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Formula 1: presentazione Gp Spagna© LAPRESSE

Formula 1: presentazione Gp Spagna

La Formula 1 scende in pista a Barcellona per il Gp di Spagna, quinta prova del Mondiale 2019.

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Ridurre il gap dalla Mercedes, possibilmente con una vittoria. Dopo le prime quattro gare del Mondiale conclusesi con altrettante doppiette Mercedes, la Ferrari è chiamata a dare un segnale importante questo weekend sul circuito del Montmelò a Barcellona, in occasione del Gp di Spagna, quinta prova del Mondiale 2019. Un circuito, quello catalano, che tutte le squadre conoscono piuttosto bene perchè è qui che si svolgono anche i test precampionato nella seconda metà del mese di Febbraio, per via delle sue caratteristiche tecniche che lo rendono un ottimo banco di prova per i team: una monoposto che ben si comporta su questa pista, salvo casi eccezionali, ben si comporta anche sulle altre piste del Mondiale.

Un Gran Premio, quello di Spagna, giunto alla sua 49° edizione. Cinque i circuiti che hanno ospitato questa gara: Pedralbes (nel 1951 e nel 1954), Montjuich (nel 1969, 1971, 1973, 1975), Jarama (nel 1968, 1970, 1972, 1974, dal 1976 al 1979, nel 1981), Jerez de la Frontera (dal 1986 al 1990), e infine il Montmelò (dal 1991 ad oggi).
Scorrendo l'albo d'oro, il pilota ad aver vinto più edizioni del Gp di Spagna è Michael Schumacher (6), seguito a 3 vittorie da Jackie Stewart, Nigel Mansell, Alain Prost, Mika Hakkinen e Lewis Hamilton. Limitandoci ai piloti attualmente iscritti al Mondiale di Formula 1, dopo Hamilton seguono Kimi Raikkonen con due edizioni vinte e con una Sebastian Vettel e Max Verstappen, che vinse proprio al Montmelò il suo primo Gp in carriera il 15 Maggio 2016, diventando non solo il primo pilota olandese ad aver vinto un Gp di Formula 1, ma anche il pilota più giovane ad aver vinto una gara in virtù dei suoi 18 anni e 228 giorni.

Scorrendo la storia del Gp di Spagna, non possiamo non ricordare l'edizione 1981 della corsa, disputata sul circuito di Jarama, che vide l'ultima vittoria in Formula 1 di Gilles Villeneuve che a bordo della sua Ferrari 126CK vinse la gara davanti a un trenino costituito dalla Ligier-Matra di Jacques Laffite a circa due decimi , dalla McLaren-Ford di John Watson a quasi sei decimi, dalla Williams-Ford di Carlos Reutemann a circa un secondo, e dalla Lotus-Ford di Elio De Angelis a circa 1”2.


Emozionante anche l'edizione 1996, che vide al Montmelò la prima vittoria con la Ferrari di Michael Schumacher, che, sotto un autentico diluvio, riuscì a superare prima la Benetton-Renault guidata da Jean Alesi, e poi la Williams-Renault di Jacques Villeneuve, andandosi così a involare verso una vittoria netta, confermando una volta di più le sue straordinarie doti di guida sul bagnato.

Tornando alla stretta attualità, nelle ultime sei edizioni (dal 2013 ad oggi) la pole position è stata ad appannaggio della Mercedes con due pole conquistate nel 2013 e nel 2015 da Nico Rosberg, mentre nel 2014, e dal 2016 al 2018 a partire davanti a tutti è stato Lewis Hamilton. L'ultima vittoria Ferrari risale al 2013 con Fernando Alonso; eccettuata la già citata vittoria Red Bull con Verstappen nel 2016, nei bienni 2014-2015 e 2017-2018 a vincere è sempre stata la Mercedes.

FERRARI: NUOVE ALI E NUOVA POWER UNIT IN SPAGNA.

Vincere la prima gara dell'anno su una pista tradizionalmente amica della Mercedes. La Ferrari sa molto bene che da qui in avanti non potrà più commettere errori, e così dopo il primo pacchetto aerodinamico portato la scorsa gara a Baku, sono attese diverse novità anche questo fine settimane a Barcellona. A cominciare da un nuova ala anteriore, e una nuova ala posteriore più cariche, in modo anche da cercare il miglior set up possibile su una pista che richiede già di partenza molto carico aerodinamico per sfruttare al meglio le curve da media ed alta velocità presenti lungo il tracciato. Proprio la mancanza di carico aerodinamico sul retrotreno (e di conseguenza la difficoltà nel mandare in temperatura le gomme non riuscendo ad individuare la corretta finestra di esercizio) è stato il principale problema che ha afflitto nelle prime gare la Rossa, e così ecco che nella giornata odierna si è intravvisto nei box Ferrari al Montmelò un nuovo cofano motore che presenta una pinna leggermente più corta, la cui funzione aerodinamica sarebbe proprio quella di ridurre la resistenza all'avanzamento da parte della SF90, al fine di migliorare l'efficienza aerodinamica dell'ala posteriore.


Rispetto infine ai programmi originari della scuderia di Maranello debutterà in Spagna la seconda power unit stagionale, che potrà contare, come ha spiegato nei giorni scorsi il Team Principal Ferrari Mattia Binotto, su un olio messo a punto dalla Shell che potrà assicurare delle prestazioni migliori.

UNA BANDIERA SPECIALE PER RICORDARE SENNA E RATZENBERGER.

Una bandiera mezza brasiliana e mezza austriaca. Gli organizzatori del Gp di Spagna (e con essi tutto il mondo della Formula 1) non dimenticano Roland Ratzenberger ed Ayrton Senna a 25 anni dalla loro scomparsa, avvenuta rispettivamente il 30 Aprile e il 1° Maggio 1994 sul circuito di Imola, e lo fanno con una iniziativa intitolata #TheTributeThatNeverHappened, il tributo che mai avvenne.

Un'iniziativa che nasce da quello che doveva essere un omaggio di Ayton Senna nei confronti di Ratzenberger: il pilota brasiliano aveva infatti messo all'interno dell'abitacolo della sua Williams quel 1° maggio di venticinque anni fa una bandiera austriaca da portare con se sul podio o comunque a fine gara per rendere omaggio al pilota della Simtek, venuto a mancare il giorno prima. Come sappiamo bene, purtroppo, non ci sarebbe stato nessun omaggio, in quanto Senna avrebbe perso la vita in seguito al terribile incidente occorsogli alla curva del Tamburello dopo pochi giri.

Memori di questo episodio, gli organizzatori della gara spagnola hanno così deciso di realizzare questa bandiera metà austriaca e metà brasiliana che sarà presente a mezz'asta sia all'ingresso del circuito (oltre a una scultura dedicata a Senna realizzata da Paul Oz in cui si vede il pilota seduto al volante della sua monoposto) sia sugli spalti e che il pubblico potrà sventolare nel giro d'onore per rendere omaggio ai due piloti scomparsi 25 anni fa.

GOMME PIRELLI IN SPAGNA.

Da sempre il circuito del Montmelo presenta un asfalto piuttosto abrasivo nonostante le recenti riasfaltature, motivo per il quale la Pirelli ha portato in Spagna i compound più duri a disposizione per la stagione 2019, rappresentati dalle mescole C1, C2 e C3.

Come possiamo vedere, differente è stata la scelta fatta dai top team. In casa Mercedes sono state diversificate le scelte tra i suoi due piloti, con Hamilton che ha optato per 8 set di gomme morbide C3, 3 set di gomme medie C2 e 2 set di gomme dure C1, mentre Bottas invece ha scelto 8 set di gomme morbide C3, 4 set di gomme medie C2, e 1 set di gomme dure C1.
Ancora più aggressiva la scelta fatta dalla Ferrari, con Vettel che ha optato per 9 set di gomme morbide C3, 3 set di gomme medie C2 e 1 set di gomme dure C1, mentre Leclerc nel confermare i 9 set di gomme morbide C3 ha preferito puntare su 2 set di gomme medie C2 e 2 set di gomme dure C1.
Più conservativa, infine, la scelta di Red Bull, con Verstappen e Gasly che potranno contare ciascuno su 7 set di gomme morbide C3, 4 set di gomme medie C2, e 2 set di gomme dure C1.

COPERTURA TELEVISIVA SU SKY E TV8.

Per quanto riguarda, infine, la trasmissione televisiva del Gp, prove libere (Venerdì 10 Maggio alle 11 e alle 15 FP1 e FP2; Sabato 11 Maggio alle 12 la FP3), qualifiche (Sabato 11 Maggio dalle 15 alle 16) e gara (Domenica 12 Maggio alle 15:10) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky .per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).


Il Gp verrà inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) con qualifiche e gara che verranno trasmesse rispettivamente sabato e domenica con inizio a partire dalle 18 (prequalifiche e pregara a partire dalle 17).

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