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F1, Gp Francia: il dominio di Hamilton e l'harakiri di Vettel© LAPRESSE

F1, Gp Francia: il dominio di Hamilton e l'harakiri di Vettel

Lewis Hamilton (Mercedes) conquista il Gp di Francia davanti alla Red Bull di Max Verstappen e la Ferrari di Kimi Raikkonen e si riprende la testa della classifica. Delude Vettel, 5°, autore di un contatto al via con la Mercedes di Bottas.

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Una vittoria netta, mai messa in discussione. Lewis Hamilton si aggiudica il Gp di Francia, ottava prova del mondiale 2018 di Formula 1 corsa ieri sul circuito francese del Paul Ricard, e si rilancia in campionato riacquistandone la vetta della classifica piloti.
Una gara che il quattro volte campione del mondo inglese si aggiudica di fatto sin dal via quando, dopo esser partito leggermente meno bene rispetto a Sebastian Vettel, riesce comunque a mantenere la testa della corsa. Da quel momento in poi Hamilton imporrà alla gara un ritmo che nessun altro pilota dietro di lui (se non nelle fasi finali) riuscirà a sostenere e che lo porterà a vincere il Gp con circa sette secondi di vantaggio sulla Red Bull di Max Verstappen, e con oltre 25 secondi sulla Ferrari di Kimi Raikkonen.
L'unico motivo di vera preoccupazione per il pilota inglese è stato nelle ultime fasi di corsa quando, avvertito dal team della perdita d'acqua occorsa alla power unit della Force India di Sergio Perez (il quale montava la stessa Specifica di motore 2.1 adottata a partire da questo Gp dalla Mercedes) è stato inevitabilmente costretto ad alzare un po' il ritmo per motivi precauzionali. Un problema, quello occorso a Perez, verificatosi nel corso della FP2 di venerdì anche sulla monoposto di Bottas, e che rappresenta, se vogliamo, l'unico campanello di allarme a cui la Mercedes dovrà fare attenzione nel corso delle prossime gare, a cominciare dall'Austria, che si correrà domenica prossima.

Per un Hamilton che festeggia la ritrovata leadership nel campionato piloti, c'è un Sebastian Vettel che torna a casa forte di una entusiasmante rimonta che lo ha portato dall'ultimo al quinto posto, ma al contempo consapevole di aver buttato via non solo un'occasione importantissima per vincere, ma anche una discreta quantità di punti iridati. Non sappiamo se ieri il campione di Heppenheim avrebbe potuto o meno vincere, ma quel che è certo è che, visto anche il ritmo di Raikkonen, autore di un'ottima gara dopo le deludenti qualifiche di sabato, avrebbe potuto dare sicuramente maggiore noia ad Hamilton, visto anche il buon feeling mostrato dalla SF71-H con le gomme con battistrada ribassato di 0.4 mm, a differenza di quanto visto a Barcellona nel Gp di Spagna.
Una gara, quella francese, che Vettel perde sostanzialmente alla prima curva. Al via, infatti, il pilota tedesco della Ferrari grazie alle gomme Ultrasoft riesce ad avere un maggiore scatto alla partenza rispetto alle Mercedes (su gomme Supersoft) a tal punto da riuscire non solo a superare Bottas ma ad avvicinarsi prepotentemente ad Hamilton. Una volta però giunto in prossimità della prima curva, Vettel ritarda troppo la frenata venendo non solo riavvicinato ma addirittura risorpassato da Bottas, il quale a questo punto può lui impostare prima del pilota tedesco della Ferrari la prima curva. Vettel arriva quindi piuttosto scomposto alla frenata, tenta in tutti i modi di evitare Bottas, non riuscendovi, e così finisce pur involontariamente con il forare la posteriore sinistra del finlandese e con il danneggiare l'ala anteriore della propria Ferrari, rovinando di fatto la gara di entrambi. Un'azione che la Direzione Gara deciderà giustamente di punire, assegnando 5 secondi di penalità al pilota tedesco, che verranno scontati nel corso della seconda sosta.
Da quel momento in poi la gara di Vettel cambierà, con il campione di Heppenehim che si renderà protagonista come detto di una rimonta che lo porterà fino al quinto posto finale (aiutato anche da un problema al carrello al momento della seconda sosta di Bottas (settimo al termine della gara), che gli consentirà di mantenere su di lui il vantaggio), ma resta sostanzialmente la sensazione di una gara buttata via.

Chi invece si riscatta dopo una qualifica piuttosto deludente è sicuramente Kimi Raikkonen, autore di una gara sostanzialmente regolare che lo porterà nelle fasi finali, grazie alla scelta del muretto Ferrari di montare delle gomme Supersoft sulla sua SF71-H, a conquistare il terzo gradino del podio ai danni della Red Bull di Daniel Ricciardo, costretto ancora una volta dopo il Canada ad andare in pista con il turbocompressore danneggiatosi nel corso del Gp di Montecarlo.

Una gara, quella del Paul Ricard, che sulla carta veniva data come ostica per il team di Milton Keynes sopratutto per via dei lunghi rettilinei (vedi ad esempio quello del Mistral, seppur spezzato da una chicane) che potevano sicuramente rappresentare un problema rispetto a Mercedes e Ferrari per via della minore potenza della power unit Renault, ma che alla fine si è rivelata essere estremamente positiva grazie anche al secondo posto di Max Verstappen, autore dopo il Canada di un'altra pregevole gara condotta finalmente con estrema intelligenza, quasi come se gli errori da lui compiuti a Montecarlo nel corso della FP3 (e costatigli quasi sicuramente la gara, vinta poi dal compagno di squadra) lo avessero fatto una volta per tutte maturare.

Scorrendo la classifica da segnalare l'ottimo sesto posto della Haas di Kevin Magnussen (che sale in classifica piloti a 27 punti), che fa quasi da contraltare con l'ennesimo arrivo fuori dalla zona punti della monoposto gemella di Romain Grosjean: per il francese ancora 0 punti in classifica.

In zona punti anche le due Renault di Carlos Sainz Jr (costretto a rallentare nel finale per una perdita di potenza della sua power unit) e di Nico Hulkenberg, che precedono l'Alfa Romeo Sauber di Charles Leclerc, giunto decimo. Per il giovane pilota monegasco una prima parte di gara estremamente positiva che lo aveva portato fino al quinto posto, prima di dover inevitabilmente far fronte agli attuali limiti della sua monoposto, che comunque gli hanno consentito di poter portare a casa un preziosissimo punto in ottica costruttori.

Riepiloghiamo, dunque, l'ordine di arrivo con Lewis Hamilton che si aggiudica il Gp di Francia con 7”090 sulla Red Bull di Max Verstappen, con 25”888 sulla Ferrari di Kimi Raikkonen, con 34”736 sulla Red Bull di Ricciardo. Distacchi superiori al minuto per la Ferrari di Sebastian Vettel, giunto quinto (1'01”935), per la Haas di Magnussen (1'19”364), per la Mercedes di Bottas  (1'20”632), per le Renault di Sainz (1'27”184) e di Hulkenberg (1'31”989) come per l'Alfa Romeo Sauber di Charles Leclerc.

In Classifica Piloti Hamilton torna in testa con 145 punti, seguito da Vettel a quota 131. Al terzo posto sale Ricciardo a 96 punti, seguito da Bottas a quota 93, da Raikkonen a 83 punti, e da Verstappen a 68 punti.
In Classifica Costruttori Mercedes sempre in testa con 237 punti, seguita dalla Ferrari a quota 214, e dalla Red Bull a 164. Più staccata la Renault con 62 punti, seguita dalla McLaren a quota 40.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica prossima 1° Luglio, con il Gp d'Austria, che verrà trasmesso in diretta esclusiva da SKY SPORT F1 HD e in differita serale da TV8.

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