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Ferrari, Mercedes e il duello per il titolo Costruttori© Getty Images

Ferrari, Mercedes e il duello per il titolo Costruttori

La Ferrari nonostante i 55 punti di distacco dalla Mercedes sbarca in Brasile con l'obiettivo di puntare al Mondiale Costruttori forte di una ritrovata unità di squadra.

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Un gruppo unito e compatto. Così la Ferrari si presenta in Brasile per la penultima gara del Mondiale 2018 di Formula 1 con l'obiettivo complicato ma non impossibile di vincere il Mondiale Costruttori. Se è vero che recuperare 55 punti di distacco in due gare dalla Mercedes si prospetta come un compito assolutamente complesso, è altrettanto vero che in Formula 1 non bisogna mai dare nulla di scontato, sopratutto poi se il team di Maranello dopo alcune settimane piuttosto delicate può finalmente tornare a contare su una forte e ritrovata unità di squadra. Un mese è passato dalle forti critiche che il Team Principal del Cavallino, Maurizio Arrivabene, espresse alla squadra subito dopo la qualifica del Giappone, che vide le due SF71-H sbagliare nettamente la scelta delle gomme in Q3, qualificandosi poi al quarto posto con Raikkonen e al nono con Vettel, e la squadra è riuscita a ripartire più forte e motivata che mai. Se in quel frangente si sussurrava di divisioni e addirittura di fratture tra lo stesso Arrivabene e il Dt Mattia Binotto, ora questo clima così negativo e pesante è scomparso, con i due uomini forti della scuderia di Maranello decisamente agguerriti nell'affrontare il finale di campionato, e pensare fin da ora alla stagione 2019. Non solo: proprio nello scorso weekend in occasione delle Finali Mondiali Ferrari a Monza, Maurizio Arrivabene non ha esitato ad etichettare come fake news le notizie di una possibile partenza di Binotto a fine anno in direzione Mercedes o Renault, sostenendo come la squadra tecnica per la prossima stagione resterà sostanzialmente la stessa, salvo eventuali rinforzi.

Una ritrovata unità di squadra, quella Ferrari, probabilmente legata alla vittoria di Raikkonen ad Austin, ma che ha visto anche nell'ottima gara di Vettel in Messico (dopo alcune gare piuttosto deludenti per via di diversi contatti in fase di sorpasso che avevano finito con il condizionare le prestazioni del pilota di Heppenheim) un importante punto di ripartenza. Proprio in merito alla ripresa di Vettel, Arrivabene ha sostenuto come il pilota tedesco abbia accusato molto dentro di se quanto accaduto nel Gp d'Italia (contatto con Hamilton nel corso del primo giro alla Variante della Roggia, testacoda e ripartenza dalla coda del gruppo fino alla quarta posizione finale), in quanto ci teneva veramente con tutto il cuore a regalare ai tifosi della Rossa una grande soddisfazione nella gara di casa, e ha faticato non poco a digerire l'esito di quel weekend. Se poi a questo aggiungiamo le difficoltà tecniche accusate nelle gare successive (Singapore, Russia e libere del Giappone), si capisce come nella ripresa di Vettel sia stato fondamentale l'appoggio della squadra, che lo ha aiutato non poco a maggior ragione dopo Austin a superare il momento difficile in cui si era imbattuto.

Anche a livello tecnico, come dicevamo, la Ferrari aveva accusato tra Singapore e Giappone un momento difficile con alcune soluzioni che, come avevamo spiegato più volte nelle scorse settimane, purtroppo non avevano funzionato. Fondamentale è stato nel corso della terza sessione di libere in Giappone tornare al pacchetto aerodinamico di Silverstone per quanto riguarda il retrotreno della SF71-H per ritrovare il perduto carico aerodinamico, e il perfetto bilanciamento atto a trovare la giusta finestra termica per consentire alle gomme di poter entrare correttamente in temperatura, andando così a garantire quel grip necessario richiesto dalle attuali monoposto per ottenere le migliori performance in pista.

Non c'è dubbio che recuperare 55 punti in due gare alla Mercedes sarà un obiettivo molto duro da raggiungere, ma è altrettanto vero che in Ferrari nessuno proverà a lasciare nulla d'intentato con l'obiettivo di provare a vincere quel titolo Costruttori fortemente amato ed apprezzato da Enzo Ferrari, il quale era solito preferirlo al più celebre titolo Piloti.

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