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Formula 1, presentazione Gp Giappone© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Giappone

La Formula 1 sbarca sul circuito di Suzuka per la 17° prova del Mondiale 2019.

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Un nuovo, decisivo banco di prova. La Ferrari sbarca sul circuito di Suzuka (sede del Gp di Giappone in programma questo fine settimana) con la consapevolezza di dover dimostrare una volta per tutte che la strada presa è davvero quella giusta. Se le piste di Marina Bay e di Sochi hanno dato la sensazione che il pacchetto tecnico introdotto a Singapore abbia definitivamente risolto i problemi di carico aerodinamico accusati per buona parte della stagione dalla SF90, non c'è dubbio che la pista di Suzuka potrà una volta per tutte dare una risposta definitiva, in quanto al circuito di proprietà della Honda viene da sempre riconosciuta la dote di far emergere in maniera inequivocabile grazie al suo layout la bontà o meno dell'efficienza aerodinamica della monoposto.
A Vettel e a Leclerc spetta quindi il difficile compito di riportare la Rossa alla vittoria in terra nipponica dopo 15 anni: l'ultimo pilota della Ferrari a vincere a Suzuka fu infatti nel 2004 Michael Schumacher davanti al fratello Ralf (su Williams-BMW) e a Jenson Button (su BAR-Honda).

Non sarà però una sfida facile. Nonostante la fortunosa doppietta di Sochi, è innegabile che sul fronte delle prestazioni velocistiche la Mercedes abbia fatto un passo indietro rispetto alla Ferrari una volta ripreso il Mondiale in Belgio dopo la pausa estiva, e così a Suzuka è atteso un nuovo pacchetto aerodinamico per il team campione del mondo (costituito da un nuovo telaio alleggerito per il solo Hamilton, e da dei deviatori di flusso di nuova concezione costituiti da una griglia di ben 5 elementi, il cui scopo è quello di migliorare il flusso d'aria destinato ai radiatori permettendo così un miglior raffreddamento della power unit per entrambi i piloti), che dall'inizio dell'era turbo-ibrida avvenuta nel 2014 ha sempre vinto in terra nipponica conquistando 4 vittorie con Lewis Hamilton (2014,2015,2017 e 2018) e una con Nico Rosberg nel 2016.

Proprio la Mercedes domenica in Giappone potrebbe conquistare il suo sesto Titolo Costruttori consecutivo: per riuscirci deve sperare o in una doppietta di Hamilton e di Bottas, o in caso di Hamilton e Bottas 1° e 3° in una delle due Ferrari classificata dalla sesta posizione in giù senza punto extra per il giro più veloce, o nel caso di Hamilton e Bottas 1° e 4° deve sperare che le due Ferrari si classifichino al meglio terza e sesta. Ogni altra combinazione diversa da quelle sopra esposte rinvierebbe salvo colpi di scena la conquista del titolo Costruttori nella prossima gara in Messico, dove Hamilton per la terza volta consecutiva potrebbe aggiudicarsi il titolo Piloti.

Altro aspetto da non sottovalutare è quello legato al meteo: dopo i precedenti del ciclone Ma-On (con le qualifiche rinviate dal sabato pomeriggio alla domenica mattina) nel 2004, del violento acquazzone del 2010 (con qualifiche anche in questo caso posticipate alla domenica mattina),del ciclone Phantome nel 2014 (con l'incidente costato la vita a Jules Bianchi, incastratosi con la sua Marussia motorizzata Ferrari nel corso del 44° Giro sotto al trattore che doveva recuperare la Sauber motorizzata Ferrari di Adrian Sutil, uscita fuori pista a causa della forte pioggia all'altezza della Curva Dunlop), e del tifone Kong-Rey che ha condizionato l'ultima fase delle qualifiche dello scorso anno (con la Ferrari che sbagliò la scelta delle gomme mandando in pista entrambi i piloti con gomma intermedia quando la pista si era già asciugata, e con Raikkonen che prima di una nuova più intensa precipitazione che cominciò a cadere negli ultimissimi minuti riuscì a risalire in quarta posizione con Vettel solo nono), anche questo fine settimana è prevista una nuova ondata di maltempo con il tifone di categoria 5 Hagibis che nella giornata di sabato dovrebbe colpire Tokyo (a circa 300 Km ad est del circuito). C'è molta preoccupazione non solo per le piogge (preannunciate copiose) ma anche e sopratutto per le forti folate di vento previste intorno ai 250 Km/h, che tra l'altro hanno portato anche al rinvio delle gare del Mondiale di Rugby tra Inghilterra e Francia, e tra Italia e Nuova Zelanda. FIA e FOM ovviamente monitoreranno la situazione assieme agli organizzatori della gara nipponica, ma, nel caso in cui venissero confermate le condizioni sopra previste, viene dato quasi per certo il rinvio delle qualifiche alla domenica mattina.

GP GIAPPONE: L'ALBO D'ORO.

Con quella in programma domenica saranno 35 le edizioni del Gp del Giappone valide per il Mondiale di Formula 1. Due i circuiti che hanno ospitato fino ad oggi questa gara: quello del Fuji (1976-1977; 2007-2008), e quello di Suzuka (1987-2006; 2009-oggi). In più occasioni in Giappone è stato assegnato il titolo iridato per via della collocazione della gara, posta più volte in passato sul finire del campionato. Se nel 1976 la lotta per il titolo iridato tra James Hunt (McLaren-Ford) e Niki Lauda (Ferrari) ha visto il suo atto finale al Fuji con la conquista del titolo da parte del pilota inglese (la gara venne invece vinta dalla Lotus-Ford di Mario Andretti) gli altri precedenti che hanno visto l'assegnazione del titolo mondiale in Giappone si sono svolti a Suzuka. A cominciare dal 1987 quando a conquistare il Titolo Piloti è Nelson Piquet (Williams-Honda) con due gare di anticipo in seguito ai postumi del violento incidente occorso nelle libere al compagno di squadra Nigel Mansell (contusioni alla spina dorsale). Nel 1989 è il francese Alain Prost (McLaren-Honda) a conquistare il titolo nonostante il contatto all'altezza della Triangle Chicane con il suo compagno di squadra Ayrton Senna, che a sua volta conquisterà il titolo iridato in Giappone nel 1990 (dopo aver speronato la Ferrari di Prost alla prima curva, mettendo così fuorigioco entrambe le monoposto) e nel 1991 (arrivando secondo dietro al compagno di squadra Berger approfittando dell'errore commesso da Mansell). Il titolo è stato poi assegnato a Suzuka nel 1996 a Damon Hill (Williams-Renault) approfittando di un problema alla ruota posteriore destra che porta il compagno di squadra, Jacques Villeneuve, a ritirarsi, nel 1998 e nel 1999 a Mika Hakkinen che nell'ultima gara di campionato batte i ferraristi Michael Schumacher ed Eddie Irvine, nel 2000 e nel 2003 a Michael Schumacher (Ferrari), e infine nel 2011 a Sebastian Vettel (Red Bull-Renault), il quale nonostante la vittoria della gara ad opera della McLaren-Mercedes di Jenson Button può festeggiare il suo secondo titolo piloti in carriera, bissando così quello vinto un anno prima ad Abu Dhabi.

Passando all'albo d'oro vero e proprio, il pilota ad aver ottenuto il maggior numero di pole position è Micheal Schumacher (8), seguito dal duo Vettel-Hamilton entrambi con 4 pole, e dal duo Senna-Nico Rosberg, entrambi con 3 pole.
Per quanto riguarda i piloti plurivittoriosi, anche in questo caso Michael Schumacher è in testa con 6 vittorie (1 con la Benetton (1995) e 5 con la Ferrari (1997, 2000, 2001, 2002 e 2004), seguito da Lewis Hamilton con 5 vittorie (1 al Fuji nel 2007 con la McLaren-Mercedes, e 4 a Suzuka con la Mercedes nel 2014, 2015, 2017 e 2018) e da Sebastian Vettel con 4 vittorie (tutte in Red Bull nel 2009, 2010, 2012 e 2013).

ASSETTO MONOPOSTO E GOMME PIRELLI.

Il circuito di Suzuka è l'unico tra i circuiti di Formula 1 ad avere una conformazione a 8, ed è molto amato per le sue caratteristiche da parte dei piloti. Per quanto riguarda l'assetto, è consigliabile l'uso di un carico aerodinamico medio, al fine di poter avere un buon compromesso tra i rettilinei (di media lunghezza) e le parti più guidate, con curve ad alta velocità e tornanti.

Per quanto riguarda le gomme, Pirelli ha portato in Giappone (come possiamo vedere dalla Preview) i compound più duri a disposizione, e quindi le mescole C1, C2, e C3. Una scelta, quella Pirelli, volta anche a garantire la possibilità ai piloti di poter spingere al massimo anche in vista di una possibile (e probabile) strategia a una sosta.

Osservando le scelte effettuate dai top team, da registrare quella leggermente più conservativa effettuata dalla Mercedes che ha optato sia con Hamilton che con Bottas per 8 set di gomme morbide C3, 4 set di gomme medie C2, e 1 set di gomme dure C1 ciascuno.
Scelta speculare per Ferrari e Red Bull: Vettel, Leclerc, Verstappen ed Albon potranno contare ciascuno su 9 set di gomme morbide C3, 3 set di gomme medie C2 e 1 set di gomme dure C1.

COPERTURA TELEVISIVA SU SKY E TV8.

Per quanto riguarda, infine, la trasmissione televisiva del Gp (salvo cambi di programmazione legati all'arrivo del tifone Hagibis), prove libere (Venerdì 11 Ottobre alle 3 e alle 7 FP1 e FP2; Sabato 12 Ottobre alle 5 la FP3), qualifiche (Sabato 12 Ottobre dalle 8 alle 9) e gara (Domenica 13 Ottobre alle 7:10) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky .per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).
Il Gp verrà inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) con qualifiche e gara che verranno trasmesse rispettivamente sabato e domenica con inizio a partire dalle 15 (prequalifiche e pregara a partire dalle 14).

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