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La Ferrari e un simulatore per quattro© LAPRESSE

La Ferrari e un simulatore per quattro

Saranno quattro i piloti che si alterneranno nel corso della stagione al simulatore della scuderia di Maranello: ai piloti Ferrari Fuoco e Rigon si aggiungono anche l'ex pilota Mercedes Wehrlein e l'ex pilota Toro Rosso Hartley.

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Un poker di assi per un solo, unico obiettivo: riportare il titolo iridato a Maranello. L'Ad Louis Camilleri, intervistato nei giorni scorsi, aveva fatto chiaramente intendere come la Ferrari non avrebbe esitato a mettere in campo più risorse pur di mettere fine al quinquennio di trionfi iridati targato Mercedes, e così ecco arrivare in queste ore la notizia che la Ferrari potrà schierare addirittura ben quattro piloti al simulatore, i quali si alterneranno nel corso della stagione. Uno spiegamento di forze indubbiamente massiccio, ma giustificato dal fatto che non potendo raccogliere dati in pista al Mugello o sulla pista di Fiorano come avveniva nell'era Schumacher, diventa basilare il lavoro fatto al simulatore, e in alcuni casi può risultare a dir poco decisivo. Un esempio su tutti, l'importantissimo contributo che dette Antonio Giovinazzi al simulatore nel weekend del Gp d'Ungheria del 2017, grazie al quale le Rosse di Vettel e di Raikkonen dopo una giornata di prove libere al di sotto delle aspettative grazie alle prove comparative svolte dal 25enne pilota di Martina Franca (atteso titolare al fianco di Raikkonen in Alfa Romeo Racing) riuscirono a conquistare in qualifica l'intera prima fila, e poi a conquistare in gara una preziosissima doppietta.

Come detto, dunque, saranno quattro i piloti che si alterneranno nel corso della stagione al simulatore Ferrari: Pascal Wehrlein, Brendon Hartley, Antonio Fuoco e Davide Rigon. Così il Team Principal del Cavallino, Mattia Binotto, nel comunicato diffuso in queste ore ha commentato la scelta di affidare lo sviluppo della monoposto al simulatore ai suddetti quattro piloti.
“Abbiamo aggiunto al nostro team quattro piloti dalle indubbie qualità, dotati di una spiccata sensibilità e di una grande conoscenza di macchine e di piste. Queste sono proprio le doti che occorrono nel delicato ruolo di collaudatore al simulatore, uno strumento fondamentale nella Formula 1 moderna”.

Se la presenza del 22enne Antonio Fuoco e del 32enne Davide Rigon vista l'appartenenza in passato del primo al progetto della Ferrari Driver Academy, e l'ottima conoscenza del simulatore Ferrari (che guida dal 2014) per il secondo si poteva alquanto prevedere al pari dell'ingaggio di Wehrlein, ha destato invece una profonda sorpresa l'approdo in Ferrari del 29enne pilota neozelandese ex Toro Rosso Brendon Hartley.

Se è vero che Hartley ha disputato una stagione piuttosto deludente con lo junior team della Red Bull con sede a Faenza mostrando solamente nelle ultime gare dei segnali di crescita che purtroppo non gli hanno garantito una riconferma, dall'altra è anche vero che il neozelandese avendo guidato una monoposto di Formula 1 fino alla passata stagione può sicuramente dare un buon contributo al simulatore fornendo fin da subito un report preciso della situazione. Inoltre non bisogna dimenticare che Hartley, al quale vengono riconosciute anche delle buone doti di collaudatore, al di fuori dalla Formula 1 ha vinto nel 2015 e nel 2017 due titoli mondiali nel Campionato Mondiale Endurance della FIA nella categoria WEC, oltre a vincere sempre nel 2017 la 24 Ore di Le Mans, per cui alla lunga potrebbe tornare utile alla Rossa anche in altre categorie oltre alla Formula 1.

Importante, infine, anche il contributo che sarà in grado di dare l'ex pilota Mercedes Pascal Wehrlein, attualmente impegnato con la Mahindra in Formula E. Se è vero che l'ex campione DTM 2015 non ha disputato il Mondiale di Formula 1 nella passata stagione, dall'altra avendo utilizzato molto spesso lo scorso anno il simulatore Mercedes, ecco che il 24enne pilota originario di Sigmaringen può sicuramente essere in grado di fornire delle ottime indicazioni al fine di migliorare ulteriormente il simulatore della Rossa, vista l'esperienza acquisita in merito negli anni precedenti.

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