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Formula 1, presentazione Gp Messico© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Messico

La Formula 1 sbarca in Messico per la 18° prova del Mondiale 2019.

24.10.2019 ( Aggiornata il 24.10.2019 22:19 )

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Il primo matchpoint della stagione. La Formula 1 sbarca a Città del Messico sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez per la 18° prova del Mondiale 2019 (e in particolare per l'ultimo back to back della stagione, che vedrà il Circus approdare la prossima settimana negli States subito dopo la presente gara) con Lewis Hamilton che, forte dei suoi 64 punti di vantaggio sul compagno di squadra Valtteri Bottas, questo fine settimana ha tra le mani la prima seria occasione per potersi laureare per la sesta volta Campione Del Mondo. Per riuscirci dovrà vincere il Gp ed ottenere il punto supplementare per il giro più veloce auspicando che Bottas arrivi al massimo quarto, o nel caso di vittoria senza aver fatto il giro più veloce auspicare al massimo il quinto posto del compagno di squadra finlandese.
Altre combinazioni favorevoli possono essere il secondo posto con Bottas al massimo ottavo, il terzo posto con giro più veloce con Bottas al massimo nono, o infine il terzo posto senza giro veloce, con Bottas al massimo decimo. Nel caso in cui nessuna di queste combinazioni dovesse avverarsi, la conquista matematica del titolo da parte di Hamilton slitterebbe alla prossima gara in programma Domenica 3 Novembre sul circuito americano di Austin. Ipotesi, questa, ritenuta piuttosto probabile non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dallo stesso Hamilton per via delle difficoltà che la sua Mercedes potrebbe patire sui lunghi rettilinei che caratterizzano questa pista, associate al fatto che si corre in altura, con la conseguenza (come vedremo più avanti) di minore aria per il raffreddamento della power unit. Elementi, questi, che al pari dello scorso anno spingono giocoforza i favori del pronostico lontani dal team campione del mondo.

Più volte in passato il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez ha assegnato il titolo iridato: la prima volta è successo nel 1964, quando a conquistare l'iride fu John Surtees a bordo della sua Ferrari. In seguito si sono laureati Campioni Del Mondo nel 1967 Danny Hulme (Brabham), nel 1968 Graham Hill (Lotus), e infine per ben due volte proprio Lewis Hamilton: nel 2017 bastò il nono posto al termine di una gara di rimonta causata da un contatto in curva 3 avvenuto durante il primo giro con la Ferrari di Sebastian Vettel, mentre lo scorso anno il campione inglese della Mercedes si classificò quarto al termine di una gara dominata dalla Red Bull di Max Verstappen, rischiando nel finale addirittura il doppiaggio.

Se quindi nel 2018 a ben impressionare in Messico fu la Red Bull motorizzata Renault, bisogna vedere quest'anno se il passaggio alla power unit Honda potrà nuovamente mettere la scuderia di Milton Keynes nelle condizioni di poter lottare per la vittoria.
Chi sicuramente sarà della partita è la Ferrari, che in particolare sul lunghissimo rettilineo di 948 metri che costituisce la prima parte del circuito può esprimere tutta la sua velocità sul dritto (che ha spinto nei giorni scorsi gli avversari a scrivere alla FIA chiedendo dei chiarimenti sul motore della scuderia di Maranello, considerato assolutamente regolare dalla Federazione stessa). Non è un caso che lo stesso Team Principal della Rossa, Mattia Binotto, auspichi per questa gara pole e vittoria, con Sebastian Vettel apparso piuttosto prudente, per paura che l'assetto da alto carico aerodinamico (con efficienza minima per via dell'aria rarefatta legata all'altitudine) richiesto su questa pista possa finire con il penalizzare la sua SF90 sui tratti più lenti.

ALBO D'ORO.

Quella in programma domenica sarà la 19° edizione del Gp del Messico valida per il Mondiale di Formula 1. Nelle 18 edizioni finora disputate (1963-1970, 1986-1992, 2015-oggi) si è sempre corso sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez.
Andando ad osservare l'albo d'oro di questa gara, il pilota ad aver ottenuto il maggior numero di pole position (4) è Jim Clark, seguito da Ayrton Senna (3) e Nigel Mansell (2). Per quanto riguarda piloti attualmente impegnati nel Mondiale di Formula 1, troviamo tutti con una pole ciascuno Lewis Hamilton, Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo.
Per quanto riguarda i piloti plurivittoriosi, in testa con due vittorie ciascuno troviamo Jim Clark (1963 e 1967 con Lotus), Nigel Mansell (1987 e 1992 con Williams), Alain Prost (1988 con McLaren-Honda e 1990 con Ferrari) e Max Verstappen (2017 e 2018 con Red Bull motorizzata Renault). Per quanto riguarda piloti attualmente impegnati nel Mondiale di Formula 1, dopo Verstappen troviamo con una sola vittoria Lewis Hamilton (2016 con Mercedes).

ASSETTO MONOPOSTO E GOMME PIRELLI.

Il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez (sede della 18° prova del Mondiale 2019 di Formula 1) si trova ad un'altitudine di 2300 metri sul livello del mare, e proprio l'elevata altitudine rappresenta se vogliamo un problema non indifferente per le attuali power unit per via della minore capacità di raffreddamento legata all'aria meno densa, motivo per il quale le squadre in vista di questo appuntamento sono solite utilizzare la carrozzeria con il maggior numero di aperture in modo tale da poter far arrivare la maggior quantità di aria possibile al motore, per evitare dei possibili problemi di affidabilità.
Un altro componente che rischia di soffrire non poco a causa del minor raffreddamento è rappresentato dai freni, in particolare quelli posteriori. In questo caso una delle possibili soluzioni è quella di aprire delle feritoie nei cestelli dei freni, in modo da far fuoriuscire l'aria calda dagli stessi.
L'altitudine rappresenta anche il motivo per cui le squadre negli ultimi anni hanno scelto per il circuito messicano un assetto con alto carico aerodinamico simil Montecarlo, con il quale è comunque possibile raggiungere sul rettilineo che dal via porta alla prima curva delle velocità altissime paragonabili a quelle di Monza.

Andando ad osservare la pista (riadattata nel 2015 da Hermann Tilke in occasione del ritorno in calendario della Formula 1), merita particolare attenzione la partenza. Contrariamente alla buona parte dei circuiti presenti in calendario, non c'è subito dopo pochi metri la prima curva. Al via, infatti, le monoposto percorrono un rettilineo di 948 metri solo al termine del quale si trova la prima curva. Decisivo diventa così lo scatto con cui riesci ad arrivare più rapidamente degli altri da 0 a 340 Km/h in quel tratto di pista.

Altro punto della pista estremamente affascinante sono le curve 13-14-15 che portano i piloti nello Stadio del Baseball, con il circuito che all'altezza della curva 15 passa addirittura nel mezzo delle tribune dando un colpo d'occhio assolutamente unico e spettacolare, prima di affrontare la Peraltada, compresa tra curva 16 e curva 17 da affrontare in piena velocità, che nel precedente layout del circuito si presentava come una sorta di sopraelevata che veniva affrontata nella sua interezza, a differenza di oggi, dove, per motivi di sicurezza, viene affrontata solo l'ultima parte.
Tre (e non due come gli scorsi anni) le zone in cui potrà essere usato il DRS: alle due originarie comprese tra curva 17 e curva 1 sul lungo rettilineo principale, e tra curva 3 e curva 4 sfruttando il secondo rettifilo, è stata aggiunta una terza zona DRS tra curva 11 e curva 12 poco prima di entrare nello Stadio.

Per quanto riguarda, infine, le gomme, Pirelli ha portato (vedi Preview) delle gomme leggermente più dure rispetto a quelle dello scorso anno, optando per le mescole C2, C3 e C4.

Quasi simili le scelte adottate da Mercedes e Ferrari. Se Bottas ha optato per 7 set di gomme morbide C4, 4 set di gomme medie C3, e 2 set di gomme dure C2, Hamilton, Vettel e Leclerc hanno optato ciascuno per 7 set di gomme morbide C4, 5 set di gomme medie C3, e 1 set di gomme dure C2.
Scelta aggressiva, infine, per la Red Bull che sceglie sia per Verstappen che per Albon di puntare su 9 set di gomme morbide C4, 3 set di gomme medie C3, e 1 set di gomme dure C2.

COPERTURA TELEVISIVA SU SKY E TV8.

Il Gp del Messico verrà trasmesso in esclusiva pay sui canali Sky, e con una leggera differita in chiaro su TV8.
Andando nello specifico, FP1 (Venerdì 25 Ottobre alle 17), FP2 (Venerdì 25 Ottobre alle 21), FP3 (Sabato 26 Ottobre alle 17) e le Qualifiche (Sabato 26 Ottobre alle 20) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky .per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).
La gara (Domenica 27 Ottobre alle 20) verrà trasmessa in diretta pay sia su SKY SPORT F1 HD, sia su SKY SPORT 486 (canale 486 del digitale terrestre).
Il Gp verrà inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) con qualifiche e gara che verranno trasmesse rispettivamente Sabato 26 Ottobre alle 21:15 e Domenica 27 Ottobre alle 21:30.

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