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F1 Focus: il caso Budkowski

F1 Focus: il caso Budkowski

Redazione

07.10.2017 ( Aggiornata il 07.10.2017 03:05 )

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Una vicenda destinata a concludersi diplomaticamente. Ha fatto parlare molto di se in Formula 1 la storia che ha visto protagonista l'ex Responsabile del Dipartimento Tecnico della FIA, il polacco Marcin Budkowski, il quale la scorsa settimana aveva rassegnato le dimissioni dal proprio incarico in seno alla Federazione e che veniva dato vicino all'approdo in Renault. Una questione che aveva turbato non poco buona parte delle squadre in quanto non solamente Budkowski aveva messo a punto il regolamento tecnico della F1 2018, ma, come tecnico della Federazione, era di fatto già a conoscenza delle novità che i team adotteranno sulle monoposto della prossima stagione. Se a questo aggiungiamo il breve periodo di gardening leave che era stato assegnato al tecnico polacco (3 mesi secondo le regole del lavoro vigenti in Svizzera), si capisce come questa vicenda rischiasse di compromettere non poco il rapporto delle singole squadre con la Federazione.

Che senso ha mettere a disposizione le informazioni riservate della mia monoposto per il 2018 a un organo terzo come la Federazione, se poi un suo tecnico si dimette, resta fermo solo tre mesi, e a inizio 2018 viene ingaggiato da un mio concorrente, al quale può svelare i segreti della mia macchina?”, questa la domanda che molte squadre si saranno fatti nel corso della scorsa settimana.

Se da una parte nella giornata di ieri è arrivata la conferma da parte della Renault dell'ingaggio di Budkowski per il prossimo anno, dall'altra nel corso della Press Conference riservata ai responsabili e/o ai tecnici delle varie squadre il Managing Director del team francese, Cyril Abiteboul, come vedremo ha preso una presa di posizione ufficiale abbastanza conciliante nei confronti delle altre squadre.

Ripercorriamo, però, approfonditamente, tutte le tappe che hanno portato a quella che oggi sembrerebbe essere la conclusione di questo caso.

Tutto comincia Martedì 26 Settembre quando secondo un'indiscrezione Marcin Budkowski avrebbe rassegnato a sorpresa con effetto immediato le dimissioni dal proprio incarico di Responsabile del Dipartimento Tecnico della FIA. Indiscrezione che trova conferma in serata, quando la stessa Federazione conferma con un breve comunicato le dimissioni del tecnico polacco. La notizia fa ovviamente il giro del mondo, e non può non arrivare a Sepang, dove i team sono già arrivati in vista del Gp della Malesia, in programma nel fine settimana.

Non solo: alla vigilia della prima giornata di prove libere dal paddock filtra una nuova indiscrezione che vorrebbe Budkowski in Renault già dal Gennaio 2018, una volta scontati i tre mesi di gardening leave (il periodo di riposo che un tecnico di F1 deve affrontare prima di approdare in una nuova squadra). Buona parte delle squadre non ci stanno: Budkowski come tecnico della Federazione conosce di fatto i segreti di tutte le monoposto che affronteranno la prossima stagione; per questo motivo è intollerabile che il periodo di gardening leave sia così breve. Nessuno mette in dubbio l'integrità morale del tecnico polacco (che lo stesso Team Principal Mercedes Toto Wolff nel corso di varie interviste definisce un bravo ragazzo), ma il timore che Budkowski possa rilevare alla sua nuova squadra qualche segreto delle monoposto concorrenti è assai forte.

Wolff Lauda Arrivabene Venerdì

In questa fotografia, scattata poco dopo la conclusione della FP1 del Gp della Malesia, vediamo a colloquio il Team Principal Ferrari, Maurizio Arrivabene, il Team Principal Mercedes, Toto Wolff, e il Presidente non esecutivo del team di Stoccarda, Niki Lauda.

Wolff Arrivabene Box Williams Venerdì

Poco dopo, come possiamo vedere da questa seconda fotografia, Arrivabene e Wolff (qui ripresi di spalle) si recano improvvisamente nei box Williams, dove oltre ovviamente al padrone di casa Paddy Lowe, di lì a poco arriveranno anche i Team Principal di Red Bull (Chris Horner), Force India (Bob Fernley), e McLaren (Eric Boullier) per una riunione straordinaria dello Strategy Group.

Come si saprà poi Lunedì scorso, 2 Ottobre, le sei squadre facenti parti dello Strategy Group (Ferrari, Mercedes, Red Bull, Williams, Force India e McLaren) al termine dell'incontro svoltosi nel motorhome Williams hanno messo a punto e firmato una doppia missiva indirizzata al Presidente della FIA, Jean Todt e al CEO della Formula 1, Chase Carey, in cui non solo vengono espresse le proprie preoccupazioni in merito all'uscita di Budkowski, ma viene anche al contempo richiesta l'istituzione di un protocollo d'uscita da adottare nel caso in cui del personale facente parte della FIA o di Liberty Media dovesse andare a lavorare per un qualunque team di Formula 1, richiedendo inevitabilmente un periodo di gardening leave maggiore di tre mesi.

Tra lunedì e martedì, intanto, arriva la posizione della diretta interessata, la Renault, con il Managing Director, Cyril Abiteboul che, ai microfoni di Sky spiega come obiettivo del team francese sia arrivare al top nel 2020, che non sono in Formula 1 per farsi degli amici, e che a Enstone sia davvero necessario crescere, anche ingaggiando persone provenienti da altre squadre (non necessariamente Budkowski), ribadendo però al contempo come Renault sia sempre stato un team onesto e leale e così lo sarà anche nei confronti degli avversari.

Nella giornata di ieri, in attesa che la FIA esprima una propria posizione ufficiale, la stessa Renault ha annunciato l'ingaggio di Marcin Budkowski come nuovo Direttore Esecutivo.

Abiteboul Press Conference Venerdì

Nel corso della consueta Conferenza stampa riservata ai team principal e/o ai direttori tecnici delle varie scuderie è stato Cyril Abiteboul (sopra raffigurato) a fornire maggiori dettagli e a ritornare sul gardening leave del tecnico polacco, fornendo un quadro ancora più preciso della situazione.

Le speculazioni e i rumors in merito sono uno dei motivi per cui abbiamo deciso di rendere la notizia ufficiale. Non avevamo la sensazione, in verità, che fosse una questione così ambigua per qualsiasi parte coinvolta. È chiaro, ed apprezziamo, il fatto che questo sia un argomento sensibile per un sacco di persone, ma penso sia importante presentare il nostro punto di vista sulla vicenda. Marcin non occuperà un ruolo tecnico. Occuperà una posizione di alto livello nella squadra. Penso sia un grande sviluppo per la sua carriera. Per quanto ci riguarda, da quando siamo tornati (come Renault n.d.t) stiamo ancora costruendo la nostra squadra, costruendo la nostra struttura. Abbiamo provato con Frederic Vasseur lo scorso anno, ma non è un segreto che purtroppo non abbia funzionato, e così oggi Frederic occupa una posizione fantastica in Sauber, ma c'era ancora un divario e un posto vuoto da riempire. Renault Sport Racing è coinvolta in diverse categorie, Formula 1 ma anche Formula E, abbiamo due sedi, una nel Regno Unito e una in Francia, è responsabile per il telaio e per il motore, fornendo motori a un sacco di squadre con grandi aspettative. Semplicemente c'è un sacco di cose da fare, e ho solo bisogno di un po' di aiuto e di qualcuno di cui mi possa fidare e possa lavorare accanto a me in particolare per lo sviluppo del team di Enstone (…)

Da un punto di vista contrattuale Marcin potrebbe essere disponibile a partire dall'inizio del prossimo anno, ma abbiamo avuto una discussione costruttiva con la FIA, e credo che siamo vicini a raggiungere un accordo su una data d'inizio che possa tranquillizzare tutti. Penso che sia a inizio Aprile, che è sostanzialmente il doppio di quanto è pevisto per il suo periodo di gardening leave. Nulla è stato ancora confermato, ma è qualcosa che siamo completamente disposti ad accettare, per quanto ci riguarda”.

Tutto finito, dunque? Se in teoria sembrerebbe proprio di si, in pratica bisognerà capire quale sarà da una parte la posizione ufficiale della FIA (che in merito non è ancora pubblicamente intervenuta), e dall'altra la reazione delle squadre a un possibile gardening leave di 6 mesi.

Una cosa, comunque è certa. Il caso Budkowski ha sicuramente mutato i rapporti tra le squadre e la FIA stessa, con le prime che d'ora in poi potrebbero cominciare ad essere sempre più restie nel mettere a disposizione delle informazioni riservate relative alla propria monoposto. Alla Federazione il compito di convincere i team che nulla è cambiato rispetto a prima.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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