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F1, Bottas e la seconda pole consecutiva in Austria© LAPRESSE

F1, Bottas e la seconda pole consecutiva in Austria

Prima fila Mercedes domani al via del Gp d'Austria: Valtteri Bottas bissa la pole 2017, seguito da Lewis Hamilton. Vettel penalizzato di tre posizioni (partirà sesto) per aver rallentato Sainz nel suo giro lanciato

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Un grande feeling con il circuito del Red Bull Ring. Valtteri Bottas conferma una volta di più di trovarsi a suo agio sul circuito di proprietà della scuderia di Milton Keynes andando a conquistare a bordo della sua Mercedes W09 la pole position del Gp d'Austria (la prima stagionale per il finlandese) con 19 millesimi di vantaggio sulla monoposto gemella di Lewis Hamilton, e rifilando oltre 3 decimi alla Ferrari di Sebastian Vettel (inizialmente terzo, retrocesso poi, come vedremo, in sesta posizione), e un buon mezzo secondo all'altra Rossa guidata da Kimi Raikkonen.

Se la FP3 aveva fatto illuso i tifosi della Ferrari (e di Vettel) grazie al miglior tempo conseguito dal campione di Heppenheim, le qualifiche dimostrano una volta di più la ritrovata competitività di entrambe le Mercedes, frutto sia della specifica di motore 2.1 introdotta lo scorso weekend in Francia, sia del cospicuo pacchetto aerodinamico introdotto durante le libere di ieri (fiancate più rastremate ed aderenti al corpo vettura, con prese d'aria più ridotte simili a quelle introdotte lo scorso anno dalla Ferrari sulla SF70-H; nuovo deviatore di flusso sulle fiancate su cui sono stati montati gli specchietti; nuove bandelle sull'ala posteriore).
Se a questo poi aggiungiamo l'ottimo feeling da sempre registrato da Bottas con il circuito (terzo posto nella stagione di esordio con Williams nel 2014; pole e vittoria lo scorso anno), allora non stupisce il risultato conseguito oggi dal pilota finlandese, ulteriormente rafforzato dal fatto che dal 2014 ad oggi in piena era turbo-ibrida a conquistare la pole è sempre stata una power unit Mercedes. Se eccettuiamo inoltre il 2014, quando a conquistare pole e prima fila fu la Williams con Felipe Massa davanti allo stesso Bottas, dall'anno successivo ad oggi è sempre stato il team tedesco campione del mondo a partire regolarmente davanti a tutti: nel biennio 2015-2016 fu Hamilton, negli ultimi due anni invece è stato proprio Bottas.

La Ferrari conferma quanto già visto nel corso delle libere di ieri: una monoposto estremamente competitiva sul circuito del Red Bull Ring, ma che soffre non poco di sottosterzo nelle ultime due curve. Elemento, questo, che su un circuito piuttosto breve e quindi non soggetto a distacchi troppo elevati, va quindi a fare la differenza sopratutto nell'ultimo settore, dove la Mercedes è sembrata decisamente più stabile. Un problema, questo, che il carico di carburante maschererà nelle prime fasi di gara ma che, con serbatoio scarico sul finire della corsa (e quindi in condizioni simili a quelle delle qualifiche odierne) dovrebbe tornare a farsi sentire.
A favore della Rossa la scelta di schierarsi al via con gomme Ultrasoft (rispetto alle Supersoft utilizzate in Q2 da Mercedes e Red Bull) potendo contare su un miglior scatto al via, ma (e questo è il rovescio della medaglia) un maggior decadimento della mescola.
Uno scenario, questo, su cui potrà contare Kimi Raikkonen con l'obiettivo di superare al via almeno una delle due Mercedes, ma non Sebastian Vettel: il campione tedesco, pur essendosi qualificato terzo partirà sesto in seguito alla penalizzazione di tre posizioni in griglia infertagli dai commissari per aver rallentato la Renault di Sainz nel suo giro lanciato.
Un errore, questo, causato dalla distrazione non solo del pilota di Heppenheim, ma anche e sopratutto del muretto della Rossa che non ci voleva assolutamente dopo quanto accaduto domenica scorsa al via del Gp di Francia, e che rappresenta un vero e proprio regalo per la Mercedes a dir poco inopportuno.

Scorrendo la classifica, da sottolineare l'ottima performance della Haas con finalmente un discreto Grosjean che partirà quinto (grazie anche alla penalità di Vettel), e con Magnussen ottavo. Una grande opportunità non solo per il francese (attualmente fermo ancora a 0 punti in classifica) ma anche per il danese per mostrare in gara l'ottimo potenziale della VF-18, apparsa molto competitiva al Red Bull Ring, riuscendo addirittura ad essere più veloce della Red Bull di Ricciardo.

Proprio la scuderia di Milton Keynes ha a sorpresa deluso in quella che doveva essere la gara di casa. Per carità, Verstappen grazie alla penalità di Vettel riesce a risalire al quarto posto in griglia (con Ricciardo però settimo), ma quello che è mancato alla RB14 è stata non solo la potenza del motore Renault (a cominciare dalla cosiddetta “Party Mode” o “bottone magico”, introdotta sulle power unit di Renault e McLaren ma non in quella rebrandizzata Tag Heuer della Red Bull a causa della differente benzina utilizzata), ma anche qualcosa a livello aerodinamico, quasi come se lo scaricare troppo le ali per ovviare ai limiti di potenza del motore in questo caso non fosse quel che si suol dire la soluzione giusta. Se a questo poi aggiungiamo anche le critiche di Ricciardo nei confronti del muretto del team, reo a suo dire di averlo penalizzato mandandolo in pista sempre davanti a Verstappen in Q3 al fine di dare la scia al suo compagno di squadra, si può capire come il clima all'interno della scuderia austriaca non sia proprio dei più sereni.

Una gara, dunque, quella di domani (diretta esclusiva dalle 15:10 su SKY SPORT F1 HD e su SKY SPORT 1; differita alle 21:30 in chiaro su TV8), da guardare con la massima attenzione, con l'auspicio che a differenza delle precedenti gare possa regalarci qualche emozione in più in pista.

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