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F1 Monza: la vittoria di Leclerc e il duello con le Mercedes© Getty Images

F1 Monza: la vittoria di Leclerc e il duello con le Mercedes

Charles Leclerc bissa la vittoria ottenuta una settimana fa in Belgio conquistando anche il Gp d'Italia (mettendo fine a un digiuno che per la Ferrari durava da nove anni) al termine di un continuo corpo a corpo con le Mercedes di Valtteri Bottas e di Lewis Hamilton, autore del giro più veloce.

08.09.2019 ( Aggiornata il 08.09.2019 22:53 )

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Un'ulteriore prova di maturità. Charles Leclerc mette fine al digiuno di vittorie Ferrari a Monza (l'ultima era infatti datata 2010 con Fernando Alonso sul gradino più alto del podio) conquistando il Gp d'Italia una settimana dopo la sua prima vittoria in carriera conseguita in Belgio al termine di una gara intensa ed appassionante che lo ha visto duellare con le Mercedes di Lewis Hamilton prima e di Valtteri Bottas poi.

Da una parte una Rossa imprendibile sui rettilinei per via dell'assetto molto scarico e con il retrotreno così instabile come piace a Charles, dall'altra una Mercedes fortissima nell'ingresso in curva per via del maggior carico aerodinamico, ma che al momento di usare il DRS una volta che il gap è sotto al secondo,non riesce concretamente a superare la Ferrari SF90.

Questa la chiave della gara, che Leclerc ha saputo interpretare al meglio, pur soffrendo nei confronti di Hamilton, in un duello fortemente voluto dal cinque volte campione del mondo inglese e che il giovane pilota monegasco ha vinto affrontandolo senza alcun timore reverenziale (ricevendo anche una bandiera bianco-nera)
Una sfida tra il presente e il futuro della Formula 1, quella tra Hamilton e Leclerc, dopo quella già andata in scena tra le Ardenne una settimana fa e che qui a Monza si è giocata senza esclusione di colpi: da una parte la maggior esperienza e al contempo un set di gomme medie a favore di Hamilton, dall'altra il talento di Leclerc associato alla mescola più dura montata sulla SF90 al momento della sosta. Una mescola, la dura, che, montata su alcune monoposto nella giornata di venerdì con pista più fredda non aveva dato delle buone indicazioni nel long run, ma che oggi sulla SF90 di Leclerc è risultata essere decisiva nella vittoria del giovane monegasco, facendo segnare dei tempi quasi paragonabili alla più morbida mescola media, ma avendo al contempo il vantaggio di assicurare la durata fino a fine gara. Cosa, questa, che non sarebbe successa se Leclerc avesse montato come le due Mercedes la gomma media. E pensare che nel tentativo di ingannare la Ferrari, la Mercedes aveva anche fatto una finta mandando fuori i propri meccanici con un set di gomme dure presumibilmente per Bottas. Vero, la Ferrari non c'è cascata, chiamando Leclerc ai box solo al momento opportuno, ma paradossalmente, visto anche l'ottimo ritmo avuto con le medie, se per assurdo con il senno di poi Bottas avesse realmente fatto quel pit stop anticipato, sicuramente a parità di mescola con Leclerc il pilota finlandese avrebbe avuto ancora più possibilità di lottare con il pilota monegasco della Ferrari, e forse di vincere la gara.

Una vittoria (la seconda in carriera in Formula 1 e peraltro consecutiva), quella ottenuta oggi a Monza, che consente a Leclerc di emulare quanto già fatto nel passato da Alberto Ascari, Peter Collins, Bruce McLaren, Rene Arnoux, Nigel Mansell, Damon Hill, Mika Hakkinen e Lewis Hamilton, e che in parte è stata sicuramente favorita anche dal pubblico presente, che non ha mancato in alcun frangente di far sentire a Charles la propria vicinanza. Insomma, il proprio calore. Aspetti, forse questi meno sofisticati in una Formula 1 così tecnologica come quella attuale, ma decisivi in un circuito storico e pieno di fascino come quello di Monza.

Una festa, quella della Ferrari e di Charles Leclerc per la seconda vittoria consecutiva, a cui purtroppo non prende parte Sebastian Vettel, autore di una gara piuttosto deludente. Già al via, infatti, il quattro volte campione del mondo viene superato dalla Renault di Hulkenberg, che Sebastian a sua volta supera subito al termine dal primo giro.

Da qui inizia una fase di rimonta del campione di Heppenheim nei confronti della Mercedes di Bottas, che si conclude però nel corso del settimo giro, con un testacoda di Vettel, il quale perde il controllo della sua monoposto all'altezza della Variante Ascari, e, una volta tornato in pista, manda in testacoda la Racing Point di Lance Stroll, il quale a sua volta manda sulla ghiaia la Toro Rosso di Pierre Gasly. Gara rovinata per il pilota tedesco, il quale verrà sanzionato con uno Stop & Go di dieci secondi per essere rientrato con scarsa sicurezza in pista provocando il testacoda di Stroll (penalizzato a sua volta con un Drive through per aver mandato fuori pista Gasly) chiudendo solo 14°.
Troppo poco per un quattro volte campione del mondo, che a Monza in casa della Ferrari ambiva sicuramente a ben altri risultati, ma che dimostra al contempo il difficile stato d'animo che al momento sta attraversando Sebastian, deluso per la mancata scia che ieri in qualifica sperava di avere dal suo compagno di squadra, che gara dopo gara sta sempre più conquistando consensi non solo tra il pubblico ma anche all'interno della stessa Ferrari. Una situazione che sicuramente il superamento in classifica piloti da parte di Leclerc (arrivato a soli tre punti da Verstappen) non agevola.

Tra i protagonisti di giornata spiccano le due Renault, le quali, pur arrivando notevolmente staccate sul traguardo da Leclerc, portano a casa un quarto e un quinto posto con Ricciardo e Hulkenberg che in Classifica Costruttori valgono moltissimo, a maggior ragione per via della battuta d'arresto della McLaren che si classifica decima con il solo Norris, e con Sainz costretto al ritiro per un grave errore dei suoi meccanici, che al momento della sosta non gli fissano correttamente la gomma anteriore destra. Prevedibile una multa di 5000 Euro di unsafe release per il team di Woking.

Scorrendo la classifica, da rilevare la gara apparentemente sotto tono della Red Bull, che, su un circuito sulla carta a lei ostico, conquista la sesta posizione con Alexander Albon (penalizzato dalla Direzione Gara con uno Stop & Go di 5 secondi per aver tagliato la Variante Della Roggia), e l'ottava posizione con Max Verstappen (partito dalla 19° posizione in griglia per aver montato la quarta power unit stagionale, ed autore di una gara condizionata in parte da un contatto occorso nelle retrovie, che lo ha costretto al termine del primo giro a rientrare ai box per cambiare l'ala anteriore, e in parte dal malfunzionamento della sua power unit che in alcuni frangenti sopratutto nella prima fase di gara perdeva potenza).

Gara in chiaro scuro, infine per l'Alfa Romeo con Giovinazzi che nella gara di casa conquista un preziosissimo nono posto (riportando così un pilota italiano a punti a Monza dopo che l'ultima volta era successo nel 2006 con Fisichella quarto e Trulli settimo), e con Raikkonen che taglia il traguardo in quindicesima posizione al termine di una gara condizionata dalla penalità inflitta al pilota finlandese (10 secondi di Stop & Go), sulla cui monoposto (partita dalla pitlane per la sostituzione della power unit) non sono state montate le gomme usate in Q3, essendosi Kimi qualificato in decima posizione.

In Classifica Piloti Hamilton è in testa con 284 punti, seguito da Bottas a quota 221, con Verstappen terzo con 185 punti, tallonato da Leclerc, a quota 182, e con Vettel quinto con 169 punti. Più staccato è Gasly, sesto con 65 punti, seguito da Sainz (58), Ricciardo e Albon (entrambi con 34 punti) e Kvyat (33).

In Classifica Costruttori la Mercedes è in testa con 505 punti, seguita dalla Ferrari con 351 punti. Terza è la Red Bull con 266 punti, seguita da McLaren (83), Renault (65), Toro Rosso (51), Racing Point (46), Alfa Romeo (34), Haas (26) e Williams (1).

Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 22 Settembre con il Gp di Singapore con diretta pomeridiana su SKY e differita in chiaro su TV8.

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