sua grande superiorità sul bagnato. Max Verstappen conquista con pieno merito il Gp del Giappone al termine di una gara che ha visto il netto dominio del pilota olandese, capace di fare la differenza con le gomme intermedie, supportato da una Red Bull RB18 perfettamente a suo agio sul circuito di Suzuka.

Se in occasione del via il pilota olandese nonostante uno scatto migliore di Leclerc riesce a superare brillantemente il pilota monegasco tra curva 1 e curva 2 riacquisendo prontamente la testa della gara, è una volta ripresa la gara (dopo l’interruzione di due ore a causa del maltempo) che Verstappen ha fatto la differenza, gestendo molto oculatamente le gomme intermedie, e arrivando in fondo alla minigara con 27”066 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Sergio Perez, terzo sul traguardo alle spalle di Charles Leclerc, e poi promosso in seconda posizione alla luce della penalità inflitta al pilota monegasco che tra poco affronteremo.


Proprio la suddetta penalità associata alla decisione della Federazione di assegnare punteggio pieno (nonostante siano stati effettuati solamente 29 dei 53 giri in programma) hanno consentito a Verstappen di conquistare in Giappone in casa della Honda (prezioso partner Red Bull nella realizzazione delle power unit, dopo la decisione del motorista nipponico di ritirarsi al termine della scorsa stagione) il suo secondo titolo mondiale.

Per quanto dimostrato nell’arco della stagione e a maggior ragione in questa gara, il titolo mondiale è assolutamente meritato da parte del pilota olandese, che ha dimostrato quest’anno una maggiore maturità, ma anche la capacità di cogliere il massimo risultato dalla propria monoposto.

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